9 luglio 2020
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Biografia di Pierre Dukan
Pierre Dukan, nato ad Algeri l’8 luglio 1941 (79 anni) «L’inventore della dieta più amata e odiata dell’ultimo decennio» (Elvira Serra, Corriere della Sera, 6/3/2015) • «Il nuovo sacerdote della magrezza» (Anais Ginori, la Repubblica, 5/6/2012) • «Era un medico normale e ora ha assunto le sembianze di un guru» (Francesco Piccolo, La Lettura, 8/4/2012) • «È intorno alla sua controversa figura che si è estremizzata la sempiterna discussione sui chili di troppo, che prima di lui era catalogata tra i tormentoni estivi. Adesso, invece, è ormai chiaro che con le diete non si scherza, trattasi di questione quasi ideologica» (Ginori) • Ideatore di una dieta basata sull’abolizione pressoché totale di zuccheri e carboidrati, è diventato famosissimo quando si disse che Kate Middleton seguiva i suoi consigli per dimagrire prima del matrimonio con il principe William • Il suo nome ora è un vero e proprio marchio: ha scritto una ventina di libri che hanno venduto milioni di copie e sono stati tradotti in quattordici lingue, sul suo sito offre un servizio di consulenza personalizzato per dimagrire e in supermercati e farmacie è in vendita una sua linea di prodotti. «So che rischio di apparire immodesto, ma credo sinceramente che tra tutti i regimi alimentari ideati fino a oggi, il mio sia il migliore» • «La comunità medica non condivide tanto entusiasmo: secondo molti, infatti, la dieta causerebbe gravi squilibri alimentari e nel tempo potrebbe avere conseguenze piuttosto serie sull’organismo. Accusato dall’Ordine dei medici di aver violato il codice etico con le sue imprudenti affermazioni pubbliche (esercitando la professione a fini commerciali), nel 2012 D. ha chiesto e ottenuto la radiazione dall’Albo, secondo alcuni per sfuggire ai procedimenti disciplinari a suo carico» (Treccani) • L’Ordine dei medici francesi lo ha radiato una volta per tutte nel 2014, ma la cosa non gli impedisce di farsi chiamare dottore (basta una laurea) né di continuare con la sua attività • «Capelli bianchi, abito blu sartoriale e cravatta lilla abbinata al fazzoletto nel taschino, è un conversatore generoso e amabile, anche quando soppesa la cronista con un implacabile sguardo dall’alto in basso e suggerisce: “Deve perdere cinque chili, giusto?”» (Serra).
Titoli di testa «Anch’io ho fatto la dieta Dukan. Ho mangiato soltanto proteine per tre giorni (si chiama “fase d’attacco”), e in seguito un giorno proteine e verdura e un altro solo proteine, fino al raggiungimento del peso suggerito. Alla fine, ho perso sette chili, e sono molto soddisfatto della dieta. Soprattutto perché ho anche imparato una serie di cose. Prima di tutto, il corpo ha bisogno di rigatoni e Oro Saiwa molto di più di quanto si possa immaginare. La notte non sognavo altro. Sognavo anche Scarlett Johansson, ma ho scoperto che il corpo e la mente umana possono fare a meno di Scarlett, ma non degli Oro Saiwa» (Piccolo).
Vita «Francese d’Algeria, famiglia ebrea» (Serra) • Sua madre si chiama Sylvie. «Quando ero piccolo avevo il terrore delle punture, dovevano tenermi in dieci per riuscire a farmene una. Un giorno lei mi comprò un pezzo di carne e una cartella con delle siringhe, a quei tempi si facevano bollire, non erano usa e getta. Mi chiese di provare a farle. Diventai l’esperto di famiglia» • «Da lei ho ereditato sensibilità ed empatia, rappresenta il valore più grande che ha ispirato la mia vita. Una volta, prima di una grande festa ebraica, mi prese da parte: “Petit Pierre, tu sei nato in una famiglia unita, sei stato molto amato, hai avuto una bella istruzione, sei sano e di bell’aspetto, sei stato viziato dalla vita. Sarebbe bello se tu potessi restituire tutto questo”» • È indeciso se iscriversi a Medicina o Belle Arti. «Usavo il pennino per ore, l’inchiostro di china; con la paghetta compravo le stampe di Leonardo, Botticelli, Vermeer. Finito il liceo, davvero non sapevo quale università scegliere. E mamma disse: “Se diventi medico, potrai sempre dedicarti all’arte. Viceversa no”» • Così si iscrive a medicina. Si laurea all’università di Parigi. Poi si specializza in neurologia. «Ebbe la folgorazione durante una visita, quando un suo paziente a rischio obesità lo implorò “mi prescriva quel che vuole, farò tutto quello che mi dice, ma la prego: non mi chieda di smettere di mangiare la carne”» (Manuela Ravasio, Studio, 29/5/2012) • Nel 2000 raccoglie le sue teorie in un libro, Je ne sais pas maigrir, Non riesco a perdere peso, che solo in Francia vende quattro milioni e mezzo di copie. «Il mio metodo non è basato sul calcolo delle calorie: questo calcolo non è adatto, psicologicamente, alle persone in sovrappeso. Perché loro con il cibo hanno un rapporto affettivo» (alla Barbieri) • «Agli antipodi delle diete ipocaloriche, che consigliano di mangiare un po’ di tutto ma in porzioni ridotte, il metodo Dukan consente di consumare a volontà e in qualsiasi momento della giornata una serie limitata di alimenti» (Emanuela Mastropietro, Grazia, 17/6/2011) • La dieta si basa su quattro fasi. Nella prima (3-10 giorni a seconda di quanto si deve dimagrire) si possono mangiare solo proteine (carne rossa e bianca, pollame, prosciutto sgrassato, uova, pesce, crostacei, latte magro, ecc.) senza altre restrizioni. Nella seconda fase si aggiungono alcuni tipi di verdure e legumi come pomodori, spinaci, fagioli, cavoli ecc. Durante questo periodo si raggiungerà il peso forma. La terza fase è detta di “consolidamento”: dovrà durare un numero di giorni pari al peso perso moltiplicato per 10 (esempio: 5 chili x 10 = 50 giorni). In questo periodo si potranno aggiungere frutta e carboidrati (soltanto due volte a settimana). Sono inoltre concessi due pasti importanti a settimana. L’ultima fase, di “stabilizzazione”, prevede il ritorno al normale regime alimentare, mantenendo un giorno a settimana in cui si mangiano solo le proteine • «Come spiega l’immenso successo del suo metodo?
“Per prima cosa... funziona”» (Mastropietro) • «Nel suo studio parigino, in rue Bayard, sfilano attrici, top model e uomini politici che vogliono perdere la pancia per guadagnare voti. Ma non sono state Jennifer Lopez, Gisele Bündchen o l’ex segretario del Partito socialista d’Oltralpe, François Hollande, a incoronare mago della dieta il dottor Dukan […] Più democraticamente, […] deve gli allori ai milioni di lettori del suo libro cult, La dieta Dukan, tradotto in quattordici lingue» (Mastropietro) • «Quanto hanno contribuito le star al successo della sua dieta? “Ha fatto di più Kate Middleton in una settimana di matrimonio reale che io in quarant’anni di carriera”. Quindi? “Le dico: merci”» (Barbieri) • «È proprio vero che lei ha fatto dimagrire Kate e Pippa Middleton?
“Il matrimonio del principe e della principessa ha enormemente contribuito alla lotta contro il sovrappeso. Posso confermare che la mamma di Kate ha perso chili grazie al mio libro, l’ha riconosciuto pubblicamente. Quanto alle due figlie, mi attengo a quello che hanno scritto i giornali...”» (Mastropietro) • «La mia vera fortuna è stata di essere amico di Lady Elizabeth Anson, cugina di primo grado della Regina d’Inghilterra: siamo nati lo stesso giorno dello stesso anno. Ogni volta che vado a Londra mi porta un dolce alla crusca d’avena fatto con le sue mani» (Serra) • «Qual è il profilo del suo paziente tipo?
“Non c’è. Nel mio studio si presentano donne di servizio e grandi manager. A volte, se si incrociano nella sala d’aspetto, si mettono a discutere dei loro problemi di peso, in barba alle differenze sociali. Un giorno, un celebre ministro mi ha detto: ‘Di fronte alla tentazione del cibo, siamo tutti dei bambini!’”» (Mastropietro) • Nel 2012, prima della campagna elettorale per le presidenziali, si dice che pure François Hollande ricorra ai suoi metodi. «Ho un dovere di riservatezza nei suoi confronti. Ci siamo incontrati. Ha avuto la cortesia e l’ironia di dirmi che avrei dovuto versargli delle royalties per il numero di libri che ho venduto grazie al suo esempio. L’unica cosa che posso dire è che non è stato facile per lui. Si è battuto, e ha vinto» (Ginori) • «Monsieur Dukan, avrebbe messo a dieta pure Marilyn Monroe? “Ma no, riconosco anche io che un petto e dei fianchi ben torniti possono essere magnetici per lo sguardo maschile”» (Ginori) • «Il sito, partito come piccolo bugiardino di controllo delle proteine ingerite, si trasforma in un social network irrinunciabile: elementare nell’iscrizione, dettagliatissimo nel coaching, parola chiave di Pierre Dukan. La grafica lilla e acquamarina poi, diventa in pochissimo tempo il leitmotiv di chi vuole perdere peso senza frequentare forum svilenti e squallidi, anzi, gli accorgimenti proposti dal sito ufficiale della dieta Dukan sono invitanti post per amarsi di più, anche quando si devono ingurgitare proteine pure come nella prima (ostica) fase» (Ravasio) • «Dopo un anno in cui la dieta Dukan aveva conquistato ufficialmente tutta l’Europa, soprattutto con un libro best seller tradotto in 14 lingue, e reso milionario il suo inventore […], la corsa di Pierre Dukan si potrebbe arrestare […]. Ma prima che l’ordine dei medici si mettesse ad “accusarlo” ufficialmente, c’era un dietologo antagonista di Dukan che è anni che ha qualcosa da dire: Jean-Michel Cohen, acerrimo nemico della dieta dei miracoli continua a battersi in sordina per distruggere il metodo di Dukan che trovava fallace prima, pericoloso ora. In poche settimane la polemica si inasprisce e i rumors prendono il sopravvento sulle copie vendute […]» (Ravasio) • «Dukan assicura che la dieta funzioni benissimo anche per chi abbia problemi cardiovascolari, di ipertensione, anemia e diabete. “Il problema è per chi abbia un’insufficienza renale”» (Barbieri) • Giovanna Cecchetto, presidente dell’Associazione nazionale dietisti italiani: «Il modello è quello della dieta iperproteica, con la differenza che la quota dei carboidrati sembra essere al di sotto dei valori minimi accettabili per la salute» • Michele Carruba, direttore del Centro di studio sull’obesità dell’Università di Milano. «Dukan usava un approccio con una dieta iperproteica che fa perdere peso perché produce un accumulo di corpi chetonici, e questo provoca nausea e riduce l’appetito. Le persone a questo punto non mangiano perché hanno disgusto del cibo, inoltre i corpi chetonici sono dannosi per i reni e alla lunga possono procurare danni reali» • «Alla voce del dietologo Cohen se ne sono aggiunte molte altre, e più o meno tutte finalmente trovavano il coraggio di recitare che il metodo di Dukan di base provoca nausea (per la monotonia degli alimenti ingeriti) e quindi riduce l’appetito mangiando, ma la goccia che fa traboccare il vaso (di monete d’oro) di Pierre Dukan è la sua pubblica proposta Lettre ouverte au futur président de la République un opuscolo dove veniva analizzata una proposta socio-sanitaria: diplomare con voti più alti gli studenti con un fisico proporzionato e non “macchiato” dall’obesità (quindi rimandare quelli con pesi eccessivi). Ci vogliono poche ore, Libération titola “L’ordine dei medici non può digerire la dieta Dukan”. E l’auto-richiesta di radiazione dall’albo è firmata» (Ravasio) • Sottolinea che è stato lui a chiedere la cancellazione dall’ordine. «Se fossi rimasto iscritto all’Albo non avrei potuto fare il divulgatore e vendere i prodotti della mia linea. Per me che ero già in pensione, a quel punto, l’obiettivo non era più ricevere dieci pazienti al giorno nel mio studio, ma poter raggiungere il maggior numero di persone» • «La gente mi dice che vendo la mia dieta per fare soldi. Ma alla mia età ho fatto abbastanza soldi da riuscire a mantenere me, i miei figli, i miei nipoti» • «Sono più dottore che mai, anche se qualcuno tenta di truccare le carte consacrerò alla mia missione tutta l´energia, l’immaginazione, la creatività che ho in corpo. Ho dei nemici molto potenti che difendono i loro interessi economici. Ma ho anche amici sinceri e devoti» (alla Ginori) • «Ho seguito più di 40 mila pazienti e più di 12 milioni di persone hanno letto i miei libri. Ebbene, non mi è mai stato segnalato un incidente, un qualsiasi problema di salute. In compenso è accertato che l’eccesso di grasso provoca malattie e che un obeso morirà otto anni prima degli altri. Per verificare l’innocuità di una dieta, la soluzione è semplice: chiedete un parere a chi l’ha seguita» (alla Mastropietro) • «Diventa serio quando ricorda quella bellissima russa che aspettò il firmacopie, al termine di una presentazione a Mosca, per donargli un meraviglioso mazzo di rose selvatiche. “Piangendo, mi porse la foto di una donna irriconoscibile: ‘Prima ero così, lei mi ha salvato’”» (Serra).
Vita privata «Sposato da una vita con Josée: hanno due figli, Sasha, 31 anni, e Maya, 26; entrambi lavorano con lui» (Serra, nel 2015)
Curiosità «178 centimetri e 74 chili. Indice di massa corporea perfetto» (Serra) • Non ha mai avuto bisogno di seguire una dieta. «Ecco, magari due-tre giorni l’anno, dopo Natale e dopo le vacanze estive» • «Ho una buona notizia per le italiane: sono riuscito a trovare della pasta a base di konjac, un legume asiatico che assomiglia alla patata e che non apporta praticamente alcuna caloria» • Dicono sia tirchio • «Di che cosa va particolarmente fiero?
“Di poter essere felice rendendo felici gli altri. Delle lettere commoventi che ricevo ogni mattina da parte di persone che mi ringraziano per aver cambiato la loro vita in meglio”» (Mastropietro) • «Vorrei andarmene come mio padre: come una luce che si spegne».
Titoli di coda «Quando vendo la mia dieta sono come un gladiatore che scende nell’arena. Sono le grandi aziende alimentari che fanno ammalare la gente. I miei prodotti sono ottimi e vi proteggono dalle malattie come il diabete e l’obesità».