Anteprima, 5 ottobre 2020
Tags : Kenzo Takada
Biografia di Kenzo Takada
Kenzo Takada (1939-2020). Stilista. Il primo giapponese a imporsi sulle passerelle di Parigi. Nel 1970 creò il suo brand. Nel 1983 lanciò la prima collezione uomo. Nel 1988 arrivò il primo profumo, Kenzo de Kenzo. Vendette il marchio al gruppo Lvmh nel 1993. Fino al 1999 era rimasto direttore creativo. «Nel 1970 apre la sua prima boutique: Jungle Jap nella bohemienne Galérie Vivienne. E il nome la dice lunga su quello che Kenzo Takanda racconta ai parigini: storie di jungle e animali e fiori, che ricordano l’Oriente da cui lui arriva. Abiti di maglia e tessuti stampati e disegni energizzanti e ironici. Sono gli anni Settanta e Ottanta e le copertine delle più importanti riviste di moda lo seguono. Arriveranno i profumi e molte altre licenze. Lui, comunque schivo e riservato, continua malgrado il successo a coltivare la sua curiosità. E disegna abiti per il teatro, per il cinema. Dopo il ritiro comincia a occuparsi di interni, arredamento, portando il suo mondo, come Takada, anche lì» [Pollo, CdS]. «E dire che era arrivato a Parigi senza una lira nel ’65. Gli son bastati 5 anni per fondare la sua griffe» [Amapane, Sta]. Ricorda Antonio Marras. «Avevo conosciuto Kenzo Takada ancor prima di diventare il direttore creativo della sua maison grazie a Deanna Ferretti, mia amica da tanto che produceva in Italia le sue prime maglie. Ricordo il matrimonio di Sonia, la figlia di Deanna. Io e Kenzo, entrambi invitati, ci trovammo a tuffarci in piscina alle 2 di notte. Lui era così: amava le feste, il divertimento. Io dicevo che era un giapponese nato a Napoli. Il suo sorriso era meraviglioso e sincero, cosa rara nella moda. Sapeva trasformare un oggetto in un altro, tant’è che riuscì nell’impresa impossibile di amalgamare cultura orientale e occidentale. I suoi show erano pazzeschi: per il suo addio portò addirittura gli elefanti in passerella e per omaggiarlo, ai 40 anni della casa di moda, organizzai la sfilata primavera/estate del 2011 al Cirque d’Hiver: fu bellissimo esserci» [Anna Franco, Mess]. Malato di Covid-19, è morto all’American Hospital di Neuilly-sur-Seine, a Parigi.
«La moda è come il cibo, l’importante è non soffermarsi mai sullo stesso menù» (Kenzo).