20 luglio 2020
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Biografia di Larry Sanger
Larry Sanger, nato alla periferia di Seattle, negli Stati Uniti, il 16 luglio 1968 (52 anni). Informatico. Famoso per aver lavorato, dal 2000 al 2002, alla nascita di Wikipedia. Ne è considerato il considerato uno dei due co-fondatori, anche se l’altro, Jiimmy Wales, presidente della Wikimedia Foundation Inc., gli ha sempre negato tale qualifica: «Era solo un impiegato. Chi riconosce lui come co-fondatore dovrebbe farlo con almeno altre venti persone» • «Neanche l’enciclopedia online più grande del mondo […] riesce a svelare il rapporto fra i fondatori: Jimmy Wales, che mise i soldi e oggi è il volto dell’enciclopedia, sempre in giro per il mondo a parlare di libertà sul web, e Larry Sanger, lo studioso di filosofia riconvertitosi a imprenditore della rete, che ebbe l’idea vincente ma lasciò il progetto dopo un anno, nel 2002, e da allora è in polemica con l’ex amico che nel frattempo tenta di ridimensionarne il ruolo» (Anna Lombardi, la Repubblica, 21/1/2019) • Wales, in passato, arrivò addirittura a modificare la propria pagina su Wikipedia per dichiararsene «unico fondatore». «A correggerlo, dopo un po’, era stato lo stesso popolo di formichine volenterose che controlla la veridicità dei fatti riportati» (Massimo Sideri, Corriere della Sera, 2/9/2015) • «L’idea di permettere a chiunque (e non solo agli esperti) di modificare le voci dell’enciclopedia era un’idea di Wales, ma Sanger ha detto di essere stato lui a convincerlo a utilizzare la tecnologia wiki e di essersene uscito con il nome Wikipedia. Il tentativo di Wales di cambiare la voce che parlava di lui era una violazione dei protocolli di Wikipedia, che mandò in subbuglio la comunità. La pagina di Sanger oggi lo definisce co-fondatore. Un’intera sezione intitolata “controversie” spiega la disputa, fa riferimento a un articolo del New York Times del 2001 e a un comunicato stampa di Wikipedia del 2002 che menziona sia Wales che Sanger come “co-fondatori”. “È divertente, no?” dice Wales in modo da far capire che non lo trova divertente affatto “È la controversia più stupida della storia”» (Amy Chozick, New York Times, 27/6/2013).
Titoli di testa «Quando l’ho incontrato, vicino a casa sua in Ohio, ho trovato un uomo paziente e assolutamente neutrale. Dopo ciascuna delle mie domande, si fermava, e dava una risposta esauriente e neutrale. Le sue frasi erano inframezzate da parole come “una specie di”, “quasi”, “forse”. Era evidente, nella sua testa, vede Wikipedia come un figlio» (Zachary Schwartz, Vice, 11/11/2015).
Vita Figlio di un biologo marino e di una casalinga, Larry cresce ad Anchorage, in Alaska. Fin dall’età di otto anni soffre di una leggera forma di deficit dell’udito. «E questo, senza dubbio, mi ha reso più introverso. È uno dei motivi per cui sono quel che sono» • I suoi genitori sono molto religiosi, frequentano la chiesa luterana due volte a settimana. Lui, che sente leggere la Bibbia, si chiede che differenza ci sia tra mente, anima e spirito. «Dal modo in cui i miei ne parlavano, pensavo ci dovessero essere delle distinzioni precise. Rimanevo deluso dalle loro risposte» • A sedici anni, grazie alle lezioni di un professore, decide che vuole studiare filosofia. «Quell’estate mi sono reso conto che era importante non commettere errori profondi, nella vita» • «Tutte le miserie e le difficoltà della gente attorno a me mi apparivano falsi problemi. Per esempio, conoscevo persone le cui vite erano state praticamente rovinate dalla droga, ma al tempo stesso vedevo questa falsa idea che se ti droghi vali qualcosa in più, che puoi raggiungere come un senso di consapevolezza superiore. E invece è tutto falso» (a Schwartz) • Al liceo Larry partecipa a gare di retorica. «Un filosofo non è un vero filosofo se non è intellettualmente onesto. Il che significa, tra le altre cose, valutare con onestà le idee dei tuoi avversari: rispondere alle loro argomentazioni, interpretare le loro argomentazioni, vuol dire calarsi nei loro pensieri. Per prepararmi, per ciascun argomento, cercavo articoli che sostenessero una tesi o un’altra, e mi arrabbiavo sempre quando mi rendevo conto che l’autore non era corretto nel presentare le idee degli avversari. Mi è sempre sembrato terribilmente scorretto» (ibidem) • Larry per la filosofia è appassionatissimo. Prende una laurea nel 1991, una specialistica nel 1995, nel 2000 arriva al dottorato. Si specializza in epistemologia • «Penso che questo tipo di studio mi abbia fornito una certa forma mentis. La filosofia consiste nel comprendere i problemi nel modo più chiaro e nell’arrivare alla soluzione più elegante possibile. Che si tratti di una questione puramente astratta o di qualcosa di pratico, come aumentare il traffico di un sito web, il modo di ragionare è lo stesso» • Dal 1998 al 2000 Larry gestisce un sito chiamato Sanger’s Review of Y2K News Reports, che tiene i lettori aggiornati sul Y2K, il millennium bug, la credenza secondo cui, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 1999, i mezzi elettronici sarebbero andati tutti in tilt. «Ufficialmente ero uno scettico. Non sapevo cosa sarebbe successo. C’era un sacco di gente molto intelligente convinta che sarebbe successo qualcosa di serio. Un sacco di gente ci ha fatto un sacco di soldi. Il mio sito era uno dei primi blog, facevo il riassunto di quel che scrivevano in giro. Avevo abbastanza traffico, era uno dei siti di notizie sul millennium bug più conosciuti» • Quando arriva il 1° gennaio 2000, visto che non è successo niente, Larry pensa di reinventarsi. «Volevo trasformare la Sanger’s Review in una specie di blog culturale. Sarebbe stata una rassegna sugli ultimi sviluppi in fatto di politica, cultura e così via. Mandai in giro una serie di proposte, cercavo gente che avesse delle idee. Ebbene, mi rispose un mio conoscente chiamato Jimmy Wales, chiedendomi se piuttosto non volessi lavorare per lui» (a Paul Sawers, Tnw, 19/11/2011) • I due si sono conosciuti su un forum online. Wales è un ex agente di borsa: faceva compravendita di futures sulla piazza di Chicago. Nel 1996 ha aperto Bomis, un portale di ricerca rivolto a un pubblico maschile, con anche una sezione a pagamento di contenuti per adulti. Con quei soldi, Wales vuole aprire un secondo progetto, un’enciclopedia online • «In pratica, aveva registrato un dominio, nupedia.com, e aveva la vaga idea di farne un’enciclopedia libera costruita dagli utenti. Sarebbe dovuta essere al tempo stesso rigorosa e accademicamente rispettabile, e funzionare secondo i principi dell’open-source» (a Schwartz) • Larry si trasferisce a San Diego e diventa redattore capo del nuovo progetto. Inizia a raccogliere le voci per la nuova enciclopedia. «Si tentava di costruire la base di un’enciclopedia libera con testi scritti da professori volontari. Che sottoposti al controllo di una commissione anonima di esperti naufragarono in un mare di veti incrociati: e in un anno approvarono e pubblicarono appena 21 voci. L’idea era buona ma bisognava migliorarla» (Lombardi) • «Entro l’estate, risultò evidente che la procedura era troppo lenta. E il numero di articoli finiti era bassissimo. Ho fatto diverse proposte a Jimmy, bisognava trovare un altro modo per far funzionare il sistema. Ma tutto richiedeva della programmazione aggiuntiva e allora Jimmy era molto preoccupato: voleva a tutti i costi tenere i costi bassi, il boom delle dot.com si era trasformato in una bolla, sicché la cosa importante era che ogni nostro progetto non coinvolgesse altra programmazione» (ibidem) • «L’intuizione vincente arrivò a capodanno 2001: quando Sanger, a cena in un ristorante messicano (“mangiammo enchiladas”) con l’amico programmatore Ben Kovitz, fu introdotto al sistema di wiki - che in hawaiano significa veloce - ideato da Ward Cunningham nel 1994 per creare, modificare, illustrare pagine in maniera collaborativa. “Pensai subito che poteva funzionare”» (Lombardi) • «“Mi misi a lavorare alle pagine principali, alla home page – cose che mi impegnarono forse per una settimana. Poi incominciai a invitare le prime persone a dare il loro contributo. Quando la direzione di Nupedia lo scoprì, pensarono che l’idea fosse assolutamente ridicola. Non volevano avere niente a che fare con quella cosa chiamata “wiki”. Jimmy Wales era d’accordo con loro, era molto preoccupato di quello che dicevano: capii subito che dovevo sviluppare il progetto con un nuovo dominio, con un nuovo nome […] Ricordo di aver aperto un documento Word e di aver fatto una lunga lista di nomi. Sono quasi sicuro che uno dei primi era Wikipedia. Ce ne erano molti altri che suonavano bene, ma nessuno era come Wikipedia, anche come nome era abbastanza brutto” Brutto? “Oh sì. Suonava strano a chiunque lo sentisse. Mi dicevano ‘wiki cosa?’”» (Schwartz) • In realtà qui le versioni si fanno contrastanti. Dice Wales: «La proposta di usare il sistema wiki fu di un altro collaboratore, Jeremy Rosenfeld. Sanger inventò solo il nome, che tutti trovavano stonato» • Se Nupedia aveva avuto 21 voci in un anno, Wikipedia ne apre 200 nel primo mese e 18 mila nel primo anno. Larry dice: «Alla gente piace l’idea che la conoscenza possa essere distribuita e sviluppata liberamente» • Iniziano però anche i problemi. Se tutti possono scrivere tutto, serve anche qualcuno che controlli. «Era stressantissimo. Penso che mia moglie ne uscì più stressata di me […] All’epoca puntavo a ricreare l’atmosfera dell’università, che fosse aperta e accogliente, in modo da arrivare ad avere più voci possibili. Ma c’erano dei tizi che se ne approfittavano, prendevano le cose sul personale e provocavano un sacco di controversie […] C’era un tizio che si firmava 24: penso fosse letteralmente pazzo […] Poi ce n’era uno chiamato LIR, che era… irritante forse è un eufemismo. Essere aperti al confronto talvolta diventava un problema» (Schwartz) • Nel frattempo i dissidi con i suoi capi aumentano. «Con Wales a spingere per contributi volontari e il controllo affidato a quella community di cui però lui, con lo pseudonimo Jimbo, è sempre stato giudice supremo. E Sanger - che vedeva il suo ruolo e il suo stipendio messi in discussione - ostinato a sostenere la necessità di controlli rigorosi senza lasciare spazio ai troll, i pedanti della rete contestatori di professione che lo impegnavano in continue editorial war sui contenuti: "Wikipedia non ha mai trovato il modo di non soggiacere alla massa perché se da un lato è strutturata attraverso numerose regole, il modo in cui la community è organizzata non si basa su alcuna costituzione. Quindi c’è sempre il rischio che qualcuno applichi selettivamente le regole in base a interessi di lobby”» (Lombardi) • «Gli articoli già pubblicati e quelli in pubblicazione su Nupedia confluirono in Wikipedia, e nel 2003 Nupedia venne chiusa. Poi, quando i soldi finirono – ma Wikipedia continuava a crescere – e Wales ritirò il posto (e la paga) da caporedattore in favore di una struttura aperta fatta soprattutto di volontari, Sanger abbandonò il progetto» (Antonio Russo, Il Post, 9/7/2013) • «Avrei potuto fare cose molto diverse nella vita, avrei potuto guadagnare molti più soldi di quelli che guadagno ora. Ma sai, a me piace fare le cose a modo mio e trovo complicato lavorare per conto di altri» (a Sawers) • «L’ultimo contatto che ho avuto con Jimmy Wales è stata una lettera aperta che ho provato a pubblicare su Wikipedia nel 2009. Fu immediatamente cancellata. Era una risposta all’intervista che diede alla Hot Press dove rivendicava di essere l’unico fondatore. Il mio ultimo incontro faccia a faccia con Jimmy, invece, penso risalga al 2006 […] era insolitamente amichevole, nonostante avesse già iniziato a negare il mio coinvolgimento nella nascita di Wikipedia».
Vita privata Sposato con due figli.
Curiosità Dopo essersene andato da Wikipedia, per un po’ ha insegnato filosofia all’università, poi ha lavorato per una lunga serie di siti innovativi. Nessuno è diventato famoso • Ha scritto e firmato una Dichiarazione di indipendenza digitale, sulla falsariga di quella americana, per affermare, anche su internet il diritto alla libertà di parola, alla privacy e alla sicurezza, contro lo strapotere dei colossi digitali. Il 4 e il 5 luglio 2019, proprio per protestare contro le aziende che fanno affari sui dati degli internauti, ha indetto il primo sciopero dei social network: consisteva nel praticare un’astinenza completa, gli unici post ammessi erano quelli in cui si dichiarava di aderire all’iniziativa (con l’hashtag #socialmediastrike) • Non usa Chrome, ma Firefox; non usa Google, ma DuckDuckGo; non si iscrive mai a nessun servizio usando gli account social; non usa Gmail, ma dei servizi di posta elettronica a pagamento; non usa né Windows né MacOs, ma Linux; non archivia mai niente sui cloud • Appassionato di musica tradizionale irlandese • Non ha mandato i suoi figli a scuola, ha preferito istruirli di persona in casa • Oggi Wikipedia è il 13° sito più consultato al mondo, ha più di 50 milioni di voci ed è disponibile in 285 lingue. L’Enciclopedia Britannica ha pubblicato la sua ultima edizione cartacea nel 2010.
Titoli di coda «Sono moderatamente fiero del mio ruolo, anche se, in gran parte, fu una questione di fortuna».