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 2021  luglio 26 Lunedì calendario

Biografia di Francesca Verdini

Francesca Verdini, nata a Firenze il 27 luglio 1992 (29 anni). Produttrice cinematografica e televisiva. Cofondatrice e comproprietaria della casa di produzione «La Casa Rossa». Nota alle cronache principalmente in quanto figlia di Denis Verdini e, dal 2019, fidanzata di Matteo Salvini. «A mia figlia Francesca, le ha pigliato così: sapete come sono fatti i figlioli. Certe disgrazie capitano» (il padre nella primavera 2019, all’indomani del fidanzamento della figlia con Salvini) • Terza figlia di Denis Verdini, «ex macellaio, ex banchiere, ex editore, ex senatore, ex consigliere di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi (fu l’ideatore del patto del Nazareno), sottoposto a vari processi, alcuni finiti male» (Stefano Lorenzetto) – condannato in via definitiva a sei anni e mezzo di reclusione per la bancarotta del Credito cooperativo fiorentino nel novembre 2020, Verdini ha scontato i primi tre mesi nel carcere romano di Rebibbia, per essere poi assegnato agli arresti domiciliari –, nata dal suo secondo matrimonio, con Maria Simonetta Fossombroni, «nobile e ricca schiatta fiorentina, e che un tempo è stata la segretaria di Giovanni Spadolini, uno dei primi sponsor del marito» (Maria Corbi). «Francesca ha un fratello, Tommaso, due anni più grande, e una sorellastra, Diletta, avuta da Denis Verdini durante il suo primo matrimonio. […] Francesca è cresciuta soprattutto con la madre: “Io, il padre, non l’ho fatto a nessuno dei miei figli”, diceva Denis nel 2016. “Lui è sempre poco presente per via della politica”, confermava sua moglie. “Poi li vizia, gli compra tutto quello che vogliono”» (Francesco Oggiano). Crebbe nella villa di famiglia a Pian de’ Giullari, «in via Gherardo Silvani, sulla collina che scende verso il Galluzzo, una delle zone più belle e ricche di Firenze, dove c’è anche la Fondazione Spadolini, e che Giovanni Spadolini stesso definiva “la mia Repubblica di Pian de’ Giullari”» (Fabrizio Boschi). «“Ho studiato al Poggio Imperiale, liceo scientifico. Non ero una ragazza troppo studiosa. Però ho sempre partecipato attivamente alla vita scolastica”. In che senso? “Ero appassionata di politica studentesca e sono stata eletta nel parlamento regionale degli studenti. Le mie passioni sono sempre state il cinema e la politica. Poi, dopo aver studiato Economia alla Luiss, ho scelto di provare la strada del cinema, sapendo quante pressioni si subiscono e le difficoltà che si incontrano a fare politica attiva”. È vero che è stata espulsa da scuola per aver difeso la riforma Gelmini durante un’assemblea? “Più o meno… Si trattava di un’assemblea conoscitiva sulla riforma della scuola, e io feci intervenire assessori e consiglieri provinciali per informarci, ma la regola vietava l’ingresso di partiti politici, quindi…”» (Giulia Cerasoli). «A 18 anni segue il padre a Roma e studia Economia alla Luiss. […] Qualche volta viene […] beccata dai fotografi al fianco del padre, in giro per il centro. “Boni, è solo mia figlia”, calma tutti lui. E lei si lascia fotografare da Rino Barillari mentre bacia il papà. […] Francesca, che non vuole passare per figlia viziata, durante gli anni dell’università colleziona lavoretti: qualche articolo per il magazine Ciak, un incarico ad Adlib, società argentina che promuove il networking nel mondo dell’arte, qualche partecipazione come hostess e una collaborazione per l’organizzazione di alcuni eventi alla Biennale di Venezia. Nel 2015 […] aiuta il fratello Tommaso nel lancio della catena di ristoranti PaStation. Aprono prima a Firenze, poi a Campo Marzio a Roma» (Oggiano). Ottenuta la laurea in Economia alla Luiss (cui seguirà, nel 2021, il dottorato magistrale in Economia e Direzione delle imprese), nell’aprile 2019 la Verdini fondò insieme a un amico d’infanzia, Riccardo Brunetti, «La Casa Rossa», società di produzione cinematografica e audiovisiva con sede a Roma. «Tra pasta, politica e cinema, i figli del banchiere del Credito cooperativo fiorentino (Ccf) e leader di Ala [Alleanza liberalpopolare-Autonomie, effimera creatura politica verdiniana – ndr] non dimenticano la passione immobiliare ereditata dal padre, che non si espone in prima persona negli acquisti dopo una serie di condanne penali piuttosto pesanti. […] La Verim, una delle tre holding dei fratelli, ha investito nei locali della sede romana di PaStation, comprando 76 metri quadrati a 1,45 milioni di euro, un prezzo notevole anche per le quotazioni della zona. Le altre due holding controllate 50/50 dai fratelli, Holdver e Inver, […] sono insediate nel palazzo romano di via Poli 29 in zona Fontana di Trevi. È la prima sede di Ala. […] Anche la casa di produzione cinematografica ha un indirizzo legato alle vicissitudini di Denis e del suo partito. Via della Scrofa 64 è l’edificio dove Ala ha traslocato dopo la fine del contratto in via Poli e dove ha concluso la sua breve parabola sulla scena politica (2015-2018)» (Gianfrancesco Turano). Con La Casa Rossa, la Verdini è attualmente impegnata in due differenti progetti, uno per internet, l’altro per il cinema. «Parliamo della web serie che ha lanciato […] su YouTube per mettere in guardia i bambini dai pericoli della rete: come le è venuto in mente questo progetto? “Con la mia casa di produzione, in questo anno di pandemia, sono saltati alcuni progetti, e abbiamo avuto molto tempo per fare ricerca. Abbiamo osservato il web e ci siamo resi conto delle trappole che sono sempre in agguato per i minori. La piattaforma YouTube mette insieme cose diverse, e tanta libertà può essere pericolosa per chi non ha il filtro dell’esperienza. Così con i nostri collaboratori abbiamo ideato ‘elleEnne’, la nuova coppia acchiappa-like. Grazie a semplici gag, elleEnne (che nella vita sono Luca Cloblizch e Natalia Gemmano) insegnano ai più piccoli a non aprire la porta agli sconosciuti, a tenere al corrente di tutto (compresi i social network) i propri genitori, a non rispondere a messaggi di sconosciuti e a lottare per i propri obiettivi. […] Mia madre non ci permetteva nemmeno di guardare liberamente la televisione. Avevamo soltanto cassette Disney a disposizione. Ora è più difficile imporre delle regole”. […] Non è l’unico progetto che avete in cantiere, però. “Siamo sul set adesso. Stiamo girando nelle periferie romane Ghiaccio, il primo film da regista del cantante Fabrizio Moro con Alessio De Leonardis. Si parla di riscatto sociale. Attraverso la boxe. Con Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara”» (Cerasoli) • Dalla primavera 2019 è notoriamente fidanzata con il segretario federale della Lega Matteo Salvini (classe 1973, divorziato, un figlio avuto nel 2003 dall’allora consorte Fabrizia Ieluzzi e una figlia avuta nel 2012 da un’altra donna), all’epoca vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno del governo Conte I. Se il primo avvistamento da parte dei rotocalchi risale al 13 marzo di quell’anno, quando la ragazza s’intrattenne lungamente con Salvini nel ristorante romano del fratello, dove il leader leghista si era recato per incontrare Denis Verdini, il loro primo incontro risalirebbe in realtà a qualche settimana prima. «A far scoccare la scintilla tra Matteo Salvini e Francesca Verdini […] sarebbe stata Clio Biondi Santi, erede della famiglia che ha inventato il Brunello. È lei che avrebbe presentato a Salvini la figlia di Denis. […] Il “Capitano”, 46 anni, uscito dalla storia con Elisa Isoardi, ha subito mostrato simpatia per la 26enne. […] Salvini avrebbe così iniziato a corteggiare la donna, inviandole fiori» (Claudio Bozza). Un paio di settimane dopo, il 26 marzo, la prima uscita pubblica, in occasione della prima proiezione romana del Dumbo di Tim Burton. «Per apparire ancora più populista, il leader della Lega ha pure comprato alla fanciulla, di vent’anni più giovane, un cartoccio di popcorn. Qualche giorno dopo, Francesca Verdini è stata beccata (si fa per dire) dal solito fotoreporter di Chi mentre usciva di buon mattino dall’appartamento del vicepremier con addosso un giubbotto bicolore, che era stato indossato in precedenza dall’amato, e persino un paio di pantaloni maschili con il logo della Polizia di Stato. Tecniche mediatiche da ministro dell’Interno» (Lorenzetto). La settimana successiva «Francesca Verdini, abito nero e poco trucco, […] entra alla Scala per la serata inaugurale del Salone del mobile, ed è il suo debutto da fidanzata del ministro a un evento istituzionale. In lungo, spalle e scollatura celati da una pudica stola, schiva con lo sguardo i fotografi. Non è Elisa Isoardi, che, sbarcando con lo stesso Salvini alla Mostra di Venezia, attraeva i flash con il pensiero e con uno spacco da farfallina di Belén. Francesca no, sembra aver studiato da fidanzata di ministro: ha occhi solo per lui e sorrisi costumati per tutti. […] La sorpresa dell’esordio ufficiale della coppia, 26 anni lei, 46 lui, sono le effusioni da adultescenti. Lei cerca il contatto spalla a spalla mentre nel foyer brindano col sindaco Beppe Sala, o cerca la sua mano, al concerto diretto da Riccardo Chailly. […] Alla Scala, la serata finisce coi saluti a Diego Abatantuono. “Con Matteo abbiamo scherzato sul Milan”, dice l’attore, “era in forma. Non solo perché non era vestito da poliziotto o pompiere, ma proprio ho percepito una certa felicità. Mi ha ricordato me e mia moglie agli inizi, 35 anni fa. Aveva la stessa faccia beata di chi sa di piacere all’amata”» (Candida Morvillo). Il 2 giugno successivo, poi, in occasione della Festa della Repubblica, «si è presentata al fianco di Matteo Salvini, in abitino nero stretch corto con i volant, al Quirinale per il ricevimento dal presidente Mattarella. Pentita di quell’outfit? “A me sembrava andasse bene… Avevo 26 anni, non ci ho pensato molto. Ok, la prossima volta metterò una longuette! (ride)”» (Cerasoli). Dal maggio 2020 la coppia convive in una nuova casa appositamente scelta insieme, sita in una zona residenziale di Roma («Avevamo bisogno di spazio. Per Matteo è importante avere un po’ di verde intorno»). Ciononostante, sono state finora sempre smentite dai diretti interessati le voci – in ogni caso periodicamente circolanti – di imminenti nozze tra i due • Da registrare, oltre alla scarsa simpatia manifestata in passato da Salvini per Denis Verdini (il 2 ottobre 2015, dopo che l’allora leader di Ala ebbe dichiarato il proprio sostegno nei confronti del governo Renzi, scrisse su Twitter: «Fini, Alfano, Verdini. Mi fanno schifo i traditori»), le prese di posizione progressiste talvolta assunte da Francesca Verdini prima di fidanzarsi col segretario leghista. «Lei andava alla Leopolda, per lui era il simbolo del renzismo da battere. Lei è per i diritti civili e le unioni gay, lui è un radicale sostenitore della famiglia tradizionale. Gli opposti si attraggono. E la nuova coppia formata da Matteo Salvini e da Francesca Verdini non fa eccezione. I due […] almeno sulla politica sembrano pensarla all’opposto. Per capirlo basta dare una rapida occhiata al profilo Twitter della figlia di Denis. […] Ripetuti sono infatti cinguettii e retweet a sostegno delle unioni gay, con tanto di esultanza in occasione del via libera (sotto il governo Renzi) alla storica riforma: “Un po’ più civili. È sempre l’amore a cambiare le cose. Let’s go, Italy! L’amore vince”. E su questo fronte Francesca Verdini sui social network è tornata a più riprese, pubblicando la foto di due anziani che si sono potuti sposare dopo 54 anni insieme e anche l’immagine della soldatessa che, tornata dall’Afghanistan, bacia sua moglie con la bandiera Usa sullo sfondo. Una visione antitetica a quella di Salvini. […] A Firenze, […] i suoi amici ed ex compagni di scuola la definiscono tutti “una tosta, intelligente e certamente non di destra”. Tanto è vero che le unioni gay, per la cui approvazione fu decisivo l’appoggio del padre Denis al governo Renzi, non sono l’unico suo pallino. Francesca la pensa all’opposto di Salvini anche su un altro tema chiave: i migranti. […] Sempre consultando persone vicine alla ragazza, è infatti emerso che dietro alla giravolta del ministro dell’Interno rispetto alla concessione della cittadinanza al ragazzino-eroe Ramy [l’allora tredicenne Ramy Shehata, che insieme al coetaneo Adam El Hamami, come lui figlio di immigrati egiziani e studente della scuola media Vailati di Crema, il 20 marzo 2019, dimostrando grande prontezza di spirito, era riuscito ad avvertire le autorità che l’autista della corriera su cui tutta la classe stava viaggiando, Ousseynou Sy, li stava tenendo sotto sequestro e minacciava di incendiare il mezzo, contribuendo così a scongiurare una possibile strage – ndr] ci sarebbe proprio la nuova fidanzata, che avrebbe spinto con forza Salvini a riflettere. È in questo modo che sarebbe arrivata la retromarcia, della quale si sono arrogati il merito anche il leader del M5s Luigi Di Maio e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Un cambio di rotta mica da poco, quello di Salvini, specie se si pensa che […] aveva risposto al ragazzino 13enne: “Se vuole approvare lo ius soli, si faccia eleggere parlamentare”» (Bozza) • «Come ama vestirsi? “Da ragazza giovane. Jeans, blazer, abitini. A volte molto sportiva”. Dà consigli a Matteo sul look? “Matteo non è un vanesio. Si copre, più che altro. Non gli interessa molto la moda”. E a lei piace il suo stile? “Mi piace così com’è. Apprezzo molto il suo essere diretto e concreto. È uno vero. Una persona che sa quali sono le cose essenziali. Non si perde nel superfluo. Questo mi dà sicurezza”» (Cerasoli) • «Sono timida. Abituata a stare dietro le quinte. A occuparmi della produzione cinematografica e televisiva, dell’organizzazione e della fase creativa. Non sono mai sotto i riflettori quando lavoro: per questo mi sento così a disagio davanti a un obiettivo. E si vede…» • «Vorrebbe fare la regista? Quali sono i suoi modelli? “Sì, mi piacerebbe. Adoro osservare e raccontare. In Italia apprezzo Virzì, Tornatore e Monicelli, che per me sono dei miti”. […] Che cosa voleva fare da grande? “Quello che faccio. La produttrice. Da sempre”» (Cerasoli).