Anteprima, 19 luglio 2021
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Biografia di Libero De Rienzo
Libero De Rienzo (1977-2021). Attore. «Era nato a Napoli ma viveva a Roma da anni, tornando spesso nella sua città natale e passando molto tempo anche a Procida, l’amata isola in cui aveva organizzato anche un festival di cinema. Suo padre è il giornalista d’inchiesta Fiore De Rienzo, nome di punta della trasmissione Chi l’ha visto? e in passato aiuto-regista di Citto Maselli. Libero inizia a lavorare nel cinema negli Anni Novanta e presto si fa un nome nelle produzioni indipendenti: gira Asini di Antonello Grimaldi, Mia sorella di Catherine Breillat, Benzina di Monica Stambrini e poi la commedia-cult Santa Maradona di Marco Ponti, per cui vince un David di Donatello come migliore attore non protagonista nel 2002. Nel 2005 esordisce nella regia con Sangue-La morte non esiste, un film sperimentale incentrato sull’incesto tra due fratelli. Nel 2009, nel film Fortapàsc, Marco Risi gli affida il personaggio del cronista del Mattino Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra. È la consacrazione. Libero inizia a girare un film dietro l’altro: Tutti al mare di Matteo Cerami, La Kryptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, Miele di Valeria Golino, Chi ha ucciso Napoleone di Giorgia Farina, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, a cui seguiranno gli altri due capitoli della saga, Smetto quando voglio-Masterclass e Smetto quando voglio-Ad Honorem. Due anni fa è nel cast internazionale di I due Papi di Fernando Meirelles, su Ratzinger e Bergoglio: accanto a Jonathan Pryce e Anthony Hopkins interpreta Roberto, l’assistente laico di Benedetto XVI. Negli ultimi tempi Libero aveva girato due film ancora inediti: Una relazione di Stefano Sardo e Takeaway di Renzo Carbonera» [Satta, Mess]. Era sposato con la costumista Marcella Mosca, con cui aveva avuto due figli di sei e due anni. Trovato morto sul pavimento dell’ingresso della sua casa in via Madonna del Riposo, a Roma ovest, dall’amico Costantino, allertato dalla moglie di De Rienzo, preoccupata perché non riusciva a parlargli da giorni. Dai primi esami, sembra che sia morto per infarto e che il cadavere sia stato trovato a 24 ore dalla morte. Oggi la procura, che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di “morte in conseguenza di un altro reato”, nominerà il medico legale che dovrà eseguire l’autopsia. I Ris esamineranno le tracce di polvere bianca ritrovate in casa (l’attore non ne aveva né sul viso né sulle mani). «La moglie Marcella Mosca, avrebbe parlato di trascorsi problematici a causa della cocaina di cui De Rienzo era un consumatore pentito. Marcella Mosca avrebbe dato conto della battaglia intrapresa dall’attore per uscirne fuori. Una lotta che a quanto pare aveva vinto. Possibile, allora, che proprio in questo periodo avesse ripreso a consumare sostanze?» [Ilaria Sacchettoni, CdS]. Oggi i Ris analizzeranno anche il contenuto del posacenere che l’attore ha fotografato prima di morire, per poi pubblicare un post su Instagram: «Notte africana, tanto vale accendersi un fuoco in bocca».