Anteprima, 8 gennaio 2021
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Biografia di Giuseppe Turani
Giuseppe Turani (1941-2021). Giornalista. Studi alla Bocconi e all’Università di Pavia, dal 1970 al 1976 responsabile del settore economico dell’Espresso, seguì Scalfari a Repubblica divenendone la prima firma economica e, per un breve periodo, anche responsabile del servizio, poi a capo della redazione milanese. Un biennio al Corriere della Sera, tornò nel quotidiano di Scalfari. Ogni domenica pubblicava un’analisi sulla situazione economica italiana o internazionale, curava l’inserto del lunedì (Affari e Finanza). Da ultimo direttore della rivista Uomini&Business. Con Scalfari scrisse Razza padrona (Feltrinelli 1974), best seller che raccontava il capitalismo italiano all’indomani della nazionalizzazione dell’energia elettrica. Altri libri: Montedison il grande saccheggio (Feltrinelli 1978), Il secondo pianeta (Mondadori 1982), Il secondo miracolo italiano (Sperling & Kupfer 1986), Il miracolo economico mondiale (Baldini e Castoldi 1997). «Spirito polemico, grande narratore – era capace di tenere tavolate intere spiegando la nascita dell’Eni, le visioni di Enrico Mattei, le intuizioni e gli spifferi che portavano a operazioni di Borsa clamorose. Uno che non mollava mai, che aveva superato la crisi, anche personale, della stagione di Tangentopoli, vissuto da vicino le storie della “teste Omega”, e cioè Stefania Ariosto, che aprì con le sue testimonianze le inchieste sulle corruzioni dei giudici della cassazione messe in atto da Cesare Previti, avvocato di Silvio Berlusconi. Un giornalista che dava del tu a capitani d’impresa e finanzieri, figlio di un’epoca – quella della crescita del Paese – in cui pochi giornalisti sapevano spiegare esattamente i movimenti del “capitale”: lui era tra questi» [Colaprico, Rep].