Corriere della Sera, 12 agosto 2021
La Ue è lontana dalla frontiera digitale
Lo scorso febbraio, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen diceva che quando si viene allo sviluppo e all’applicazione del digitale «l’Europa sta spingendo ben al di sotto del suo peso». E aggiungeva che l’investimento nelle tecnologie più avanzate «resta ancora indietro rispetto a quello di Usa e Cina». Un rapporto appena pubblicato dalla Munich Security Conference (Msc) mette a fuoco alcune di queste arretratezze, soprattutto per quel che riguarda la sicurezza intesa al di là del tradizionale aspetto militare. In generale, gli europei ritengono che i loro governi stiano facendo poco per evitare la perdita di controllo sul mondo digitale: il 50% di seimilaintervistati in sei Nazioni ritiene che il suo Paese sia troppo dipendente dagli Stati Uniti, il 54% dalla Cina. Per il futuro, solo il 6% crede che la Ue avrà una leadership nel settore. Nello specifico, la Msc individua cinque campi decisivi per la sicurezza: connettività, raccolta e integrazione dei dati, loro stoccaggio (Cloud) ed elaborazione, analisi e intelligenza artificiale, cyber-sicurezza. Ecco alcuni dati che illustrano lo stato di fatto. Per la connettività, i satelliti Leo (Low earth orbit) – piccoli, poco costosi e resistenti – stanno rivoluzionando la situazione. Società basate negli Usa ne hanno ormai più di mille, la Ue e la Gran Bretagna assieme ne hanno 112. Soprattutto, il 45% delle startup nel settore è americano, il 15% cinese e il 10% europeo: gli americani ci stanno investendo tra i 550 e i 650 milioni di dollari, i cinesi 125-150, gli europei 50-70. Altro campo, quello della raccolta dei dati e del loro stoccaggio per essere elaborati, processi sempre più integrati: nel Cloud computing le big-tech americane dominano. Nel 2015, Amazon aveva il 40% del mercato Cloud, nel 2019 il 45%; Microsoft è passata, nello stesso periodo dal 6 al 18%; Google dal 2 al 6%. La cinese Alibaba dal 2 al 9% mentre imprese europee hanno quote di mercato molto basse. E che continueranno a essere basse: si stima che quest’anno Amazon investirà nel settore 65 miliardi, Google quasi 25, Microsoft e Facebook 20 ciascuna, Alibaba sette; tra le europee nessuna arriva al miliardo. Nella cyber-sicurezza nello spazio, gli Stati Uniti vedono in campo 967 startup, la Cina 176, l’Europa 389. Non che Ue e Gran Bretagna non abbiano punti di forza: il fatto è che nel Vecchio Continente ci sono poche imprese che trovano ragioni di business in certi settori e ci sono poche occasioni per le aziende giovani e innovative per crescere. La domanda è se ci sia davvero lo spazio per arrivare alla «sovranità economica e digitale» di cui parla il presidente francese Emmanuel Macron. O se serva qualcosa di diverso dai miliardi che vuole mobilitare la Ue.