Anteprima, 21 dicembre 2020
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Biografia di Nedo Fiano
Nedo Fiano (1925-2020). Scrittore. Era uno degli ultimi testimoni diretti della Shoah. «Nato a Firenze, aveva 95 anni, di cui tantissimi spesi tra gli studenti a rivivere l’orrore, senza che mai lo abbandonasse il ricordo della madre Nella sulla rampa del lager, i suoi grandi occhi verdi pieni di paura, mentre la separavano da lui e dal marito, mandandola subito alla camera a gas» [Rastelli, CdS]. Fu arrestato nel febbraio del 1944 e condotto nel campo di Fossoli. Il 16 maggio dello stesso anno fu deportato ad Auschwitz assieme a tutta la famiglia: della famiglia, undici persone, tornò soltanto lui: «Da Auschwitz non è mai tornato nessuno. Noi pochi sopravvissuti, da quel campo di concentramento ce ne siamo andati con le gambe, ma con l’anima siamo ancora lì». Era il numero A5405, lo stesso che ha sulla casacca Benigni ne La vita è bella: un omaggio del regista per la sua consulenza storica al film. Nel 1945, tornato a Firenze, rincontrò Rina Lattes, sua compagna ai tempi della scuola ebraica frequentata al posto di quelle governative vietate dalle leggi razziali: «Aveva le stesse trecce che mi piacevano un tempo». Si sposarono nel 1949 e dal 1956 andarono a vivere a Milano. Tre figli: Enzo (1950), Andrea (1955) ed Emanuele (1963). Tra i suoi libri: A 5405. Il coraggio di vivere (2003), Il passato ritorna (2009), Berlino-Auschwitz... Berlino (2009), tutti editi da Monti, Il tesoro di Nedo (Orme 2007) e Il coraggio di vivere (Sansoni 2008). A dare la notizia della morte è il terzogenito Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico, che proprio di recente aveva finito di scrivere Il profumo di mio padre. L’eredità di un figlio della Shoah (Piemme, da gennaio).