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 2020  settembre 24 Giovedì calendario

Biografia di Juliette Gréco

Juliette Gréco (1927-2020). Cantante e attrice francese. Icona della canzone d’Oltralpe. «Di padre còrso di origini italiane e madre bordolese (attivista della Resistenza) venne allevata dai nonni materni. Nel 1946 si trasferì nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés a Parigi dopo che la madre aveva lasciato il paese per l’Indocina. La Gréco cominciò così una vita da autentica bohemienne, divenendo in breve la Musa degli esistenzialisti. Debuttò, ancora molto giovane, esibendosi come cantante nei caffè parigini di Saint-Germain-des-Prés. Nel 1949 conobbe il trombettista Miles Davis, giunto a Parigi per una serie di concerti al Paris Jazz Festival. I due ebbero un’intensa relazione, come racconta Davis stesso nella sua autobiografia. Il debutto davanti alla grande platea come cantante avvenne nel ‘49 con un brano scritto da Jacques Prévert intitolato Les feuilles mortes. Ma, affascinati dal suo carisma scenico e vocale, altri massimi poeti scrissero per lei: Jules Laforgue (L’eternel feminine), Raymond Queneau (Si tu t’imagines). La sua rivale fu indubbiamente Edith Piaf. Ma col tempo riuscì anche lei a entrare nelle grazie di poeti per canzone come Brel e Brassens che le affidarono molte composizioni di successo. Per lei Serge Gainsbourg scrisse La javanaise e anche Aznavour e Leo Ferrè arricchirono il suo repertorio. Jean-Paul Sartre divenne suo intimo amico e scrisse per lei La Rue des Blancs-Manteaux. Fu lui a spingerla a tentare la carriera di cantante. La Gréco si è sposata tre volte: con l’attore Phiippe Lemaire (1953-1956 - da cui ebbe una figlia, Laurence-Marie Lemaire, nata nel 1954), con l’attore Michel Piccoli (1966-1977) e col pianista e autore musicale di fiducia di Brel, Gerard Jouannest (dal 1988). Attrice di temperamento, divenne popolare anche presso il pubblico italiano con il famoso sceneggiato televisivo Belfagor, trasmesso dalla Rai negli anni Sessanta» [Luzzatto Fegiz, CdS].