19 maggio 2021
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Biografia di Cher (Cherilyn Sarkisian La Pierre)
Cher (Cherilyn Sarkisian La Pierre), nata a El Centro, in California, il 20 maggio 1946 (75 anni). Cantautrice, attrice, produttrice discografica e conduttrice televisiva statunitense • Due mariti, dodici fidanzamenti ufficiali, due figli, ventotto dischi, sette tour musicali, sette Grammy, diciassette film, due Golden Globe, un Oscar come miglior attrice per il film Stregata dalla luna • «Una star intramontabile che come pochi altri personaggi dello show business ha saputo reinventarsi di decennio in decennio. Hippie tra gli anni Sessanta e Settanta, prima ancora che il termine fosse coniato, provocatoria e sexy negli anni Ottanta, in tutine e abiti trasparenti, sofisticata ed elegante nei Novanta [...]» [Panorama]
Titoli di Testa «Non fumo, non bevo, non prendo droghe e non l’ho mai fatto e poi mi alleno e sono piuttosto brava a seguire la mia dieta, anche se mi piace il cioccolato».
Vita Figlia di John Sarkisian, un rifugiato armeno alcolista che lavorava come camionista, e di Jakie Jean Crouch, aspirante attrice di origini cherokee, francesi e inglesi • I suoi divorziano quando lei ha dieci mesi appena • Jakie Jean Crouch si risposa più volte e dalla relazione con John Southall nasce Georganne. Le sorelle verranno adottate dal successivo marito della madre, Gilbert LaPierre, un banchiere da cui acquisiranno il secondo cognome: «Mia madre, che è nata durante la Depressione, è molto più tosta di me: s’è sposata otto volte, tre con mio padre. Quanto a mia nonna Lynda, che raccoglieva cotone, ha 90 anni e l’anno scorso s’è iscritta in palestra» [a Marco Giovannini, Panorama nel 2003] • A quattro anni, dopo aver visto Cenerentola decide che da grande vuole fare l’attrice e la cantante • A undici rivede per la prima volta il padre e la nonna le insegna a cucinare i “sarma”, gli involtini di carne armeni: «Era una brava cuoca, ma non parlava bene l’inglese e trasmetteva il suo affetto soprattutto cucinando» • Da piccola ha sofferto una grave forma non diagnosticata di dislessia, che l’ha portata a lasciare la Fresno High School a soli 16 anni: «Ma mia madre, invece di prendersela, mi ripeteva che ero intelligente e che ce l’avrei fatta» [ad Armando Gallo, goldenglobes.com] • Sempre a sedici anni, in un bar di Los Angeles, Cher incontra Salvatore Bono, detto Sonny: «Lui ha undici anni più di lei e viene colpito dalla sua bellezza esotica» [Vogue]. I due diventano prima amici e poi, all’insaputa della mamma di lei, conviventi: «È insieme a lui che un giorno si reca ai Gold Star Studios di Phil Spector e inaspettatamente si trova a sostituire una corista che non si era presentata. Da questo momento in poi, Cher canta con Phil Spector in tutti i classici di quest’ultimo, da Be my baby a You’ ve lost that loving feeling» [Rockol] • Nel 1964 Cher incide Ringo I love you, un omaggio ai Beattles che le radio si rifiutano di passare perché Cher sembrava un ragazzo che cantava Ringo ti amo a un uomo • Inizia a duettare con Bono prima con il nome di Ceasar & Cleo, poi come Cher & Sonny e infine Sonny & Cher • Nel 1965, con l’etichetta Atlantic, arriva il primo successo, I Got You Babe, «un brano che li trasforma in stelle del pop» [Vogue] • Vestivano con pantaloni a zampa di elefante e abiti hippy: «Erano hippies prima degli hippies». Sul palco si presentano come marito e moglie ma i due si sposeranno solo nel 1969, poco prima della nascita della loro figlia Chastity e faranno retrodatare i documenti al 1964 [Artist to icon, Sky] • Il successo è planetario: «Nel 1966, Cher incide il suo secondo album The Sonny Side of Cher da cui viene estratto uno dei più grandi successi di quel periodo, Bang Bang (My Baby Shot Me Down): hit mondiale che ha venduto più di un milione di copie • Sempre durante il 1966 Cher pubblica un altro album, chiamato semplicemente Cher. L’album non raggiunge il successo dei due precedenti, anche se contiene le hits Alfie e Sunny, Top 10 in molti paesi europei • Nello stesso anno Cher arriva per la prima volta in Italia insieme a Sonny e assiste a un’udienza di papa Paolo VI a Castel Gandolfo. L’anno successivo i due tornano in Italia, questa volta a Sanremo. Sul palco del festival, in duo, interpretano Il cammino di ogni speranza e Cher da sola canta anche Ma piano (per non svegliarti). Nessuno dei due brani arriverà in finale: «Caterina Caselli, Milva e Sonny and Cher hanno saputo delle rispettive clamorose bocciature mentre tutti insieme si trovavano al bar. Milva è stata la prima a reagire. L’ha fatto con un’alzata di spalle […]. La Caselli ha accettato senza polemiche, almeno apparentemente, il verdetto della giuria e non ha fatto particolari commenti. Sonny e Cher hanno detto qualcosa in inglese a proposito di “buona” o cattiva sorte» [M.D., CdS]. «I due americani di gran fama a Sanremo forse sono venuti per scherzo, per mostrare lei ciglia clamorose che come un sipario sigillavano i suoi occhi, per sfoggiare lui incredibili costumi verdi e viola. E qui si ripropone la domanda: a che servono gli stranieri al Festival, a chi giovano?» [CdS] • «Nello stesso anno, Sonny & Cher registrano svariate canzoni in versione italiana; Cher sperimenta la lingua italiana proponendo le nuove versioni di canzoni come Mama (When My Dollies Have Babies) e You Better Sit Down Kids (Bambini Miei), entrambe hits in America, pubblicando i singoli e alcuni album in esclusiva per l’Italia» [Wikipedia] • «Nel 1969, dopo cinque singoli nella top venti, nessuno li ascolta più. Sono diventati datati e la pubblicità contro l’erba non li aiutò» [Artist, cit.] • Dopo una serie di tournée che vede la coppia sul palco a Las Vegas alternare pezzi di grandi artisti a piccoli sketch, nel 1971 ai due viene proposto uno show in tv: The Sonny and Cher comedy hour. Il The Sonny & Cher Comedy Hour comincia il 1º agosto e diventa immediatamente un successo. I produttori della Cbs decidono di spostare il programma in prima serata. Lo show entra nella Top 10 dei programmi più seguiti, e ci rimane fino al 1974: «Hanno avuto ospiti pazzeschi. Le donne seguivano lo show anche solo per vedere come si vestiva Cher e prendere ispirazione. Avevano uno stile originale, lei portava capelli lunghi e vestiti succinti, aveva un corpo stupendo e nonostante gli abiti non era sfacciatamente osé. Tuttavia in alcuni Stati hanno spostato il programma alle 23.30 e questo le ha fatto guadagnare ancor più notorietà delle spettacolo stesso» [Artist, cit.] • Tutti gli abiti che indossava, da quelli che le scoprivano l’ombelico – è stata la prima a mostrarlo su un tv pubblica – a quelli nude look erano firmati Bob Mackie • Diana Vreeland la vuole come modella per Vogue: solo negli anni 70 sarà in copertina cinque volte • Dal 1972 i Cher e Sonny vivono nella stessa tenuta ma in due zone separate. Non stavano più insieme ma lui le aveva chiesto di continuare a vivere e a lavorare insieme perché «sapeva che senza di lei la sua gloria sarebbe finita» [Artist, cit.] • Cher conosce David Geffen, genio dello showbiz. Lui le fa notare che stando al contratto che aveva firmato con una società chiamata Cher Enterprises aveva diritto a due settimane di vacanza l’anno e che gli introiti della società erano divisi al 50% tra Sonny e il loro rappresentante legale. La cosa manda Cher su tutte le furie e gli fa causa. Sarà David Geffen a liberarla da quel vincolo e a renderla anche libera nel suo lavoro • Alla fine del 1974 Cher e Sonny si separano ufficialmente e con loro anche lo show: Sonny lancia il suo The Sonny Comedy Revue, che viene cancellato dopo sole sei settimane, mentre il The Cher Show dura due anni • «Il 1974 fu l’anno in cui Cher iniziò a esibire uno stile più essenziale. Più naturalmente suo. Canotte, denim rigido e stivali vissuti con risvolto, in stile corsaro, erano i tratti distintivi del suo guardaroba off-duty. Quello che la vedeva scendere da un aereo (con borsa Louis Vuitton buttata su una spalla) per dirigersi direttamente sulla leggendaria pista da ballo dello Studio 54. Camicie a scacchi, comode salopette e ironici cappelli da cowboy erano le scelte di abbigliamento sicure di una star che si sentiva finalmente in controllo del proprio destino» [Hobbs, Vogue] • Nel 1976 Sonny & Cher tornano sul piccolo schermo per un ultima stagione del loro show ma il successo di lei viene amplificato dall’uscita della sua bambola che diventa la più venduta di quell’anno • Nel 1979 Cher cavalca la discomusic con Take me home, che diventa un hit che le vale il primo tour da solista • Cher si afferma come solista, si trasferisce a New York e inizia la carriera di attrice, dando presto prova del suo talento. A Broadway recita per Robert Altman in Jimmy Dean, Jimmy Dean: «Gli dissero che era un pazzo, che quello era un ruolo difficile, non poteva darlo a una che non aveva mai recitato. Ma lui, genio testardo, fece a modo suo e mi volle anche nel film. Che nostalgia ho di Broadway, quella fu un’esperienza magnifica, e mi piacerebbe anche fare altri film, ma non voglio interpretare me stessa» [a Videtti, Rep] • Nel 1983 recita in Silkwood: «Durante il trailer è apparso il nome di Meryl Streep e il pubblico ha applaudito, è apparso quello di Kurt Russel e il pubblico ha applaudito, è apparso quello di Cher e sono scoppiati tutti a ridere. Ha detto: “È stato devastante. Mi sono morsa le labbra per non piangere”» [Artist, cit.]. Ma quel ruolo le valse una nomination agli Oscar e un Golden Globe per la stessa interpretazione • Al Festival del Cinema di Cannes del 1985 riceve il premio come miglior attrice per Mask, ruolo che non le vale nomination, ma viene invitata a consegnare il premio Oscar per il miglior attore. È stata la volta in cui si è presentata con il mantello nero, seminuda e con le piume tra i capelli. Sul palco dichiara: «Come vedete ho letto attentamente il manuale su cosa dovrebbe indossare un’attrice agli Oscar» • Nel 1988 è la protagonista in Le streghe di Eastwick e in Stregata dalla luna, per il quale vince il Golden Globe e l’Oscar come miglior attrice. Quella sera ricevette anche i complimenti di Audrey Hepburn • «Nello stesso anno Cher ritorna alle sue origini di cantante con il singolo di successo I found someone. Nel 1989 esce Heart of stone, mentre il singolo The shoop shoop song (1990), tratto dal film Mermaids, si posiziona in vetta alle classifiche del Regno Unito. Grande successo hanno anche gli album Love hurts e Greatest hits, del 1991. Robert Altman, la ripropone come guest star in due film tra il 1993 e il 1994, I protagonisti e Prêt-à-Porter • Nel 1995 esce It’s a man’s world, e subito dopo Cher debutta in qualità di regista in If these walls could talk • Nel 1996 dirige e interpreta l’ultimo episodio di Tre vite allo specchio che le vale una nomination ai Golden Globe • Nel 1998 recita per Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini • Nello stesso anno Sonny Bono, a cui Cher è rimasta molto legata, muore in un incidente sulle piste da sci. A lui dedicherà il riuscitissimo album dance Believe, il singolo si piazza alla prima posizione della classifica Billboard e ci resta per quattro settimane. A 53 anni è la cantante donna più anziana in classifica, ed entra nel primato per avere almeno una canzone nelle top ten mondiali in quattro decenni differenti (anni sessanta, settanta, ottanta, novanta) • Sempre nel 1998 pubblica la sua autobiografia The First Time e viene chiamata al Super Bowl per interpretare The Star Spangled Banner, l’inno americano • Alla fine del 2000 Cher registra un duetto con Eros Ramazzotti, Più che puoi, cantato per metà in inglese e per metà in italiano. La canzone ottiene un successo sia dalla critica che dal pubblico, nel 2002 dedica Song for the Lonely alla tragedia dell’11 settembre e nel 2008, dopo alcuni anni di assenza, torna in scena a Las Vegas, collabora con Tina Turner, va in tv da Oprah Winfrey • Nel 2010 affonda le sue mani nel cemento di fronte al Grauman’s Chinese Theatre di Hollywood e partecipa al film musicale Burlesque, con Christina Aguilera che però le vale un Razzie Award • «A sessant’anni tenni la mia prima tournée d’addio, mi sembrava un’età onorevole per sparire dalle scene. Invece eccomi qua, pronta a rompermi di nuovo la schiena, con la trepidazione di un’adolescente. Cantare per me è qualcosa di incontrollabile a livello mentale. Recitare, al contrario, richiede un’attenzione e una concentrazione pazzesche […]. La musica ti offre più libertà, devi memorizzare un testo, ma ti muovi liberamente, improvvisi, te la godi. Recitare è tutt’altro che divertente, il bello di un film arriva quando hai finito di girarlo e lo vedi montato. Dicono che il palcoscenico sia una droga, in tal caso è l’unica che io abbia mai preso» [Videtti, cit.] • Il 22 novembre 2012 Cher annuncia su Twitter il suo ritorno ufficiale sulle scene con la club banger dance Woman’s World prodotta da Paul Oakenfold • «L’8 ottobre 2013 Cher è l’ospite internazionale del concerto di Gianni Morandi trasmesso da Canale 5 Gianni Morandi - Live in Arena, in diretta appunto dall’Arena di Verona. Dopo essersi esibita con Morandi sulle note della sua hit degli anni sessanta Bang Bang, Cher si esibisce col nuovo singolo Woman’s World, grazie anche alla sua presenza il programma ha un picco d’ascolti e la seconda parte del concerto ottiene più successo della prima, trasmessa la serata precedente sempre su Canale 5» [Wikipedia]. Negli anni successivi continua a esibirsi in tournée e in show a Las Vegas e nel 2018 torna al cinema con Mamma mia! Ci risiamo in cui canta le canzoni degli Abba: «Devo dire che è stato un periodo molto piacevole perché non ero mai stata in un set in cui c’era commedia e c’era dramma e che alla fine era un musical. Tutti erano così calmi, forse perché prima avevano già lavorato insieme. A parte Meryl e Pierce che avevo incontrato un paio di volte, non conoscevo nessuno. Ero sola, ero l’ultima arrivata e mi sentivo molto nervosa. Non conoscevo nemmeno il regista, ed ero stata piuttosto cattiva con lui prima di incontrarlo perché non mi ritrovavo nei miei dialoghi, ma alla fine ci siamo capiti. Tutti sono stati davvero molto, molto gentili con me e la cosa interessante è che nella storia del film non sono proprio benvenuta. Devo conquistare la fiducia di tutti perché in passato non ero stata esemplare. Amanda chiede: cosa ci fai qui? Non sei invitata! E mi ci vuole un po’ per ottenere il ritorno in famiglia» [a Lorenzo Soria, Sta]. Dopo Mamma mia! Pubblica Dancing queen e fa l’Here We Go Again Tour. E ora sta dando il poliotto a Meryl Streep per fare Mamma mia 3: «Da quando la produttrice del film, Judy Craymer, le ha svelato che le piacerebbe vedere cantare insieme Cher e Meryl Streep sulle note di Slipping Through My Fingers degli Abba, la cantante ha iniziato la sua crociata. Certo, per vedere cantare insieme Cher e Meryl gli sceneggiatori devono inventarsi qualcosa di strepitoso. Perché nella saga cinematografica, la prima interpreta la mamma della seconda. Che è, purtroppo, deceduta. Ma, come dice la produttrice, al cinema tutto è possibile» [Amica] • «È folle, ma non so fermarmi».
Amori Due matrimoni alle spalle per Cher e molte love story. Il primo con Sonny Bono, che sposa stando ai documenti nel 1964 per poi separarsi nel 1975. Tre giorni dopo che il divorzio con Bono viene ufficializzato, Cher sposa il musicista rock Gregg Allman, un membro fondatore del The Allman Brothers Band, il 30 giugno 1975. Il matrimonio finisce nel 1978 a causa dei problemi di droga e alcol di Allman. Dopo il secondo divorzio, nel 1979 Cher fa cancellare all’anagrafe i suoi cognomi, Bono e Allman, diventando semplicemente Cher, senza alcun cognome o secondo nome. Ha avuto12 fidanzanti, tra loro, David Geffern, magnate della musica, Val Kilmer, attore di 14 anni più giovane. E poi ancora: Gene Simmons, front man dei Kiss; Tim Medvetz, biker e presentatore televisivo di 24 anni più giovane; secondo il Daily Mail, nel carnet di Cher ci sarebbero anche Tom Cruise ed Eric Clapton • Quando viene accusata di andare a letto con uomini molto più giovani di lei risponde: «Mi piacciono tutti gli uomini, l’età è irrilevante» [Soria, Sta]. Oppure: «Preferisco i giovani perché i miei coetanei non pesano che alla carriera, mentre a me piace ancora perdere tempo, andare a Disneyland o vedere una maratona di tre film» [Giovannini, Panorama]. «Qualche anno fa avevo un compagno (lo sceneggiatore Ron Zimmerman, ndr), ma ho imparato che un fidanzato che lavora nel tuo stesso ambiente alla fine porterà solo lacrime. Per me non ha mai funzionato» [ad Armando Gallo, Goldenglobes.com].
Figli Cher ha avuto de figli, Chastity nata dalla relazione con Sonny Bono e Elijah Blue Allman, nato dall’unione con Gregg Allman. Chastity da ragazzina non riusciva a scrollarsi questo nome di dosso: «Chiamatemi Chaz per favore. Cazzo, non lo fareste anche voi?» [Mancinelli, Donna]. Era anche terrorizzata dall’abbigliamento della mamma: «Come cavolo verrà vestita mia madre per il colloquio con la maestra? In abito trasparente spalmato di lustrini qua e là a mezzogiorno? E con chi verrà a prendermi: con un altro dei suoi fidanzatini poco più grandi di me che dovrò chiamare papà?» • «Negli anni Settanta Chastity Bono era una bella bambina bionda che appariva nello show televisivo dei suoi illustri genitori, Sonny & Cher Crescendo, Chastity ha trovato la sua strada come avvocato attivista del movimento dei gay e delle lesbiche californiani, dopo l’outing. Ma Chastity ora andrà oltre: diventerà uomo, con il nome di Chaz Bono, per poter sposare la donna con cui convive da anni. È questo il modo che Chastity-Chaz ha escogitato per aggirare l’annullamento da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti della legge che permetteva in California il matrimonio fra persone dello stesso sesso […]. La cosa strana è che negli Usa non serve sottoporsi ad alcun trattamento chirurgico per cambiare sesso all’anagrafe: basta dichiarare di aver iniziato il processo di passaggio da un sesso all’altro per diventare automaticamente un’altra persona su qualsiasi documento [A.L., Rep] • «Mi sono sempre sentito un maschio fin dall’infanzia: non c’era niente di femminile nel mio corpo» • «C’è voluto molto coraggio da parte di mia figlia Chastity, la mia bambina bionda di un tempo, a diventare uomo. Più di quello che ho avuto io ad accettare questo suo cambiamento» [Cher a Giovanna Grassi, CdS].
Ritocchi Cher è un record vivente in fatto di chirurgia estetica. «“Mi sono fatta operare, ma se potessi, tornerei indietro: è un incubo”, raccontava la cantante e attrice nel 1992, alla fine di una serie di mastoplastiche iniziata nel 1969. Cher merita il soprannome di Silicon Valley in virtù del diluvio di operazioni: dalla prima nel 1965, con cui si è rifatta per la prima volta il naso, sino alle ultime per ridurre nel 2000 le cosce di 5 centimetri. Spesa complessiva, botox e filler esclusi, attorno ai 90 milioni di euro». [Lacala, Novella]. «Verrò ricordata come la pupa più vecchia, con i capelli più voluminosi e il costume più corto» [agli MTV Video Music Awards del 2010].
Frasi «La bellezza prende tutto il mio tempo, è un lavoro duro» (Cher, andata a Sanremo con massaggiatrice personale al seguito) • «Faccio sport, mangio sano e, soprattutto, il mio fisico sente poco la fatica: non avevo realizzato di essere arrivata ai 40 anni fino a quando non ne ho compiuti 60!» [ad Armando Gallo, Goldenglobes.com] • «A quest’ora con i ritmi che ho, sarei dovuta essere morta di fatica» [ibid] • «Non sono né più saggia né più paziente né più intelligente. Avrei dovuto fermarmi a 40 anni: ero già saggia, paziente e intelligente allora» [Giovannini, Panorama] • «Non amo molto la mia voce. Penso di essere molto più brava come attrice che come cantante» [Onda] • «Cantare è come andare a un party in casa altrui, senza nessun’altra responsabilità. Recitare, invece, è come organizzare un party a casa propria, per cui tutto, dal cibo agli intrattenimenti, dipende da te» [Giovannini, cit.] • «Penso che gli uomini siano divertenti e belli, ma non credo che siano necessari per vivere».
Curiosità Cher pretende che nei camerini ci siano stanze apposite per le sue parrucche, un dottore, una tv satellitare sintonizzata su vecchi film [Zaccagnini, Mess] • Nel 1999 la cantante americana Cher ha acquistato per otto milioni di lire un loculo al Père Lachaise, il cimitero parigino dove riposano Samuel Beckett e Edith Piaf • Nel 2001 ha messo in vendita la sua villa a Malibù: sette camere da letto, 2,5 acri di giardino, piscina con vista oceano e campo da tennis. Prezzo: 25 milioni di dollari, una cinquantina di miliardi • Cher è affetta dalla Sindrome da stanchezza cronica, una patologia che solo in Italia colpisce 300.000 persone [Varotti, Dipiù].
Politica Supporter di Hillary Clinton sin dal 2000, quando cantò al party del suo compleanno. «Appartengo a una generazione che dava voce alle proteste, che rivendicava i propri diritti. Oggi siamo lenti, la rabbia è repressa. Gli Usa hanno sonnecchiato anche di fronte alla guerra in Iraq sostenuta da giustificazioni false e assurde. Molti degli ideali per i quali abbiamo combattuto negli anni Sessanta sono stati calpestati. E a farne le spese sono soprattutt o le donne, ancora ostaggio di fidanzati e mariti — è dimostrato che la maggior parte dei femminicidi vengono perpetrati da persone molto vicine alle vittime. Gli uomini sono più liberi, non hanno il diritto di dirci cosa dobbiamo fare del nostro corpo. Neanche i papaveri di Washington che parlano senza cognizione di causa di aborto, contraccezione e matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ho rifiutato di cantare alle Olimpiadi invernali di Sochi a causa delle infami leggi antigay che sono state promulgate in Russia. Sarebbe stato un insulto per i miei fan, per tutti i gay che mi hanno sostenuta nel periodo più buio della mia carriera, quando c’erano solo loro ad applaudirmi nei teatri. E anche per mia figlia, che ha cambiato sesso — e Dio sa quanto mi ci è voluto per capire e accettare il fatto che Chastity fosse diventata Chaz! Per questo sostengo che ci sia bisogno di un presidente donna e ho fatto campagna per Hillary Clinton, una persona intelligente con un marito intelligente, una che conosce il Palazzo e avrebbe fatto cose egregie per il Paese. Certo, poi ho riconosciuto che l’elezione di Obama era un fatto anche più rivoluzionario. Devo dire che avevo completamente sottovalutato i pregiudizi razziali dei repubblicani. Cercano di distruggerlo, lo ridicolizzano in ogni modo. Ho memoria di undici presidenti e mai sono stata testimone di un ostruzionismo come quello che stanno facendo a Obama mettendolo ripetutamente in condizioni di non agire. Terribile» [Videtti, Rep] • Durante l’amministrazione Trump, lanciava attraverso il suo profilo Twitter continue frecciate al presidente [Io Donna] • Nel 2020 è stata particolarmente attiva per la campagna presidenziale di Joe Biden.
Titoli di coda «Riassumere la mia vita in poche parole è impossibile. A volte essere me è bello, altre è da strapparsi i capelli. [ad Armando Gallo, cit.]