Anteprima, 11 novembre 2020
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Biografia di Renzo Gattegna
Renzo Gattegna (1939-2020). Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane dal 2006 al 2016. Avvocato civilista. «Da bambino fa i conti con le leggi razziste del regime fascista: “Negli anni della guerra, come tanti, siamo stati costretti a nasconderci. Dapprima in un appartamento in affitto nella zona di piazza Navona. Poi, con mia madre e i miei fratelli Sandro e Bruno, tra la fine del ’43 e il giugno ’44 trovammo riparo in un convento di suore in via San Sebastia-nello. Mio padre in quel periodo si nascose da amici, era senza fissa dimora: una situazione molto pericolosa”, racconta nel 2012 a Daniela Gros di Pagine ebraiche. Poi la Liberazione, la nascita dell’impegno: “Negli Anni 50 una delle esperienze che ci segnarono di più furono i raid fascisti nel Ghetto. La polizia non interveniva, così noi giovani organizzammo dei turni di guardia nel quartiere. Vi fu qualche scontro abbastanza violento in cui, anche grazie a una buona conoscenza del territorio, riuscimmo ad avere la meglio e le aggressioni si esaurirono”. Tutto questo non diventa livore ma desiderio di opporre con orgoglio la forza e la dignità di un’appartenenza al buio della violenza puntando sul confronto e sull’apertura» [Conti, Cds]. «La sua leadership si è concentrata sul rispetto delle identità che compongono le 21 comunità ebraiche d’Italia: “Solo un atteggiamento unitario può consentire al mondo ebraico italiano di affrontare le sfide del contemporaneo - diceva -, in direzione di un nuovo patto civile capace di coniugare identità, dialogo e confronto”. Mattarella ha ricordato di Gattegna “l’impegno profuso con intelligenza, garbo ed equilibrio”» [Piattelli, Sta].