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 2021  agosto 12 Giovedì calendario

Periscopio

Spero di aver trasmesso ai miei figli l’importanza del rispetto per gli altri, prima di tutto. Poi la voglia di conoscere, approfondire, conquistarsi le cose. Gianni Morandi (Chiara Maffioletti). Corsera.

Alle volte la lettura sembra un traffico delle reliquie (per esempio quando si lavora, come Diego Fusaro, al recupero del marxismo, religione prediluviana). C’è anche, aggiungerei, la vanità smisurata del cialtrone che, dopo aver scritto un libro inqualificabile, sfila sculettando sulle passerelle mediatiche, accolto dagli evviva di cialtroni suoi pari. Diego Gabutti. ItaliaOggi.

Chi o che cosa impedì che Prodi venisse eletto presidente della Repubblica? Beh ci fu il concorso di tante volontà e una sostanziale assenza di controllo nelle votazioni. Gli scontenti volevano dare un segnale. Ci fu un serio incidente di percorso. Senza regista e senza mandanti. Ricardo Franco Levi, presidente degli editori di libri (Aie). (Stefano Lorenzetto). Corsera.

Con l’accordo tra Draghi e Conte sulla riforma della giustizia è stata realizzata una sorta di normalizzazione del Movimento fondato da Beppe Grillo. Degli obbiettivi rivoluzionari che il movimento aveva, ne appare confermato essenzialmente uno: il forte taglio del numero dei deputati. Il reddito di cittadinanza è in precaria situazione e anche la regola, tutta interna, di massimo due mandati per i parlamentari del Movimento appare di fatto superata. Non c’è né da criticare né da sorridere. È un’evoluzione naturale, quando le regole della democrazia tengono. Paolo Panerai. ItaliaOggi.

Le prossime Olimpiadi, quelle del 2024, potevano essere le nostre, con Roma un’altra volta Caput Mundi dopo gli indimenticabili Giochi del 1960, quando un velocista con gli occhiali (l’italiano Livio Berruti) vinse la finale dei 200 metri piani e un atleta senza scarpe (l’etiope Abebe Bikila) trionfò nella maratona. E invece, nisba. Sarà Parigi a prendere il testimone da Tokio. Sarà un altro tricolore a sventolare nel villaggio olimpico. Sarà la Marsigliese la colonna sonora dell’unico evento sportivo capace di sedurre il pianeta. E questo perché gli M5s, amici della decrescita cicile avevano detto no alla candidatura di Roma. Massimo Donelli. QN.

I giganti della nuvola rappresentano la quarta discontinuità dell’economia digitale: la prima sono i pc; la seconda è l’avvento di Internet; la terza è la diffusione degli smartphone e la mobilità. Ora è in corso la quarta: il cloud e i dati gestiti in cloud. Edoardo Narduzzi, fondatore di Mashfrog (Luigi Chiarello), ItaliaOggi.

Del tanto che Craxi aveva progettato, poco fu realizzato e meno è rimasto. Fu anticipatore del suo tempo ma non capì che quel tempo era agli sgoccioli. Tutto venne giù col muro di Berlino nel 1989. Le coordinate di Bettino sparirono come scritte sulla sabbia quando si alza la marea. Si batteva per l’autonomia dagli Usa, come sottolineò mandando i carabinieri contro i marines che volevano catturare a Sigonella i terroristi palestinesi dell’Achille Lauro? Non ce n’era più bisogno. Con la fine della guerra fredda, l’Italia, avamposto dell’Ovest, cessava di essere strategica per l’Occidente e gli Stati Uniti le voltarono le spalle. Libera di fare di sé ciò che voleva e vendersi sul mercato al migliore offerente: finanzieri, speculatori, Ue. Craxi non capì né il mutamento in atto né di essere giunto al capolinea. Giancarlo Perna: “Il Ring - Cinquant’anni di risse tra i Poteri”. Guerini e Associati.

Letta, il nuovo segretario del Pd è andato saldando con Conte, al pari e se non più di Zingaretti, una unità di intenti che non è semplicemente nata dal fatto che entrambi sono ex premier che si ritengono ingiustamente silurati da Matteo Renzi (per Conte il risentimento si allarga a Mattarella), ma per comuni ragioni politiche: entrambi sono “papi stranieri” (Conte non era nemmeno iscritto al M5s e Letta era “esule” a Parigi) che vogliono prendere il potere nel proprio partito e rinegoziare con Draghi l’appoggio al governo. Ugo Finetti. il Sussidiario.net.

L’involuzione è una storia non riguarda solo il Pd. È qualcosa di più profondo, che riguarda un sistema di pensiero. È la difficoltà a liberarsi dalla maledizione dell`anti. È una sorta di sindrome del positrone, l`antiparticella con carica positiva dell`elettrone. Ti puoi anche convincere che sei sempre dalla parte del giusto, ma se la tua identità si definisce solo come «ciò che non sei» il rischio appunto è quello di smarrirsi. Vittorio Macioce. (il Giornale).

Nato nel 1904 da una famiglia dell’alta borghesia, Graham Green passa un’infanzia e un’adolescenza difficili. Suo padre è il preside di una public school (non farsi ingannare dall’assonanza, in realtà sono costosissimi ed elitari istituti privati) in cui il piccolo Graham è convittore. Gli altri ragazzi lo trattano come un infiltrato, come una spia del potere: viene bullizzato, picchiato, isolato, come spesso accade in quei posti dove il sadismo e il nonnismo verso i più deboli sembrano far parte del progetto pedagogico. Graham sviluppa una depressione sempre più grave. Maurizio Pilotti. Libertà.

Tomaso Montanari, allievo morale dell’ultra conservatore Salvatore Settis, amico della compianta zarina Giulia Maria Crespi (faticò a entrare nel suo salotto, ma poi ci litigò per un Burri), già membro del consiglio nazionale di «Italia Nostra», formidabile polemista quando Chiara Ferragni trasformò gli Uffizi nello «sfondo di un’influencer», inflessibile sostenitore del NO, qualsiasi sia la domanda (ma sì Tomaso Montanari è un feroce pamphlettista versus le mostre blockbuster («Ma perché la gente va a vedere gli Impressionisti e Caravaggio?! Stiano a casa a guardare la Gruber!»). Luigi Mascheroni. il Giornale.

Un giorno lasciai il conte Archinto. Eravamo alla fine degli anni Sessanta, il divorzio manco c’era. Fu uno scandalo: una madre di cinque figli che lascia la casa. Mezza Milano mi tolse il saluto perché avevo abbandonato Alberico e mi ero messa con Leopoldo Pirelli. L’accusa, sottile, era che avevo lasciato un vero aristocratico per mettermi con un borghese ricco. Avevo conosciuto Pirelli a una cena in casa di amici. Facevamo i giochi di società, lui rimase colpito dal numero di risposte esatte che sapevo dare. Cominciò a corteggiarmi: lo ha fatto instancabilmente per sei anni, finché gli ho detto di sì. Rosellina Archinto (Roberta Scorranese). Corsera.

Pensiamo all’aldilà come nell’aldilà penseremo all’aldiquà. Roberto Gervaso, scrittore.