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 2021  agosto 08 Domenica calendario

La Nasa cerca inquilini per il Pianeta Rosso

AAA aspiranti marziani cercansi. E non è uno scherzo. L’annuncio arriva direttamente dalla Nasa, a caccia di 4 candidati disposti a trascorrere un anno intero sigillati in un villaggio chiamato Marte Dune Alpha, appositamente costruito con l’aiuto di una stampante 3D per simulare le condizioni aride e remote del Pianeta Rosso, largo appena 170 metri quadri e situato all’interno del mitico Johnson Space Center di Houston, Texas. Già. L’agenzia spaziale americana, che a luglio 2020 ha spedito su Marte la sua prima missione robotica (ma lo scavo appena condotto dal Perseverance Rover venerdì ha deluso: non ha portato in superficie nessuna delle pietre necessarie agli scienziati per meglio comprendere caratteristiche e abitabilità di quel terreno), subito dopo quella missione Artemis prevista per il 2024 che porterà la prima donna sulla Luna, pensa già a come approdare sul quarto pianeta del sistema solare entro il 2030. Contando magari sull’aiutino dell’imprenditore visionario Elon Musk ossessionato dall’idea di colonizzare il Pianeta Rosso. Tanto più che con la sua Space X, pochi mesi fa, ha sbaragliato Blue Origin del patron di Amazon Jeff Bezos, accaparrandosi la commessa da 2,8 miliardi di dollari per realizzare il sistema di allunaggio proprio di Artemis.
In effetti il ritorno dell’uomo (e della prima donna) sulla Luna, è considerato una sorta di trampolino di lancio verso il più ambizioso obiettivo di raggiungere Marte. Il programma che prende il nome dalla sorella di Apollo – il dio delle arti e delle scienze cui furono dedicate le prime missioni spaziali – culminerà infatti tra tre anni (se il Congresso assicurerà i fondi) con l’allunaggio di astronauti il cui compito sarà esplorare le condizioni per costruire una base vivibile. Sorta di prova generale per concretizzare l’ipotesi di creare futuri insediamenti marziani e realizzare un sogno finora appartenuto solo alla cultura pop: romanzi, fumetti, cinema di fantascienza. D’altronde – lo dice ad Associated Press l’ex astronauta canadese Chris Hadfield, quello che nel 2013, durante la sua permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, realizzò il primo video musicale girato nello spazio: una cover, manco a dirlo, di Space Oddity di David Bowie – «la Nasa sta cercando una figura tenace e perseverante simile al personaggio di Mark Watney interpretato da Matt Damon nel film hollywoodiano The Martian ». Capace, insomma, di affrontare una personale Odissea con soluzioni creative, senza perdersi d’animo.
La missione Chapea, Crew Health and Performance Exploration Analog – “esplorazione della salute e delle prestazioni dell’equipaggio” – in cerca di volontari intende proprio simulare le situazioni in cui potrebbero trovarsi gli astronauti impegnati in un viaggio mai tentato prima, «sviluppando metodi e tecnologie per prevenire e risolvere potenziali problemi nelle future missioni di volo spaziale umano sulla Luna e su Marte», come sottolinea il comunicato stampa con l’annuncio dell’agenzia. Attenzione: i tre esperimenti pianificati, con il primo previsto già l’anno prossimo, non sono aperti a chiunque. I volontari (pagati) dovranno infatti rispondere a caratteristiche precise: avere tra i 30 ei 55 anni, godere di ottima salute e di un fisico snello e non soffrire di chinetosi (in pratica di mal di mare). Ancora, saranno presi in considerazione i soli cittadini americani con almeno un master in materie scientifiche, ingegneristiche o matematiche ed esperienza da piloti. In pratica degli aspiranti astronauti. Ancora, le simulazioni comprenderanno finte esperienze di volo, ipotetiche passeggiate spaziali, comunicazioni ridotte con la “Terra” e risorse di cibo e acqua limitate. Nel corso dell’anno bisognerà pure affrontare alcuni imprevisti: guasti ai motori, radio mal funzionanti. E perfino incontri ravvicinati con creature aliene e la sparizione di un membro dell’equipaggio, improvvisamente allontanato dalla base e costretto a trascorrere un lungo periodo da solo. L’autosufficienza, nota ancora Hadfield, è necessariamente la caratteristica principale dei potenziali candidati: «Nello spazio puoi fare affidamento solo su te stesso». AAA, aspiranti marziani cercasi. C’è qualcuno, lì fuori?