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 2020  novembre 01 Domenica calendario

Biografia di Ivana Marie Trump


Ivana Marie Trump, detta Ivanka, nata a New York il 30 ottobre 1981 (39 anni). Seconda figlia di Donald Trump e della ex modella cecoslovacca Ivana Zelníčková • «Ex modella, stilista, ma soprattutto consigliera del padre» (Emanuela Audisio, la Repubblica, 8/2/2018) • «Bella, austera e perfetta» (Melania Rizzoli, Libero, 25/9/2017) • «Se Donald Trump è l’uomo più potente del mondo, lei, la First Daughter, è la figlia più potente del mondo» (Antonella Catena, Amica, 20/3/2019) • «La prima cosa a colpirmi di Ivanka Trump è, ovviamente, il suo aspetto: fisico da modella, sguardo dolce, sorriso da copertina. Ma bastano pochi minuti per capire che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: dietro quell’immagine patinata c’è una mente brillante e determinata» (Alessandra Mattanza, Grazia, 12/6/2012) • «È stupida come un mattone» (Steve Bannon) • «Trump, che ha del governo degli Stati Uniti una concezione aziendale, come di cosa molto sua, espone la sua Ivanka sul palcoscenico del mondo, affiancandola a capi di governo in visita alla Casa Bianca, come il giapponese Shinzo Abe o il cinese Xi Jinping; facendosi rappresentare da lei a riunioni di ministri al G20 di Amburgo; portandola a ricevere il riluttante omaggio dei satrapi sauditi a Riad. Ruoli istituzionali che si giustificano soltanto in forza di un non retribuito – per le leggi anti-nepotismo – incarico di “assistente speciale”» (Vittorio Zucconi, la Repubblica, 10/6/2017) • Anche suo marito, Jared Kushner, discendente di un’altra dinastia di imprenditori newyorkesi, per sposare il quale si è convertita all’ebraismo, lavora nello staff della Casa Bianca: è considerato uno dei consiglieri più fidati di Trump • Lei, in un discorso a sostegno della ricandidatura del padre per un secondo mandato, ha detto: «Papà, ti attaccano perché non sei convenzionale, ma io ti voglio bene perché sei autentico, e ti rispetto perché sei efficace» • Lui, in un’altra occasione, ha detto: «Le farei il filo se non fosse mia figlia».
Titoli di testa «Qualcuno ha vociferato (voce ricorrente) che papà la lancerà come candidata alla Casa Bianca. Quando lui dovrà andarsene, finito anche il secondo mandato. Non nel 2020, alle prossime elezioni. Ma 4 anni dopo…» (Catena).
Vita «Lei ha due genitori ricchi, famosi e anche un po’ ingombranti, che da anni riempiono le pagine dei giornali di gossip. Che rapporto ha con loro? Cominciamo da mamma Ivana...
 “Mi ha insegnato molto: da lei ho appreso l’etica professionale che applico nel mio lavoro. È la mia guida, così come lo sono i miei fratelli e mio padre: la vera forza dei Trump è quella di essere una famiglia unita” Che consigli le dà suo padre Donald?
 “Ho appreso molto da lui nel corso degli anni e continuo a imparare. Prima di tutto, mi ha fatto capire che il lavoro duro e l’impegno serio non saranno mai fuori moda. E poi mi ha insegnato che nella vita bisogna essere preparati ad affrontare tutto: le interviste, i meeting di lavoro, perfino i problemi personali, le discussioni, davvero tutto. Mi ha spinto a essere forte, a crearmi un nome e una mia identità, unica e indipendente, una reputazione. Non potevo avere un maestro migliore”» (Mattanza) • Ivanka ha due fratelli: uno più grande, Donald Junior (n. 1977), e uno più piccolo, Eric (n. 1984), entrambi figli della prima moglie di Trump. Una sorellastra: Tiffany (n. 1993), figlia dell’attrice Marla Maples, seconda moglie di Trump. Un fratellastro: Barron (n. 2006), figlio della ex modella slovena Melania Kushner, terza e attuale moglie di Trump • «Fin da piccola era l’unica persona alle cui telefonate Donald rispondeva sempre. Qualsiasi cosa stesse facendo e dovunque fosse» (Catena) • «A sei anni, ricevette come regalo di Natale una Barbie, mentre ai fratelli toccarono gru e costruzioni Lego. Furiosa, prese la scatola del Lego, un tubetto di colla e si chiuse a chiave nella sua stanza. Ne uscì ore dopo, trionfante, con una replica della Trump Tower costruita coi mattoncini, ormai incollati e impossibili da smontare.  Il padre la rimproverò ma ammirò la sua grinta» (Massimo Gaggi, Corriere della Sera, 23/10/2015) • Quando lei ha dodici anni, i suoi genitori divorziano: Donald tradisce Ivana con Marla Maples. «Ivanka ha detto che sebbene ami Marla e la sua sorellastra Tiffany, non ha mai potuto perdonarla completamente per aver rovinato il matrimonio dei suoi genitori. I giornalisti di riviste scandalistiche le si avvicinarono, una volta, urlando: “È vero che Marla ha detto che con suo padre ha fatto il miglior sesso di tutta la sua vita?”» (Rebecca Harrington, Business Insider Italia, 14/6/2019) • «Bella, ricca, tentata da una vita al cento per cento mondana, a vent’anni Ivanka si era messa a fare la modella e vedeva profilarsi davanti a sé un futuro da Kardashian: amica fin dall’infanzia di Paris Hilton, salta di festa in festa e, per quattro anni, dal 2001 al 2005, è legata sentimentalmente a un personaggio della scena notturna di Manhattan: James Gubelmann, detto “Bingo”. Uno che oggi è sotto inchiesta per la cocaina che ha ricevuto dal bassista della band dei Maroon Five. Sono gli anni ruggenti nei quali un’irrequieta Ivanka si immerge nella New York “da bere”. Fino a 15 anni alla Chapin School di Manhattan, poi mandata in una boarding school, una sorta di collegio, a Wallingford, in Connecticut, a completare il liceo: in “esilio”, lontana dai divertimenti e dagli amici di Manhattan. Quando torna, frequenta per due anni la Georgetown University, prima di passare alla Wharton Business School della University of Pennsylvania, quella del padre. Intanto sale sulle passerelle, va in copertina sui magazine di moda, e nel 2003 è coprotagonista di un documentario, Born Rich, nati ricchi, girato artigianalmente da un altro “nato ricco”: Jamie Johnson, erede della famiglia che fondato la multinazionale Johnson & Johnson. Di qualità tecnica abbastanza scadente, il film ha tuttavia successo – trasmesso da Hbo e presentato al Sundance Film Festival – perché Johnson, uno che si interroga sul suo futuro di uomo che non ha bisogno di lavorare per vivere da quando il padre gli consiglia di darsi alla collezione di documenti rari per dare un senso alla sua vita, racconta senza veli la ricchezza enorme, quasi assurda, dei Trump, dei Bloomberg, dei Vanderbilt. I luoghi, i riti delle tribù dei miliardari e uno sfarzo che non dà felicità. Sono gli anni nei quali Ivanka si scuote: si laurea col massimo dei voti e va subito a lavorare nell’azienda paterna. Lascia “Bingo” e si fidanza con Jared. Due anni dopo, nel 2007, è già imprenditrice: insieme a un’azienda che sceglie come partner, la Dynamic Diamonds, lancia la sua linea di gioielleria, la Ivanka Trump Fine Jewelery, che viene distribuita in vari negozi di New York. Un business che, anno dopo anno, si allargherà agli accessori, ai vestiti, alle scarpe. Un piccolo impero economico che fa uscire Ivanka dall’ombra del padre» (Massimo Gaggi, Sette, 27/1/2017) •. Partecipa al reality The Apprentice assieme al padre. Lavora anche per la Trump Organization. «In azienda è attivissima, la si vede spesso nei cantieri, tacchi a spillo in mezzo alle colate di cemento» (Gaggi, sul Corriere) • Una delle sue più care amiche è Chelsea Clinton, figlia di Bill e Hillary. «Una telefonata per farsi gli auguri di buon anno, la promessa di aggiornarsi sulle rispettive gravidanze e… che vinca il migliore. Questo, più o meno, è quanto si sono dette le amiche Chelsea Clinton e Ivanka Trump, prima di stipulare una sorta di armistizio: niente apparizioni pubbliche insieme e contatti ridotti al minimo per non interferire nelle campagne elettorali dei genitori fino a dopo le elezioni» (Francesca Forcella, iODonna, 6/2/2016) • Alla convention repubblicana del 2016, è lei, in un vestito accollato rosa cipria, a presentare il padre alla platea. Subito The Donald la coinvolge in politica, subito iniziano le critiche: che ne è del motto «America First» se quasi tutti gli oggetti della linea Ivanka sono prodotti in Cina, Messico o nel subcontinente indiano? non sta usando il nome del padre per incrementare i profitti? è proprio il caso che lei entra ed esca a piacimento dallo studio ovale, anche durante gli incontri più delicati? e il nepotismo? e i conflitti di interesse? • «Il sarcasmo e lo sbigottimento che in America e nel mondo avevano accolto lo sfacciato familismo della Trump Spa stanno inesorabilmente lasciando il posto alla rassegnata constatazione che il solo modo per arrivare all’orecchio del “Ciuffo in Chief” è passare per la trentacinquenne Ivanka, per il marito Jared, i cui vastissimi compiti ufficiali vanno dalla pace in Medio Oriente alla riforma del governo, ai due figli maschi adulti di Ivana, Eric e soprattutto Donald jr, amministratore della fortuna paterna formalmente all’insaputa di papà. Anche Angela Merkel, che si è trovata inopinatamente seduta a fianco di Ivanka, ha dovuto arrendersi e trattarla da statista, essendo chiaro che discutere con i figuranti dell’Amministrazione Trump, con ministri come il trascurabile segretario di Stato Rex Tillerson o il ministro della Difesa James Mattis è una perdita di tempo. “Sappiamo tutti bene chi sia e chi rappresenti Ivanka Trump” si è rassegnata Merkel. “Con che faccia Ivanka partecipa a incontri con capi di governo su materie delle quali non sa niente?” ha sibilato invece Maxin Waters, deputata californiana tra le più feroci critiche d Trump. “Ivanka era nel gruppo di uomini e donne al G20 chiamati o eletti per governare le loro nazioni: chi ha mai votato per Ivanka?” si è chiesto il Washington Post e il politologo Brian Kaass da Oxford ha riassunto l’imbarazzo generale in poche parole: “Non eletta, non valutata dal Parlamento, non qualificata. Niente altro che una figlia di papà”. Ma nella impossibilità di utilizzare la First Lady Melania per occasioni più impegnative che agitare timidamente la manina dalla scaletta dell’aereo e raccogliere i fiori d’ordinanza, la First Daughter Ivanka svolge per il cerchio del Ciuffo Magico un ruolo importante, quello di essere una donna, di rappresentare l’unica scalfittura di genere nella muraglia maschile del governo Trump. Deve femminilizzare e addolcire, con la finzione dei propri moderati consigli, dei successi commerciali vendendo paccottiglia made in China e del suo essere mamma e sposa ufficialmente felice, l’Amministrazione più sfacciatamente maschilista da Nixon a oggi. Per questo il padre la alterna al marito, Jared Kushner, al quale sono affidati compiti più complessi, nel casting del Trump Show» (Zucconi).
Vita privata «Qualche tempo dopo il fidanzamento, nel 2005, Jared e Ivanka entrarono in crisi, soprattutto per l’ostilità della famiglia di lui all’unione. E qui entra in campo un’altra protagonista della “Trump Story”: Wendi Deng, a quel tempo ancora moglie di un altro miliardario, il tycoon dei giornali e delle televisioni Rupert Murdoch. Siamo nel 2008, Jared e Ivanka hanno rotto da tempo. Wendi invita Kushner a passare un weekend sullo yacht dei Murdoch senza dirgli che a bordo ci sarà anche Ivanka. È il momento della riappacificazione, con la figlia di Trump che decide di convertirsi all’ebraismo» (Gaggi, su Sette) • Ivanka ha assunto il nome ebraico di Yael, si attiene a una dieta kosher e rispetta lo Shabbat • Tre figli: Arabella (n. 2011), Theodore (n. 2014) e Joseph (n. 2016) • «Joseph, ha costruito con i Lego una piccola Casa Bianca che il nonno, fiero, tiene nello Studio Ovale» (Viviana Mazza, Corriere della Sera, 29/8/2020).
Sviluppi Nel 2018 decise di sospendere le attività della sua linea di accessori. «Ha conservato il marchio della compagnia e i diritti su prodotti, in modo da poterla riaprire in qualsiasi momento, se la sua avventura politica iniziata al seguito del padre Donald si interrompesse. La decisione di chiudere però rivela la volontà di proteggere Trump da possibili imbarazzi, e tenersi le mani libere per coltivare le proprie ambizioni» (Paolo Mastrolilli, La Stampa, 25/7/2018).
Curiosità Alta un metro e 80 • «È una che si alza presto, di solito iniziando a lavorare per le 6:30. La gente la descrive come amichevole, raffinata, eloquente, capace e persino un po’ intimidatoria» (Harrington) • «Usa SkyGuru, un’app che la aiuta a superare la paura di volare» (Roselina Salemi, La Stampa, 4/1/2019) • Sa solo le basi della lingua ceca, perché i suoi genitori, quando erano sposati, si parlavano solo in inglese • Nel 2010 ha fatto un cameo in Gossip girl in cui interpretava sé stessa • Nel 2009 ha pubblicato The Trump Card, libro in cui racconta come avere successo negli affari, nella lista dei libri più venduti del New York Times e, nel 2017, Women Who Work, in cui dà consigli alle donne • Ha sfilato per Versace • Indossa tubini e tunichette. «Rarissimo vedere una fotografia di Ivanka senza tacchi sottili come aghi e alti 12 centimetri» (Giusi Ferré, iO Donna, 3/10/2020) • «Sono sempre stata affascinata dai diamanti, perché hanno una raffinatezza unica e senza tempo: la penso esattamente come Marilyn Monroe: sono loro i migliori amici di una ragazza!» (alla Mattanza) • «È venuta fuori una vecchia registrazione nella quale Trump parla con ammirazione delle parti anatomiche della figlia» (Gaggi, su Sette) • Una volta, quando, durante un dibattito in televisione, chiesero a Trump quale donna sceglierebbe per la nuova banconota da 10 dollari, lui rispose di getto: «Rosa Parks o mia figlia Ivanka».
Titoli di coda «È vero che Ivanka Trump sogna la Casa Bianca? “Tutti la sognano. Ma cos’ha fatto Ivanka nella vita, oltre a essere la figlia di Trump?”» (Michael Wolff, ad Aldo Cazzullo, Corriere della Sera, 11/11/2018).