1 luglio 2020
Tags : Alba Parietti
Biografia di Alba Parietti
Alba Parietti, nata a Torino il 2 luglio 1961 (59 anni) • «La showgirl per eccellenza, da tre decenni presenza fissa della tv e del costume italiano» (Alessandra Menzani, Libero, 17/10/2016) • «È simpatica perché non sa far nulla. Il bello della tv è questo: a volte la somma di tante inadeguatezze crea dei personaggi» (Aldo Grasso) • Labbra carnose. Seno che sfida la forza di gravità. Esternazioni da tuttologa. Spirito battagliero. Passa con disinvoltura da termini come ‘dicotomico’ alle parolacce. Si è sempre detta di sinistra, ed è stata per questo definita «coscia intelligente della sinistra» • È stata cantante, valletta, attrice, scrittrice, presentatrice televisiva • «Mi sono rifatta due volte le tette, le labbra a canotto e anche la villetta con la piscinetta. Nessuna di queste cose l’ho mai considerata un punto d’arrivo» • Ha presentato un’edizione del Festival di Sanremo (nel 1992, assieme a Pippo Baudo, Milly Carlucci e Brigitte Nielsen). Prima donna a condurre Striscia la Notizia (nel 1994, assieme a Maurizio Ferrini). Dal 2019 è ospite fissa su Canale 5 per Live – Non è la D’Urso • Tra i suoi film, Sapore di mare (Carlo Vanzina 1983), Abbronzatissimi (Bruno A. Gaburro 1991), e Il macellaio (Aurelio Grimaldi 1998), film erotico d’autore, zenit della sua carriera cinematografica • «È la Madonna dei camionisti» (Oreste Del Buono) • «Non la capisco. È succube della sua bellezza: atteggia le labbra, scopre la spallina, che motivo ha? Bella, intelligente...» (Sandra Mondaini) • «Si nutre di carne equina, è per questo che scalpita come una cavalla imbizzarrita» (Paolo Villaggio) • Lei: «Faccio di tutto per essere giudicata peggio di quello che sono» • «Hanno detto di te: “Il delirio più totale di narcisismo ed egocentrismo”.
“Perfetto. È vero”» (Claudio Sabelli Fioretti, Sette, 29/4/2004).
Titoli di testa «Con le interviste risparmio con l’analista, lo sa?».
Vita «Nata al Sant’Anna di Torino con Rodolfo De Benedetti proprio nella culla a fianco» (a Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano, 9/11/2014) • Alla nascita pesa 3 chili e 7 • Suo padre è stato un partigiano, a scuola era l’unico a non vestirsi da Balilla. Suo nonno invece veniva picchiato perché non voleva togliersi il cappello quando passavano le camicie nere. «Io mi chiamo Alba perché Alba è stata la prima città liberata dal nazifascismo» • «“Da parte di madre ho avuto una famiglia cresciuta a corte che andava in giro con i duchi di Windsor. Mio zio era amministratore dei beni del duca di Bergamo e viveva a Palazzo Chiablese con mia nonna. La mia bisnonna aveva il titolo di ‘donna’. Camerieri in livrea. Maggiordomi in guanti bianchi. La Torino elegantissima e nobile”.
E da parte di padre?
“Artigiani, contadini, antifascisti, partigiani, deportati. Gente con diciotto paia di palle. Io vivevo un giorno tra i contadini a vendemmiare e un giorno a Palazzo Chiablese ad ascoltare musica per clavicembalo”» (Sabelli Fioretti) • «Ho conosciuto il meglio, la parte più originale di tutti gli strati sociali. Papà considerava la cultura come la più grande forma di libertà. Per questo mi ha sempre spinto a crescere e a studiare. Per lui lo studio era tutto. Fu tra i fondatori di uno dei Convitti della Rinascita, al termine della Resistenza. Sono cresciuta con questo padre che ho idealizzato. E in un certo senso, è lui la mia vera anima» (da un’intervista di Luciano Regolo) • Alba alle elementari è compagna di scuola di Marco Travaglio. Lui: «Ci conosciamo da sempre, anche se non ci siamo frequentati perché avevamo due giri di amici diversi. Siamo nati nello stesso quartiere a poche decine di metri di distanza l’una dall’altro» • Lei: «Con Marco siamo stati anche compagni di asilo, anche se Marco ci tiene a dire che ha tre anni meno di me. E poi siamo andati anche alla stessa scuola, la Gaspare Gozzi, e frequentavamo lo stesso oratorio» • Lui di nuovo: «La ricordo benissimo, girava per il quartiere con il suo cagnolino al guinzaglio, era una bellissima ragazza. Aveva sempre un vestito bianco con le frange. Noi giocavamo a calcio nel parco e cercavamo di colpirla col pallone per attirare la sua attenzione, perché se la tirava un po’». «Mi ricordo quando Alba recitava nel teatro parrocchiale, faceva il personaggio di Cecilia nella pièce L’importanza di chiamarsi Ernesto». A chi gli chiede se ci abbia mai provato con lei, Travaglio risponde: «No, lei era bellissima, ma noi non osavamo, lei era più grande. Lei era già una donna mentre noi eravamo degli sbarbatelli che giocavamo a pallone» • «Da ragazzina hai picchiato Marco Zatterin. E gli hai spaccato un dente.
“Lui lo nega ancora oggi perché, come tutti gli uomini, è bugiardo. Eravamo insieme alle medie, scuola Olivetti di Torino. Lui era il più ambito della scuola anche perché era figlio del grande Ugo Zatterin. Era l’idolo delle ragazzine”.
Tu eri carina?
“Molto. Assomigliavo all’Incontrada di adesso, capelli lunghi, efelidi. Marco si prese una cotta. Io lo scoprii perché ricevetti una telefonata da Elena, che era in classe con me, che mi disse: ‘A te interessa Marco?’. Elena apparteneva a una famiglia di imprenditori molto ricchi, i Lenci. Hai presente il Panno Lenci?”.
Ho presente. Elena Panno Lenci.
“Elena Panno Lenci mi telefonò e mi disse: ‘Marco mi ha detto che io sono la seconda, dopo te’. Eravamo ragazzini, dieci anni o poco più. Non provavo nessuna attrazione per Marco”.
E l’hai menato.
“Marco non accettava l’idea che una donna potesse non essere innamorata pazza di lui. Alla fine litigammo, diventammo nemici e davanti a un cinema ci siamo dati un sacco di botte”» (Sabelli Fioretti) • Alba frequenta il liceo artistico. Dice che andava in giro «vestita da battona»: «Per la mia filosofia del “così è se vi pare”: chi non mi capisce non mi merita» (a Laura Pezzino, Vanity Fair, 8/2/2012) • «Fin dagli anni del liceo sono sempre stata in odore di anarchia. Non l’anarchia di chi non sa che cazzo dire e pur di non prendere posizione, nel terrore che il vento cambi, preferisce arruffianarsi l’intero arco costituzionale. Ma quella di chi rispetta la libertà, lo spazio e l’identità degli altri senza rinunciare mai a dire quello che pensa» (a Pagani) • Sogna il mondo dello spettacolo. «Non sono stata finalista a Miss Italia ‘78, ma a quella per eleggere la candidata italiana di Miss Universo. Vinsi. Ma mio padre mi proibì di andare a Perth per la finale mondiale: avevo 17 anni» (a Novella 2000) • «Come sei arrivata in televisione?
“Ho cominciato col teatro parrocchiale, poi radio e tv private. A Radio Gpr ho incontrato Piero Chiambretti. C’era una certa Brunner, tedesca, che un giorno dovendo sfoltire il personale cacciò me e Chiambretti”.
Poi?
“Poi ho conosciuto Franco Oppini, mi sono sposata, sono andata a vivere a Roma. Ho fatto Galagoal per Tmc”» (Sabelli Fioretti) • Alba parla di calcio senza grande competenza, ma mostra le gambe seduta un alto sgabello. «Ero la più bella del reame» • In pochi anni diventa famosissima, tanto che le fanno condurre Sanremo. Lei racconta: «Baudo mi massacrò durante un Dopofestival. Non mi faceva parlare, mi boicottava. Io tornavo in camera e davo dei pugni contro il muro» • Baudo spiega: «Voleva fare l’opinionista e mi irritava: così parlò Zarathustra. E lei non era Zarathustra» • Alba diventa protagonista di memorabili risse televisive. Litiga con Cesare Lanza e Vittorio Sgarbi («È uno psicopatico con cui è divertentissimo dirsi qualunque cosa»). Discute anche con Aldo Busi («Secondo me la sua parte maschile mi si farebbe di corsa. Quella femminile invece mi somiglia. Finge di disprezzarmi, ma in realtà la soubrette che abita l’intellettuale che è in lui mi invidia»), con Aldo Grasso («Un signore che ha provato così tanto e invano a entrare in televisione e infine respinto, ha finito per scriverne»), con Antonio Ricci («Altro simpaticissimo figlio di buona donna, Ricci e dico di buona donna perché se dicessi di puttana insulterei gratuitamente l’incolpevole madre»), con Freccero («L’emblema della paraculaggine che si fa intelligenza»), con Costanzo («Un’entità veramente intoccabile che infatti non toccherò»), con Boncompagni («Non si può parlare di Gianni senza parlare dell’associazione a delinquere che lo vede abbracciato a Irene Ghergo») • Segue un decennio di alti e bassi: nel 1997 grande successo con Macao, clamoroso il flop nel 2006 con Wild West, sospeso dalla prima serata di Raidue dopo poche puntate • Infine, a digiuno di una trasmissione sua, la carriera della Parietti vira sulle ospitate nei programmi altrui. «“Io mi preparo sempre. Ogni volta leggo, mi informo e mi faccio un’opinione sulle cose. Non mi presento mai impreparata. Sono una tuttologa”. Tuttologa. È la parola giusta.
“Parlo di guerra, di Usa, di Boutros Ghali, di Cnn, di infibulazione, di aborto. E ogni volta, giuro, con una preparazione molto superiore a quella dei giornalisti. È questo che non mi viene perdonato. Quando arriva la donna ci si aspetta l’oca giuliva. Se invece sei preparata rimangono talmente spiazzati che ti odiano, ma ti odiano veramente. Una volta Giuliano Ferrara mi disse: ‘Io non parlo con una soubrette’. Io gli dissi che semmai la soubrette era lui» (Sabelli Fioretti).
Amori «Ho cercato l’amore della mia vita, ma alla fine, come tutti i narcisi, fuggendo a gambe levate da qualsiasi dipendenza, l’ho trovato in me stessa. Ho amato follemente gli eroi della mia giovinezza. Mio padre e mio nonno. Poi, come era ovvio, nella vita reale, davanti agli uomini veri, mi sono cadute le palle» (a Pagani) • Dal 1981 al 1990 fu sposata con Franco Oppini, uno dei Gatti di vicolo Miracoli («Buono, simpatico e spiritoso, eravamo due ragazzi. Ci sposammo giovani»). Lui le diede il suo unico figlio, Francesco (n. 1982), già concorrente de La Fattoria, telecronista sportivo per 7 Gold • Poi è stata con il filosofo Stefano Bonaga, il cantante Cristiano De Andrè («Un artista, più che un fidanzato un pezzo della mia carne, ho vissuto allo stesso tempo la felicità e la mortificazione sentimentale più profonda»), il principe siciliano Giuseppe Lanza di Scalea («principe dentro e fuori, la storia d’amore più bella della mia vita»), il finanziere Jody Vender, l’attore Christopher Lambert • Vasco Rossi le ha dedicato una canzone. «Vasco è solo un amico, mai stati fidanzati. Non so perché mi abbia attribuito la genesi di Albachiara, ma so che mi ha dedicato Quanti anni hai. Un ritratto in cui mi riconosco».
Politica Rimpiange Berlinguer • «D’Alema o Berlusconi?
“Berlusconi è molto simpatico. Ma anche D’Alema, dietro questa faccia da pignoratore di appartamenti, ha un cuore da persona generosa e sofferente”» (Sabelli Fioretti) • Ha votato no al referendum di Renzi del 2016. Non ha mai votato Grillo, ma oggi le piace l’alleanza Pd-Cinque Stelle.
Arte «Cattelan a Torino ha esposto il mio culo e Helmut Newton al museo di Berlino due foto con me, unica italiana. Ovviamente ne sono fiera» (a Pagani) • «Helmut prima l’ha messa abbarbicata a un albero […] l’ha fatta sdraiare sull’erba coperta nei punti salienti da foglie secche. “Helmut Newton nella foto dell’albero mi voleva praticamente assorta in una specie di orgasmo arboreo, e l’imbarazzo c’era. Insomma, pensa che per le foto con le foglie ho avuto un vero conato […] Mi ha fatto sdraiare, quindi è arrivato lui con un sacco pieno di foglie secche, me le ha buttate addosso, ma erano anche piene di vermi. Sono entrata nella parte: ho recitato il ruolo della seduttiva mentre addosso mi camminavo una cinquantina di vermi schifosi […] L’avessi saputo per tempo, avrei portato le foglie pulite da casa”» (a Roberto Alessi, Novella 2000, 19/1/2012).
Religione Nel 2015, dopo aver viaggiato sullo stesso treno di padre Georg, scrisse su facebook. «Raramente ho visto un uomo più bello. A fare pensieri strani farò peccato? Mi dicono di chiedergli la benedizione, ma mi evoca pensieri di genere ben diverso. Però il miracolo è avvenuto, mi ha risvegliato tutti gli ormoni».
Curiosità È alta 1 metro e 75 • Abita in una casa in via Eleonora Duse ai Parioli con una vasca da bagno in camera da letto, candele bianche ovunque, spogliatoio specchiato, pavimento di travi chiare e camino: «Lo so, sembra un bordello di lusso. Ma a me piace così» • Ha tre gatti (Pepito, Gatoide e Dudu) e un cane (Bebè) • «Quando ho un vegano a cena mi vorrei ammazzare. Sono dei grandissimi rompiscatole» • Ha rifiutato di partecipare come concorrente al Grande Fratello Vip. «Mettevano sempre il mio nome nella lista dei papabili, non mi andava. Ognuno ha la propria etica e dignità» (alla Menzani) • Dice di aver frequentato la Facoltà di Architettura • Dice anche di guardare poco la televisione. «La televisione è come la m...: bisogna farla ma non guardarla» • «Mi auguro di non diventare mai una ridicola carampana in minigonna» • «Il vantaggio, dopo i 50 anni, è che per leggere devi mettere gli occhiali ma i coglioni li vedi anche da lontano».
Titoli di coda «Di essermi rifatta le labbra mi sono pentita, del seno no».