Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  aprile 29 Mercoledì calendario

Biografia di Ilary Blasi


Ilary Blasi, nata a Roma il 28 aprile 1971 (39 anni). Presentatrice televisiva • «È la moglie del pupone, Francesco Totti, il re di Roma. È la mamma di suo figlio Cristian, il pupino. Lei, a rigor di logica, sarebbe la pupa, ma hanno preferito chiamarla, un po’ esagerando, la “regina di Roma”. Ilary Blasi è stata letterina di Jerry Scotti a Passaparola, poi assistente di Fabio Fazio a Che tempo che fa, si è sposata in diretta televisiva sotto le telecamere di Sky. Ed è anche la protagonista di molte delle famosissime barzellette di Totti. Insomma è al top della visibilità» (Claudio Sabelli Fioretti, Corriere Magazine, 16/2/2006) • Ha presentato, tra le altre cose, dodici edizioni de Le Iene (Italia 1, 2007-2018) e due del Grande Fratello VIP (Canale 5, 2016-2018) • «Simpatica, verace, è la classica romana che non si stupisce di niente. E chi pensa che il ruolo della signora Totti sia l’unico che è in grado di interpretare, o che sia la classica bionda stangona prestata alla tv, è fuori strada» (Silvia Fumarola, la Repubblica, 9/10/2011) • «I Totti sono un po’ i Beckham de’ noantri, a portata di foto ricordo. “Il paragone mi diverte, li adoro. Ma il loro stile è opposto al nostro, fanno vita mondana, escono tutte le sere. Noi ceniamo prestissimo, andiamo a letto alle dieci. Ne dicono di tutti i colori sui Beckham, ma alla fine stanno sempre insieme: hanno quattro figli, lanciano un messaggio positivo, sono una bella famiglia. Anch’io alla famiglia do valore, l’ho voluta e me la sono costruita”» (ibidem) • Madre di Cristian (n. 2005), Chanel (n. 2007) e Isabel (n. 2016) • «Ho chiamato mia figlia Chanel perché trovo che leghi benissimo col cognome. No? Totti è un cognome duro, lo sente? Totti. Invece Chanel, è così dolce. L’ho scelto per il suono, giuro, la moda non c’entra. Tanto anche se l’avessi chiamata Giulia o Maria avrebbero avuto da ridire. Non sa quante bambine adesso, anche fuori Roma, si chiamano Chanel».
Titoli di testa «Sei in ritardo, milanese. Sali che ti porto a vedere il punto di Roma che amo di più. E tieniti forte: al volante sì che sono una iena» (a Giovanni Audiffredi, Vanity Fair, 15/10/2008).
Vita «Lei è nata nel quartiere Portuense, una zona molto popolare di Roma. “Popolarissima”. Famiglia? “Normalissima, papà nell’industria farmaceutica, mamma casalinga. Tre sorelle: Silvia, Ilary e Melory”. Ilary e Melory… “È stata la mia mamma”. Si è salvata Silvia. “Voleva chiamarla Luna”. È un pericolo pubblico sua mamma… “Si mette lì, scrive nomi sui foglietti, li combina, attacca un pezzo, poi riattacca…”» (Sabelli Fioretti) • Tra il 1984 e il 1990 Ilary appare in pubblicità di Olio Cuore, Fiat, i biscotti Galbusera, Balocco e Gelati Eldorado • «A quattro anni ho fatto dei provini, perché amici di mia madre cercavano per uno spot una bimba un po’ “tedesca”. Bionda con gli occhi chiari, avevo un visino da pubblicità. Poi mi hanno scelta per i film. Mi divertivo e non lo consideravo un lavoro, giocavo a ripetere battute, non sapevo di recitare» • «La Comunione l’ho fatta sulla Tiburtina, vicino a casa di mia nonna. Un corso di catechismo indimenticabile: tre anni con la maestra Vittoria che ci dava anche i compiti» • «Scuole? “Medie a due passi da qui, con le giostre di Villa Bonelli. Non ero una bimba scalmanata, ma paraculetta sì. Liceo scientifico Morgagni a Monteverde. Una bella classe, piena di goliardia, e tutti gli anni le materie da ripetere a settembre: matematica, fisica, storia dell’arte. Bocciata, mai”. La più bella della classe? “Per niente. Portavo l’apparecchio. Sette anni di dannazione. Mia madre era fissata, ripeteva sempre: ‘Puoi essere bella quanto ti pare, ma se ridi con i denti storti è finita’. Andare in giro con i baffi d’acciaio non era il massimo. Ma ora la ringrazio: sono così dritti che mi chiedono se porto la dentiera”» (Audifreddi) • Alla maturità esce con 36/60, il minimo • Nel 1998 partecipa come concorrente a Miss Italia poi, nel 2001, è a Passaparola • «Lei ha cominciato come velina… “Come letterina”. Veline, letterine, schedine, ereditiere, letteronze, microfonine, meteorine… “È uscito di tutto”. Ma sempre la stessa cosa sono. Esiste il mestiere di velina? “Mestiere è una parola grossa…”. Ma le ragazze dicono: da grande voglio fare la velina. “Da qualche parte bisogna pure iniziare. Mica ti chiamano per presentare un programma…”. Che cosa affascina tanto nel mondo della tv? “All’inizio forse solo il fatto di essere vestita, truccata e pettinata come le show girls. Poi, anche il pensiero di guadagnare bene […] La velina non fa niente, la letterina pure. “Degli stacchetti…”. Qualcosa di più della vecchia valletta. “Ma la valletta era vestita. Poi con gli anni l’hanno sempre più spogliata”. Come mai? “Siete voi uomini che lo volete, mica le casalinghe”. Non metta in mezzo me… “Veramente non ci scandalizziamo più di niente…”. Però anche voi dovreste darvi una regolata. Lei si è spogliata mica poco… “Però non ho mai fatto un calendario. Qualche foto…”. Ho visto un servizio per Max…“Coperto”. Coperto? “Rispetto agli altri che ci sono in giro…”. Vedo, non vedo… “Più non vedo che vedo”. Più vedo che non vedo. “No, no. Tutto coperto era”. E il calendario quando? “Mai. A me i calendari piacciono. Ma se devi fare una cosa devi cercare di essere la prima” […] Ad un certo punto lei ha smesso di fare la letterina… “Probabilmente non mi avrebbero confermato loro. Io ho solo anticipato”. Ed è subito Fazio. “E anche Cd: live, da conduttrice”. Dagli stacchetti alla conduzione. “È come andare all’università senza passare dalle medie”»» (Sabelli Fioretti) • Il capitano della Roma le fu presentato dalla sorella. Lui inizia a corteggiarla con i messaggini. «È stato un colpo di fulmine anche per lei? “Per niente, non mi fidavo. In casa eravamo tre figlie femmine e mio padre è della Lazio: non avevo la soggezione del campione. Lui però è stato bravo a farmi capire che ci teneva”» (Michela Proietti, Corriere della Sera, 7/12/2018) • «Ci siamo conosciuti a gennaio e siamo andati a vivere insieme a marzo» • Il 10 marzo del 2002 Totti segna il suo quinto gol in un derby vinto 5 a 1. Lei è seduta in tribuna. Lui festeggia mostrandole una t-shirt con su scritto «6 Unica». Il legame è ufficiale • «È stata brava a non essere solo la signora Totti. “All’inizio mi ha detto: “Quando ci sposiamo smetti di lavorare e ti dedichi alla famiglia”. L’ho guardato negli occhi e gli ho spiegato che avrei lavorato: forse c’era un pizzico di gelosia. Ma ha capito che era una priorità e mi ha lasciato fare”» (Proietti) • Si sposano in regime di separazione dei beni. La cerimonia di nozze è trasmessa in diretta da Sky Tg 24 il 19 giugno 2005, con i proventi dell’esclusiva dati in beneficenza: «Quando si scambiano la promessa di fedeltà Ilary Blasi si china sul microfono come se rispondesse alle domande di un telequiz, interagisce con il sacerdote come fosse il presentatore, sbattendo le ciglia cerca l’applauso. Di splendente bellezza, ride dall’inizio alla fine più che sorridere. Si sventola con il libriccino delle preghiere, si volta, si distrae, fa commenti inteneriti sulla damigella che porge le fedi tempestate di brillanti, si guarda intorno a cercare approvazione, schiocca baci, fa una smorfia mentre beve un sorso di vino consacrato, sangue di Cristo. Non un semplice battimani ma una standing ovation saluta il capitano della Magica e l’ex miss cinema Lazio, come se si fosse accesa di colpo l’insegna luminosa con scritto applausi. Sacro e profano si mescolano. Il Vangelo secondo Matteo e gli stacchetti con le veline. Scambiatevi il segno della pace e il cellulare che squilla. Confesso a Dio Onnipotente e “Mo’ je faccio er cucchiaio”» (Laura Laurenzi, Il giorno più bello, Rizzoli, 2008) • Dice di dormire con pigiamone e calzettoni di lana: «E tutte le mie amiche fanno lo stesso. La donna è freddolosa, si sa. Chi ci dorme con la sottoveste, Marilyn Monroe? Dev’essere morta di freddo...» • Totti commenta: «Non me ce fa’ pensa’, me passa la voglia, prima che la spoglio ce metto tre ore» • Lei: «Mio marito è un po’ fissato con il sesso. Ma per fortuna ci sono ritiri e allenamenti» (Chi 8/9/2010) • Dopo le nozze dice all’agente Franchino Tuzio che non vuole fare programmi sportivi o calendari, dei clichés per la moglie di un calciatore • «La fidanzata di, la moglie di: avrà giocato un ruolo nella sua carriera. “Certo. Francesco l’ape regina, è lui che attrae. Non per questo ho dato di meno. Sono orgogliosa della mia personalità e del mio stile. Non mi sono mai messa in competizione con mio marito, però ho costruito la mia nicchia di vita senza stare nell’ombra di nessuno. Sembrerà egoista, ma ho sempre pensato prima a me perché solo così poi sono in grado di amare davvero gli altri”. Panariello l’ha voluta a Sanremo, Parenti alle Iene. Pensa l’abbiano scelta perché è brava? “Hanno creduto in me. Giorgio voleva i riflettori puntati sull’Ariston e ha scelto una giovane mamma italiana. La signora Totti, certo, ma non l’avrebbe fatto se io mi fossi messa a fare le copertine nuda con il pancione. E Davide, alle Iene, si è preso la responsabilità della diretta di una donna incinta. Immagini se fosse accaduto qualcosa alla moglie di Totti…”» (Audifreddi) • «Come porta avanti famiglia e carriera? “Con tanti incastri e una vita monotona: sveglia presto e la sera tutti a tavola insieme, sempre”» (Proietti) • Nel 2013 i Totti vanno a vivere in un super attico nell’Eurosky Tower, grattacielo alto 120 metri all’Eur, con 27 piani di appartamenti extralusso • «Il marzo scorso [2016, ndr] è diventata mamma della vostra terza figlia, Isabel. E quando ne ha parlato a Verissimo le sono scese le lacrime […] una mamma chioccia? “Ma sa che è vero? Sono cambiata anche in questo. Questa maternità, arrivata un po’ più in là negli anni, mi ha ammorbidito parecchio. Sono decisamente più coccolona con Isabel. Anche perché ho avuto Cristian e Chanel quando ero molto più giovane, una dopo l’altro, e in casa nostra non si capiva più niente, c’era il marasma. Isabel me la sto proprio godendo, è una meraviglia”. E i due grandi non protestano? Non sono gelosi? “Affatto. Hanno insistito per avere questa sorellina e ne sono innamorati. Speriamo che duri!”. Ho letto che i suoi figli quando lei sta per andare in tv le dicono: “Mamma, non farci vergognare”. Di cosa? “Ah saperlo! Ancora non ho capito perché lo dicono. Se cerco di approfondire non rispondono. Sono bambini vergognosi e molto discreti”» (Cristina Rogledi, Oggi, 19/10/2016) • «L’attenzione sui famosi è inevitabile: le danno fastidio i riflettori su suo figlio Cristian come calciatore? “Sì, mi scoccia. Non è giusto caricare un bambino di aspettative. Per lui il calcio è un gioco e si deve solo divertire. Paga solo il cognome. Se ne avesse avuto un altro, non se lo filava nessuno”. Isabel ha pochi mesi, Cristian sogna il calcio: e Chanel? “Lei dice: la veterinaria. Casa nostra è uno zoo: abbiamo un cane, due gatti, un coniglietto, ora arrivano le tartarughe, nel periodo estivo i pappagalli. Insomma, mia figlia è la Brigitte Bardot dell’Eur”» (Massimo Cecchini e Chiara Zucchelli, Gazzetta dello Sport, 26/9/2016) • «Totti si è lamentato spesso dei suoi pigiamoni coi pupazzetti (Ilary scoppia a ridere e i bambini la chiamano a tavola). “Scriva che sono diventata elegante anche per andare a dormire, va!”» (Rogledi).
Politica «Mai interessata di politica? “Da due anni a questa parte leggo i giornali, ho letto anche qualche libro. Cerco di seguire, di farmi una mia idea”. E l’idea che si è fatta qual è? “È rischiosa questa domanda, lo sa?” Lei si considera di destra o di sinistra? “Dalle risposte che le ho dato si capisce”. Veramente non ho capito proprio niente. “Ma c’è proprio bisogno?”» (Sabelli Fioretti).
Religione Nel 2019, in scarpe da ginnastica, velo e tunica da dama, accompagnò dei malati in pellegrinaggio a Lourdes • «Lei è religiosa? “Di sera una preghiera la dico sempre”» (Proietti).
Tifo Prima di conoscere il marito era laziale, come i genitori e le sorelle.
Vizi «Il suo vizio? “Mi ciuccio ancora il dito, penso che a questo punto non smetterò mai”» (Renato Franco, Corriere della Sera, 3/10/2017) • Per questo Totti si metteva il dito in bocca quando segnava • Vista fumare qualche sigaretta.
Curiosità È alta 1 metro e 70 e pesa 55 chili • Le sue misure: 89-64-94 • «Lei è superstiziosa? “I gatti neri mi portano fortuna. Io rallento sempre perché mi attraversino la strada”. Altre? “Le superstizioni non si dicono. Magari porto un fiocchetto rosso attaccato alle mutande”. Ha un tatuaggio? “Sì: ma non ne vado orgogliosa. Ormai ce l’hanno tutti: è scontato e banale”. Un’aquila? Un fiore? “Le iniziali mie e di Francesco. Ce le ha pure lui. La i e la f”. Se vi lasciate siete fregati. “Basta trovare un altro con la f”» (Sabelli Fioretti) • «Rinnega Passaparola? “Per niente! Mi vedo ancora con le ex Letterine. Quella trasmissione mi ha portato fortuna”. E l’amicizia con Silvia Toffanin. “Siamo molto amiche ma purtroppo non ci vediamo quasi mai”» (Proietti) • Guarda poco la tivù, le piace Chi l’ha visto? • Non usa i social (Instagram glielo gestiscono altri, di Facebook si occupava un ragazzo delle Iene) • Le piace fare scherzi • Ha voluto mandare i figli alla scuola internazionale perché sappiano l’inglese. Lei cucina, lui apparecchia, sparecchia e lava i piatti • «Io ho gli stessi amici da quando andavo al liceo. A me e a mio marito piace fare una vita semplice. Lo si vede anche dalle foto paparazzate che ci scattano: o siamo in pizzeria per una cena di gruppo o in spiaggia con gli amici e i figli» (alla Rogledi) • «Siete il simbolo della famiglia italiana che resiste. “Sì, ma senza sforzi: quando c’è la voglia di stare insieme tutto viene in automatico. L’amore, alla fine, è una cosa semplice”» (Proietti).
Titoli di coda «Ci guardiamo con la coda dell’occhio. Come dicono a Roma, s’è fatta ’na certa. Ora di andare» (Audiffredi).