Il Sole 24 Ore, 16 settembre 2020
Bitcoin come l’oro, arriva la cassaforte assicurata
L’oro di Fort Knox non è assicurato, ma lo sono i trasporti da e per il deposito delle riserve auree americane. Lo stesso si sta realizzando per i bitcoin, che molti considerano come l’oro dell’era digitale. In un nuovo passo di riconoscimento del mondo delle criptovalute nasce la prima polizza specificamente dedicata. Satec Underwriting, società di Cattolica Assicurazioni, ha siglato un accordo per la copertura dei rischi di CheckSig nel servizio di custodia Bitcoin.
Esattamente come succede per le grandi riserve di oro fisico, la copertura non comprende l’asset in bitcoin, ma le operazioni di deposito e ritiro da parte dei soggetti interessati, quelle che avvengono online e che sono quindi più esposte al rischio di furto.
CheckSig è la startup italiana che offre un servizio di custodia Bitcoin per investitori istituzionali, banche comprese, e high-net-worth individuals risolvendo i problemi legati a sicurezza, complessità tecnologiche e conformità regolamentare per chi vuole investire in criptovalute. Nel rispetto della privacy del singolo cliente, il servizio della startup punta a essere del tutto trasparente, basato su una proof of reserve: una cassaforte di cristallo per Bitcoin, come fossero l’equivalente digitale di lingotti d’oro, il cui contenuto e le cui aperture sono osservabili da tutti.
In un mercato offuscato da paradigmi di sicurezza mai pubblici o documentati e proprio per questo tormentato da frodi e scandali, CheckSig si candida a garantire trasparenza: ogni mese la cassaforte virtuale potrà essere aperta solo su iniziativa di cinque entità legali esterne, preautorizzate dalla stessa CheckSig, che comunque non potrà aprirla autonomamente verificando la capacità di tutela, vale a dire l’esistenza effettiva del totale dell’asset depositato. A oggi molti operatori – tipicamente gli exchange, le piattaforme di scambio per criptovalute – forniscono il servizio di custodia ai clienti, che però non hanno alcuna visibilità sull’esistenza effettiva dei bitcoin. Non sono mancati episodi di scomparsa di bitcoin presso questi operatori.
Grazie al know-how tecnologico di Satec Underwriting e di Cattre, società di riassicurazione per rischi non tradizionali del Gruppo Cattolica, è stata messa a punto la prima polizza per il mercato italiano, che copre sia il vero e proprio furto durante le operazioni di prelievo dei bitcoin custoditi, sia i danni derivanti da intrusioni e violazioni della sicurezza e legati al ripristino dei dati.
Nata nell’ottobre 2019, CheckSig ha raccolto a oggi 950mila euro per il 19% del capitale – per una valutazione di 5 milioni – tra business angel e soci societari che si vanno ad affiancare ai tre fondatori: Ferdinando Ametrano, Paolo Mazzocchi ed Eric Ehlers. Tra i finanziatori figura anche The Rock Trading, l’exchange italiano che non fornisce servizio di custodia e che ha siglato con la startup un accordo per l’acquisto e la vendita delle criptovalute per i clienti CheckSig.