19 aprile 2021
Tags : Ryan O’Neal
Biografia di Ryan O’Neal
Ryan O’Neal, nato a Los Angeles, in California, il 20 aprile 1941 (80 anni). Attore. Negli anni Settanta divenne una delle star preferite di Hollywood. Protagonista di Paper moon, Barry Lyndon e Ma papà ti manda sola?. La fama mondiale arrivò nel 1970 con Love story, film che gli valse una nomination agli Oscar, una ai Golden Globe e un David di Donatello: «Una cascata di riccioli, gli occhi tristi che fissano il nulla, Oliver stringe a sé Jenny. Hanno lottato come pazzi per coronare il loro sogno d’amore, e ora a lei è stato diagnosticato un male incurabile. Entrambi sanno che questa volta non saranno né le famiglie né la lontananza a dividerli, ma il destino. Al cinema, quando lui mormorava “amore vuol dire non dover dire mai mi spiace”, erano lacrime calde, mentre la musica di Francis Lai dava pugnalate al cuore. Piangevano anche gli scettici, quelli che dicevano “stasera si va a vedere quel filmaccio”. Quando uscì Love story, nel 1970, erano tutte innamorate di Ryan O’Neal, tutti innamorati di Ali MacGraw» [Videtti Rep].
Titoli di testa «Sono impertinente, fa parte del mio fascino».
Vita I suoi genitori sono lo scrittore e sceneggiatore Charles O’Neal e l’attrice Patricia Callaghan. Vive per alcuni anni in Germania, dove studia alla Munich American High School di Monaco e inizia a lavorare come stuntman per la televisione tedesca. Torna poi negli Stati Uniti dove si divide tra il lavoro da stuntman, il nuoto e la boxe. Il suo primo importante ruolo da attore è nella soap opera degli anni Sessanta Peyton Place, in cui recita insieme a Mia Farrow • Nel 1970 O’Neal è Oliver Barrett IV in Love Story, il film con i migliori incassi che la Paramount Pictures avesse prodotto fino a quel momento (Nel 2002 l’American Film Institute mise Love Story al nono posto della classifica dei migliori film romantici del Novecento, davanti a Luci della città di Charlie Chaplin e a La vita è meravigliosa di Frank Capra) • «Amare significa non dover mai dire mi dispiace» (Love Story, 1970), una delle frasi più parodiate al cinema, anche dallo stesso protagonista Ryan O’Neal, che in Ma papà ti manda sola? di Peter Bogdanovich si sfotticchia da solo, mentre la co-protagonista Barbra Streisand commenta: «È la frase più stupida che abbia mai sentito» [Romani, Giornale] • Dopo il successo di Ma papà ti manda sola? con Barbra Streisand, Bogdanovich lo rivuole protagonista del suo Paper Moon – Luna di carta questa volta per vendere bibbie alle vedove della profonda provincia americana all’epoca della Grande Depressione [D’Orrico, Sette]. Con lui sul set la figlia Tatum che a soli dieci anni vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista. Tatum O’Neal è ancora oggi l’attrice più giovane ad aver vinto un Oscar • Stanley Kubrick lo vuole nei panni del suo Barry Lyndon: «Non potevo pensare a nessun altro, a dire la verità. Ovviamente, Barry Lyndon deve essere fisicamente attraente. Non poteva essere interpretato da Al Pacino o Jack Nicholson» [Finos, Rep]. Nel film O’Neal interpreta Redmond Barry Lyndon, un giovane piuttosto povero che punta però ad arricchirsi attraverso una poco onesta scalata sociale • Nel 1977, due anni dopo Barry Lyndon, O’Neal recitò in un altro film importante e ancora ricordato: Quell’ultimo ponte, una storia di guerra di Richard Attenborough. Nel film O’Neal ha però una parte piuttosto marginale, nel cast con lui c’erano attori come Michael Caine, Sean Connery, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Laurence Olivier e Robert Redford • Nel 1978, in Driver - L’imprendibile di Walter Hill è un pilota automobilistico che viene ingaggiato dalle gang criminali per guidare le loro macchine durante gli inseguimenti della polizia • L’anno dopo torna sul set con la Streisand in Ma che sei tutta matta? di Howard Zieff • Sempre degli anni Settanta sono anche due ruoli per cui O’Neal fu preso in considerazione e poi non scelto: secondo IMDb si pensò a lui per il ruolo di Michael Corleone nel Padrino e per fare il protagonista in Rocky • Negli anni Ottanta e Novanta, «disgraziatamente, la sua carriera comincia ad affondare in ruoli sempre più mediocri e mal recitati. É accanto a un’invisibile Sharon Stone ne Irreconcilable Differences (1984), poi con Liza Minnelli nel film tv Sam Found Out - A Triple Play (1988) e con Katharine Hepburn ne The Man Upstairs (1992). Plurinominato ai Razzie Awards, nel 2005, viene persino proposto per il Razzie Award come peggior perdente dei primi 25 anni del premio» [MyMovie] • Ritorna a recitare in un ruolo secondario accanto ad Al Pacino ne People I Know (2002), entrando poi nel serial televisivo con Alicia Silverstone Miss Match (2003-2005), seguita da qualche apparizione in Desperate Housewives (2005) • Dal 2006 recita in Bones, nei panni del padre di Temperance Brennan. Ha inoltre preso parte ad alcuni episodi del telefilm 90210 (2010).
Amori Nel 1963 sposa l’attrice Joanna Moore, promessa del cinema rimasta impigliata in alcol e anfetamine, morta infine nel 1997. Dalla loro breve unione – si separeranno nel 1967 – nascono Tatum e Griffin • «Papà aveva 22 anni quando sono nata, l’immaturità, il successo, la paura di perderlo hanno segnato anche lui. Hollywood ti insegna a sognare, ma è facile perdersi» [Tatum O’Neal a Giovanna Grassi, CdS] • Tre anni dopo la separazione, Tatum e Griffin vengo affidati al padre perché la madre è incapace di occuparsi di loro • Nel frattempo O’Neal sposa l’attrice Leigh Taylor-Young, con la quale nel 1967 ebbe Patrick: «Lei era gentile, solida, bella e premurosa». Ma il successo di Love story tronca la relazione. I due si lasciano nel 1971 e O’Neal si dà alle belle donne: «Mio padre ci lasciò per due anni per interpretare Barry Lyndon. Mi sentii abbandonata. Il narcisismo di Hollywood fa male ai figli: chi dice il contrario mente. Era sempre circondato da donne, che andavano e venivano dal suo letto: Ursula Andress, Anouk Aimée, Bianca Jagger...» [a Giovanna Grassi, cit] • Aggiungiamo alla lista anche le straordinarie Jacqueline Bisset, Barbra Streisand, Diana Ross, Melanie Griffith, Diane von Furstenberg, Juanita Brown e Angelica Houston • Nel 1981 conosce Farrah Fawcett, star di Charlie’s Angels, che tra diversi tira e molla diventerà la sua compagna di vita. A presentarli il marito di lei Lee Major che, incautamente, suggerisce ai due di frequentarsi mentre lui è fuori città. La Fawcett divorzierà nel 1982 • O’Neal e Fawcett hanno recitato insieme in diversi film, tra cui Sacrificio d’amore (1989) e Good Sports (1991), e hanno avuto un figlio, Redmond (1985). Il rapporto è molto tormentato, in casa si litiga in continuazione. Ryan, divenuto ormai un narcisista da anni dedito all’alcol, alle droghe e alle belle donne, si infuria per un non nulla • Nel San Valentino del 1997 O’Neal fu sorpreso da Farrah Fawcett a letto con Leslie Stefanson nella loro casa di Malibù: «È stato terribile», dice O’Neal. «Non mi aspettavo di vederla laggiù. Ho provato a mettermi i pantaloni, ma ho messo entrambe le gambe in un buco. Leslie si è tuffata sotto le coperte. Pensavo che Farrah l’avrebbe attaccata, invece ha detto: “Come ti chiami?” Leslie ha detto: “Leslie”. E Farrah se n’è andata». La rottura è stata devastante per Fawcett. «Ho visto la sua vita disintegrarsi», dice ancora O’Neal [a Leslie Bennetts, Vanity Fair] • Nel 2001, quando a Ryan viene diagnosticata una leucemia, e «Leslie se n’era andata, Farrah è tornata da me. Abbiamo ricominciato da capo e questa volta lo abbiamo fatto costruendo solide fondamenta. Farrah aveva la sua casa qui, e io avevo la mia casa sulla spiaggia, e lei veniva solo nei fine settimana. Nostro figlio era felice. E Farrah era matura. Non si arrabbiava con me così facilmente. Mi era mancata. Mi era mancato il sesso. Con le altre non era la stessa cosa» • Ryan era riuscito a tenere sotto controllo la sua malattia quando Farrah scoprì di avere un cancro • Farrah muore il 25 giugno del 2009, poco prima Ryan le aveva chiesto di sposarla. Aveva raccontato alla Nbc: «Farrah è l’amore della mia vita. Non riesco a pensare alla mia vita senza di lei. Il cancro è un nemico insidioso. In passato le ho chiesto più volte di sposarmi: si è sempre messa a ridere, come se avessi detto una cosa spiritosa. Ma stavolta ha accettato. Ho già preparato l’abito per la cerimonia. Questa sarà la volta buona». Nel 2012 O’Neal ha raccontato la loro storia in Both of Us: My Life with Farrah • Al funerale di Farrah, «avevo appena finito di mettere la bara nel carro funebre e lo guardavo allontanarsi, quando mi si è avvicinata una bella donna bionda». Lui le chiede se può offrirle un drink o darle un passaggio, «cercavo solo di essere simpatico con una strana svedese, e invece è venuto fuori che era mia figlia: è così folle!».
Figli Se i rapporti d’amore di Ryan O’Neal si possono definire tormentati quelli con i suoi figli sono ancora più burrascosi. Dopo che Farrah si treferì con loro, Tatum che si sentiva abbandonata dal padre, se ne è andata a vivere a New York e i due non si sono parlati per più di 25 anni, fino al giorno dei funerali della Fawcett. Lei non lo invitò neanche al suo matrimonio con John McEnroe • «Tatum, cresciuta e delusa, ha fatto la sua parte con il memoir A Paper Life (2004), dove ce n’è per tutti: Melanie Griffith, scoperta a letto con il padre, le botte tra lui e Farrah Fawcett, Cher che le preparava la torta di mele, Clint Eastwood, Robert De Niro, i Barrymore devastati dalle droghe, lo spacciatore di famiglia che cercava di molestarla» [Salemi, Rep] • «Come osa gettare i nostri panni sporchi in strada per soldi! Sono solo stronzate», replicherà Ryan • Anche Tatum cede all’alcol e alle droghe: «Ricorda il suo arresto nel 2008, quando cercò di convincere gli agenti della squadra narcotici che non stava pagando uno spacciatore, ma studiava la parte di una drogata per il prossimo film. Interpretazione malriuscita: non ci sono cascati e l’hanno messa dentro» [Salemi, Rep]. Nel 2011 padre e figlia racconteranno la ricostruzione del loro rapporto nel documentario Ryan and Tatum: The O’Neals • Non è andata meglio al secondogenito Griffin, anche lui attore: «Mio padre mi ha dato la cocaina quando avevo 11 anni e ha insistito perché la prendessi. Era uno psicopatico molto violento e narcisista. Si arrabbia così tanto che non riesce a controllarsi» (Replica del padre: «Non ricordo di aver dato la cocaina a Griffin a 11 anni. Non la condivido con nessuno, con quello che costa!») [Bennetts, cit] • Nel 2007 «Ryan, durante una violenta lite in famiglia, sparò a Griffin. Il quale Griffin nel 1986, a 22 anni, alla guida della sua barca, mentre era sotto l’effetto di stupefacenti, causò la morte del 23enne Gian Carlo Coppola, figlio del regista del Padrino» [Videtti Rep]. «L’ultima volta che ho visto mio padre, mi ha sparato perché stavo cercando di aiutare suo figlio [Redmond] a diventare sobrio» [a People]. «La mia vita è stata un regno di degrado della droga e dell’alcol. Nella mia famiglia c’era dolore ovunque, c’erano droghe ovunque tutto il giorno, ogni giorno» [Bennetts, cit]. Nel 2011 Griffin è stato condannato a 16 mesi di reclusione per giuda in stato di ebrezza, nel 2012 la moglie Joanna Berry lo ha denunciato perché la picchiava. Solo nel 2015 è riuscito a disintossicarsi ma ha dovuto chiudere i rapporti con la sua famiglia: «Ho dovuto allontanarmi da tutto questo» • Non si lamenta di papà Patrick, prima attore oggi giornalista sportivo: «Se Tatum ha scritto un libro su quanto la sua infanzia sia stata brutta, io ne potrei scrivere uno – più noioso – su quanto la mia sia stata meravigliosa» [ad Accessonline]. I suoi si separarono quando lui aveva 4 anni, ma ogni week end lui andava dal padre: «Amo mio padre, sono fiero di lui. È fantastico, è il mio eroe» • Redmond, figlio ultimogenito di Ryan, primogenito di Farrah è quello che ha collezionato più riabilitazioni e reati della famiglia. Finisce in galera nel 2008 quando viene arrestato con il padre per possesso di anfetamine ed è in prigione anche l’anno dopo quando la madre muore in una clinica di Santa Monica. La mamma però gli ha lasciato tutto quello che aveva «affinché si possa curare».
Curiosità Nel suo testamento la Fawcett ha lasciato la propria collezione di opere d’arte in eredità all’università del Texas che aveva frequentato da ragazza. Nel 2013 si è conclusa la disputa sui due ritratti di Farrah Fawcett realizzati da Andy Warhol nel 1980. Una delle due copie era rimasta sul muro della camera da letto di O’Neal. Così l’ateneo lo ha portato in tribunale. La giuria popolare però diede ragione a O’Neal, che sosteneva che l’opera gli fosse stata donata dalla compagna. In aula spiegò: «Io con quel quadro ci parlo. È la sua presenza. La sua presenza nella mia vita e nella vita di suo figlio». O’Neal disse anche che voleva lasciarlo in eredità a Redmond salvo poi ripensarci nel 2019 e metterlo all’asta per 18 milioni di dollari.
Titoli di coda: «Non ho scoperto le donne fino a quando non mi sono sposato, e poi era troppo tardi».