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 2020  aprile 23 Giovedì calendario

Biografia di Shirley MacLaine


Shirley MacLaine, nata a Richmond, Virginia il 24 aprile 1934 (86 anni). Attrice • «Shirley la dolce, MacLaine la pepata. La più buffa, spiritosa, imprevedibile delle dive» (Giuseppina Manin, Corriere della Sera, 19/2/1999) • Un premio Oscar, quattro Golden Globe, due premi Bafta, un premio Emmy, due coppe Volpi al festival del cinema di Venezia, due orsi d’argento a quello di Berlino • «Dice che nelle vite passate ha sedotto Carlo Magno e gli ha dato tre figli, ha guarito un sultano dall’impotenza, ha studiato astrologia e astronomia. Nella vita reale, invece, […] ha girato una cinquantina di film (con sei nomination e un Oscar) e ha pubblicato otto libri autobiografici, che raccontano la sua inarrestabile ricerca metafisico-spirituale» (Alessandra Venezia, Panorama, 10/8/2000) • «Ha insegnato alle ragazze di tutto il mondo che si può essere belle, e non solo deliziose, anche con i capelli corti. È l’attrice di classici che vanno da La congiura degli innocenti di Alfred Hitchcock a L’appartamento di Billy Wilder, è la diva che ha vinto un Oscar facendo piangere le platee (per Voglia di tenerezza, nel 1984), è autrice di libri sulla reincarnazione e sui mondi paralleli, la vita oltre la vita. Una dozzina d’anni fa ha camminato fino a Compostela, come un pellegrino del Medioevo. Continua a lavorare, non ha mai smesso» (Paola Jacobbi, Vanity Fair, 6/5/2017) • Tra i suoi film: Qualcuno verrà (Vincente Minnelli, 1958); Tutte le ragazze lo sanno (Charles Walters, 1959); Irma la dolce (Billy Wilder, 1963); Sette volte donna (Vittorio De Sica, 1967); Desperate Characters (Frank D. Gillroy, 1971); Due vite, una svolta (Herbert Ross, 1977); Oltre il giardino (Hal Ashby, 1979); Madame Sousatzka (John Schlesinger, 1988); Fiori d’acciaio (Herbert Ross, 1989); Cartoline dall’inferno (Mike Nichols, 1990); Vita da strega (Nora Ephron, 2003); I sogni segreti di Walter Mitty (Ben Stiller, 2013) • Ha recitato nella miniserie Coco Chanel (Christian Duguay, 2008) e in tre episodi di Downtown Abbey.
Titoli di testa Il suo vero nome è Shirley MacLean Beaty. È la sorella di Warren Beaty, in arte Warren Beatty. Di lui, tre anni più piccolo, ha detto: «Sono l’unica in questa città a non essere andata a letto con lui e soltanto perché sono sua sorella».
Vita I Beaty sono una famiglia battista del sud. Chiamano la loro prima figlia Shirley come Shirley Temple • Warren: «Mio padre aveva un dottorato in psicologia dell’educazione, mia madre era professoressa, sua madre direttrice di un’università in Nova Scotia, mio zio ha integrato la prima scuola in Virginia, erano tutti insegnanti... è chiaro che da loro ho imparato tutto. E conoscete tutti mia sorella maggiore… » • Shirley: «Mio padre, che era un uomo pieno di humour, mi ha insegnato che si può sorridere anche fra le lacrime. Fin da bambina ho imparato che non c’è tragedia senza commedia e viceversa» • Suo padre però è anche un alcolista. «Tornava a casa sbronzo, metteva qualcosa sul fuoco, poi usciva di nuovo, tornava alle ore piccole e dormiva fino a mezzogiorno». Per anni i suoi pranzi consistono in gallette condite con il Tabasco, cosa che le provoca degli incubi: sogna di perdere l’autobus e di non arrivare in tempo a lezione di danza classica. Siccome è la più alta tra le ragazzine del corso, le fanno fare i ruoli maschili • «Avevo sette anni quando a James Town, in Virginia, ho avuto il primo ricordo della mia vita precedente: per tutta la vita poi ho continuato a rivivere esperienze passate. Quando ho cominciato a lavorare nel mondo dello spettacolo, mi sono subito sentita guidata. E il successo è arrivato facilmente» • Shirley e Warren frequentano la Washington-Lee High School di Arlington, la stessa in cui, anni dopo, si iscriverà Sandra Bullock • «Sono sbarcata a Broadway a 16 anni, come ballerina» (Bizio) • La Washington School of Ballet la sceglie per interpretare la fatina buona di Cenerentola. Mentre si riscalda dietro le quinte, però, si rompe una caviglia. Chiunque se ne sarebbe andato. Lei invece stringe più forte la scarpetta e arriva alla fine dello spettacolo. Solo dopo che cala il sipario si decide a chiamare l’ambulanza (Imdb) • «Il passato di ballerina mi ha insegnato a non accontentarmi, a inseguire la perfezione» (a Gloria Satta, Il Messaggero, 22/4/2020) • A diciotto anni prende il diploma e torna a Broadway. «Ma come ballerina non sono mai stata abbastanza brava da diventare una solista. Riuscivo ad arrivare al massimo a un entrechat quatre» • Mentre fa le audizioni per il musical Me and Juliet, un produttore continua a pronunciare male il suo cognome. Lei decide di cambiarselo: da MacLean diventa MacLaine • Quando balla in The Pajama Game, fortuna vuole che tra il pubblico ci sia anche il produttore Hal B. Wallis, che se la porta a Hollywood • «Ricorda il suo primo provino? “No, perché praticamente ero la cocca di Hitchcock e non ho mai dovuto affrontare un provino […] Dovevo solo essere brava sul set. Direi che sentivo ogni mio film un provino per il seguente”. Lei era molto vicina al Rat pack: Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr... Chi era il suo favorito? “Dean era forse l’uomo più spiritoso che abbia mai conosciuto. Vedeva comicità in tutto. Di Frank ammiravo cuore e talento. Eravamo tutti pronti ad aiutare Sammy quando c’era un problema, come quando perse l’occhio: andammo tutti insieme su un bus in ospedale. Non erano i miei tipi però, il mio tipo era John Wayne!”» (Bizio) • «Chi è stata la sua mentore? “Joan Crawford ha cercato di darmi consigli. Che io non ho mai ascoltato”» (Bizio) • «Intelligente e spiritosa, l’espressione luminosamente ironica, si è affermata soprattutto come interprete brillante, rendendo con verve e grazia ruoli di donne in apparenza frivole, tenere e intimamente fragili, di un’ingenuità talvolta conturbante» (Treccani) • Diventa famosissima. Per Il giro del mondo in 80 giorni, nel 1956, la pagano 6.000 dollari. Per Irma la Dolce, 1963, 350 mila più il 7,5% dei profitti del film. Con Gli avvoltoi hanno fame, nel 1970, dove recita a fianco di Clint Eastwood, guadagna 800 mila dollari e il 10% dei profitti • «Ricorda un momento speciale della sua carriera? “Negli Anni Settanta ho fatto politica, e quando sono tornata a lavorare nel cinema mi ha colpito la grande quantità di droghe che circolava sui set. Hollywood, che aveva sistemi e velocità militari, ne era alterata in termini di ritmo: dominavano una lentezza, una confusione, una nebbia…” Ricorda un momento particolarmente doloroso? “Ho fatto una tournée con Frank Sinatra poco prima della sua morte. Mi ha spezzato il cuore vederlo senza memoria, incapace di ricordare i testi delle canzoni: e aver paura che pure a me potesse succedere lo stesso”» (Lietta Tornabuoni, La Stampa, 19/2/1999) • «Quando eravamo insieme in concerto mi presentava sempre gentilmente. “Ecco la mia amica Shirley” diceva. Ma poi sbagliava il cognome “Shirley Temple, Shirley Jones”. Una sera ha detto Shirley Bassey e allora mi sono ribellata. Credo che tu abbia un problema, gli ho detto…» (ad Alvise Sapori, la Repubblica, 15/2/1995) • Dice di non ricordarsi di essere stata molestata: «“È un po’ tardi per farmi questo tipo di domande. Sono stata abituata a un settore in cui una pacca sul sedere è un complimento amichevole. Nessuno ha mai osato andare più in là con me. Avevano tutti paura”. Eccetto Hal Wallis? “Già. Mi ha infilato la sua maledetta lingua in bocca. Quella sì che era una faccenda di potere. “Ora sei la mia nuova donna” Io gli ho tirato un ceffone, lui il giorno dopo mi ha fatto trovare una MG7. Quella fu l’unica volta che mi è successa una cosa del genere. Ora mi chiedo: perché nessuno ci ha mai provato oltre a Hal Wallis? Non avevano il coraggio? Avevano paura che li prendessi a sberle? […] Avevo diciotto anni quando sono arrivata a Hollywood, santo cielo”» (David Marchese, New York Times Magazine, 4/11/2019) • «Qual è il segreto della sua longevità professionale? “Dai tempi di Due vite una svolta del 1977, ho cominciato a proiettarmi nel futuro. Non perché avessi paura di invecchiare: non ho mai avuto i problemi di tante altre attrici mie coetanee. Cioè, non sono mai stata una grande bellezza, un sex-symbol. Quando lo sei allora sì che l’età ti spaventa. Ok, io ero graziosa. Sì, avevo belle gambe, da ballerina. Ma non mi portavo appresso il pesante fardello dell’apparenza. E mi interessava poco essere una star. Sceglievo solo i ruoli interessanti”» (Silvia Bizio, la Repubblica, 10/3/2017) • «È cambiato il modo di recitare, nel tempo? “Non mi chieda di analizzare le tecniche di recitazione. Non ne so niente. Mai saputo. Meryl Streep, la migliore che ci sia su piazza, si immerge completamente nei ruoli che interpreta, io non l’ho mai fatto. Leggo la sceneggiatura, visualizzo il modo di camminare, qualche gesto e via. Mi vedo dall’esterno mentre interpreto, non entro nella testa del personaggio”. Vorrei sottoporle dei nomi di gente con cui ha lavorato e lei mi racconta qualcosa su di loro. Posso? “Avanti, Paola” Billy Wilder. “Cinico, severo, anche un po’ prepotente con noi attori. Del resto, era austriaco”. Alfred Hitchcock. “Un bacchettone! E un mangione. Non ho mai visto nessuno mangiare tanto come lui”. Marcello Mastroianni. “Spiritoso, intelligente, metodico. Tutte le sere, alle sei precise, chiedeva di sedersi a bere un bicchiere di vino” Jack Nicholson, che ha appena compiuto 80 anni [nel 2017, ndr]. “Gliene auguro altri 80. Purtroppo sta troppo bene a passare le giornate a oziare nella sua veranda, è un pigrone. Vorrei tanto che tornasse al cinema, appena mi propongono una sceneggiatura con un buon ruolo per lui, gli telefono, ma lui niente. È fatto così, ma io lo adoro, è il mio amico preferito, insieme a mio fratello”. Altri amici ne ha? “Molti, ma non sono persone famose […] Ah, e a proposito di amicizia, ho avuto una cara amica italiana, per un bel po’ di anni. Oriana Fallaci”. Dove vi siete conosciute? “Credo a New York, per un’intervista, ma non mi chieda in che anno perché non lo ricordo. Comunque siamo rimaste in contatto a lungo. Telefonate, lettere, incontri, vacanze. Sono stata spesso ospite a casa sua in Toscana. Poi, un bel giorno, senza ragione apparente, lei si è arrabbiata con me e da quel momento non l’ho più né vista né sentita”. Era un personaggio un po’ difficile, eh? “Difficile? Era tremenda! Però mi piaceva, era una donna affascinante e intelligente. Resta il mistero del perché se la sia presa con me. Pazienza”» (Jacobbi) • «Molti suoi amori, amici, colleghi non ci sono più... “Sì, mi sento una sopravvissuta. Ma continuo a essere come ero: non imprevedibile, artificiosa o pazza come nei film, però ancora dotata di una certa innocenza. Non mi piace essere diffidente: ti amareggia la vita”» (Tornabuoni) • «Credo veramente che la vita sia teatro. Non siamo tutti un po’ attori? Shakespeare aveva ragione» (a Marchese) • «Ho bisogno di tornare continuamente sul palcoscenico. La mia carriera l’ho cominciata lì, è il sangue della mia vita. Per me è importantissimo, mi piace il contatto diretto con il pubblico. Credo che morirò in scena»
Vita privata «Ho avuto molti amanti, alcuni erano pessimi. Ho fatto sesso con tre uomini nello stesso giorno. È stata una cosa stupida e non mi ha dato alcuna soddisfazione» • È stata sposata con il produttore Steve Parker (nozze nel 1954, divorzio nel 1982, lui è morto nel 2001) • Anche da sposati erano una coppia aperta. «Ma non era gelosa? “Mai stata”» (Jacobbi) • Una figlia assieme, l’attrice Sachi Parker (n. 1956). Da bambina abitava con il padre in Giappone e vedeva la madre solo d’estate e durante le vacanze • «Una volta lei ha dichiarato che il “sesso è un’arma di distruzione di massa”. Che cosa intendeva? “Che scatena i pregiudizi, che può rovinare la vita delle persone”. Però è anche una cosa piacevole, no? “Certo, cara Paola. Ho avuto molti uomini, anche qualche torrida relazione con degli italiani!” Chi, per esempio? “Tesoro, abbiamo poco tempo e la lista è lunga”» (Jacobbi).
Politica «Anche lei, come a Hollywood la maggioranza, si è schierata contro il presidente Trump? “Sì. È ridicolo. E lo so bene perché ho lavorato per lui”. Cosa ha fatto esattamente? “Ho organizzato un charity, un evento benefico, quando non era ancora presidente”» (Satta).
Religione «Assicura da seguace della New Age che crede in un Dio universale e negli angeli. “Ne ho tre: uno per il corpo, uno per lo spirito, uno per l’intelletto”. Quando suona un cellulare, lei scherza: “Eccone uno”» (Manin) • «L’energia non muore, può solo trasformarsi. E nessuno muore. Anche mio padre e mia madre mi hanno aiutato nel cammino della vita» • «Credo di essere vissuta nel continente perduto di Atlantide» • Crede anche agli extra-terrestri. «“Loro si sono mostrati, hanno preso delle persone a bordo delle loro navi, incluse persone che ci sono salite volontariamente. Gli esseri delle stelle ci avvertono di stare attenti a ciò che stiamo facendo alla Terra. È stata imposta una cultura di negazione su questo argomento. Molti testimoni hanno paura di essere umiliati. Ci sono stati casi di piloti licenziati solo perché avevano incontrato degli UFO. La gente ha paura di affrontare queste cose quando capitano nella loro vita. I visitatori sono qui, non c’è dubbio. Ci stanno chiedendo di riconoscerli. I governi del mondo dovrebbero rendere pubblici i dati in loro possesso. Il nostro non lo ha fatto. Ci dovrebbe essere più divulgazione” Dove sono questi alieni? “Shirley MacLaine: Non credo certo che lavorino al sedicesimo piano. Ma io li ho visti nelle loro astronavi e sembrano superiori a noi in tutti i campi. Guarda cosa stiamo facendo al nostra pianeta…noi siamo come bambini. Loro sono come maestri. Ho imparato molto da loro. Non c’è alcuna negazione di Dio in questo, loro ci stanno insegnando la spiritualità”» (Jeffrey A. Trachtenberg, Wall Street Journal, 10/11/2007).
Vizi Nel 2016 ha smesso di fumare.
Curiosità «“Quelli del Rat Pack mi mancano tutti. Molto”. Oggi come vive? “Quando sono a casa scrivo, gioco coi miei cani, parlo con amici, guardo il cielo, leggo. La mia casa è piena di vecchie foto che riempiono quello che chiamo il ‘muro di luce’. Vengono a trovarmi gli amici, si parla di quelle foto e facciamo una meravigliosa cena. Mi piace stare sola. L’isolamento mi ha permesso di risolvere molte cose personali. Mi piace metter ordine nel mio disordine”» (Bizio) • Amante dei cavalli • Abita a Santa Fe, Nuovo Messico, capitale del movimento new age Nel 2008 comprò un ranch a nord della città. Comprendeva una villa di 900 metri quadrati con piscina, altri casolari e un labirinto ma se ne stufò presto e decise di tornare in città: «Voglio andare al cinema, al ristorante: qui finirei per essere una reclusa». Nel 2014 decise di venderlo. Consultò alcuni sensitivi per stabilire un prezzo. Quelli le consigliarono 30 milioni di dollari, lei si risolse a chiederne solo 18: «1 + 8 = 9 e 9 è il numero del “compimento”. Per me conta questo, non i soldi» • Le piace tornare a Houston, dove era stata per girare Voglia di tenerezza e Conflitti del cuore. Tutte le volte, va a mangiare al ristorante da Tony e ordina un soufflé • Amica di William Peter Blatty, autore de L’esorcista, che si ispirò a lei per il personaggio di Chris O’Neil • La sua corsa nel finale de L’appartamento è nella lista delle cose per cui vale la pena vivere di Mauro della Porta Raffo • Vorrebbe fare un film sugli aliene ed è convinta che si reincarnerà come i suoi genitori • «Invecchiare è naturale, non voglio più essere giovane, troppo complicato. Se hai raggiunto un po’ di saggezza non hai più paura della fine» • «Che necrologio immagina per lei? “Scriverei: ‘Finora mi piace di più questa vita!’. Ma lo so, lei mi sta chiedendo qual è il successo come donna che definirebbe la mia vita... Non ne ho idea. Ok, vorrei che il mio necrologio dicesse: ‘Pensate che sia morta ma non lo sono’. Meglio così?”» (Bizio).
Titoli di coda Nel ritirare l’Oscar, nel 1984: «Non vi ringrazierò. Me lo merito».