17 aprile 2020
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Biografia di Victoria Beckham
Victoria Beckham, nata a Harlow, in Inghilterra, il 17 aprile 1974 (46 anni). Stilista. Modella. Ex cantante. È diventata famosa a ventidue anni, nel 1996, quando faceva parte delle Spice Girls • «Le Spice Girls furono uno dei simboli della Londra che tra la fine dei Novanta e i primi anni Duemila tornò a essere swinging. Victoria, la Posh Spice (vale a dire sofisticata, anche se in un film dei Vanzina veniva definita “sciampista”), sposò non a caso un altro simbolo di un tempo allegro e un po’ frivolo, David Beckham» (Aldo Cazzullo, Corriere della Sera, 8/2/2018) • «Senza troppi femminismi ha messo via il suo cognome da ragazza - Adams - e si è ripresentata al mondo come la signora Beckham, dopo il matrimonio con David, l’uomo più sexy del pianeta secondo People. Nel frattempo ha messo su una famiglia numerosa, chiamando i figli con nomi come Harper, che sarebbe l’equivalente di Chanel Totti, ma che lei ha trasformato in trend topic. Sempre esile e supportata da tacchi verticalissimi, ha fatto persino passare in secondo piano l’altezza di 1,63 cm, dimostrando come la moda sia uno degli strumenti più potenti per presentarsi agli altri» (Michela Proietti, Corriere della Sera, 31/12/2016) • «Non c’è niente d’improvvisato intorno a Victoria Beckham. Tutto controllato al dettaglio. Sono passati vent’anni da quando i giornali inglesi la chiamarono Posh Spice e l’ex ragazza del quintetto che vendette 55 milioni di dischi nel mondo si è trasformata prima in solista e poi in imprenditrice di successo. Nel 2008 ha creato una sua linea di moda e in cinque anni il giro d’affari è cresciuto del 2.900 per cento: per questo nel 2014 l’hanno nominata “most successful entrepreneur” del Regno Unito. Victoria non gioca alla creativa eccentrica, è una donna concentratissima sul suo brand. Non si resiste ai paparazzi e ai tabloid di Londra se non si indossa una corazza. Lei è sotto assedio dal 1997, quando uscì per la prima volta una sera con David, il Golden Boy del calcio inglese. Dopo due decenni, un matrimonio solido e quattro figli […] (Brooklyn nel 1999, Romeo nel 2002, Cruz nel 2005 e Harper nel 2011) i tabloid sono sempre alla ricerca di una prima ruga, un chilo in più o in meno, sono ansiosi di indagare su un sorriso mancato. La signora Victoria Adams in Beckham ha reagito costruendosi un’immagine distaccata, spesso nascosta dietro occhiali da sole extralarge (firma anche una sua linea). Per l’intervista indossa giacca e pantaloni neri a sigaretta, tacchi alti, trucco leggero. Niente occhiali-scudo, però: e gli occhi sono bellissimi, di un color nocciola luminoso» (Guido Santevecchi, Corriere della Sera, 27/3/2015) • «Non sono mai stata né la più brillante né la più carina della scuola, ma ero estremamente determinata. Sarei diventata famosa e niente avrebbe potuto fermarmi, nemmeno la mancanza di talento» (in Learning to Fly, la sua autobiografia).
Titoli di testa «Cosa mi ha fatto innamorare di Victoria? Non riesco a dire una cosa sola, mi è piaciuto subito tutto il suo insieme» (David Beckham).
Vita Nata nell’Essex, cresciuta nella cintura urbana di Londra • Primogenita dei tre figli di Anthony e Jacqueline Adams. Famiglia benestante. I suoi hanno una ditta che vende sistemi elettronici all’ingrosso. Un po’ si vergogna quando suo padre la lascia davanti a scuola con la Rolls Royce • Poco portata per lo studio, sogna il mondo dello spettacolo. Prende lezioni di danza, poi frequenta la Lanie Arts School • Un giorno trova questo annuncio su una rivista: «Hai tra i 18 e i 23 anni, attitudini a ballo e canto, ambizione e dedizione? Siamo alla ricerca di ragazze per fare un disco» • «Risposero in più di 400. Le audizioni ebbero inizio il 4 marzo 1994 al Trinity Studios di Londra. Lo scopo era formare un gruppo di cinque ragazze chiamate Touch, per creare la replica femminile dei Take That. Le prescelte furono: Victoria Adams, Melanie Chisholm, Melanie Brown, Michelle Stephenson e Geri Halliwell. Nel giugno dello stesso anno iniziarono a preparare il disco negli stessi studi dove mesi prima avevano fatto il casting. Per far sì che le cinque si conoscessero meglio, affittarono loro una casa nel Berkshire, dove avrebbero vissuto insieme. Una di loro non resse alla convivenza e decise di abbandonare: era Michelle che si ritirò dalla band nel mese di agosto 1994. Al suo posto entrò Emma Bunton e fu subito storia. Fino ad aprile 1995, le cinque lavorarono molto duramente, soprattutto perché tutte, tranne Victoria, mancavano di esperienza nel mondo della musica. Oltre all’abbandono di Michelle, altri cambiamenti erano avvenuti. Il nome inizialmente pensato venne sostituito da Spice Girls. L’idea fu di Geri che pensava fosse il nome ideale per la filosofia del gruppo. Tra l’altro fu aggiunto “Girls” perché Spice era il nome di un gruppo rap. Dopo aver registrato l’album, firmarono un contratto con la 19 Management, una società guidata da Simon Fuller, e un contratto discografico con la multinazionale Virgin» • «Ognuna di loro rappresentava uno stereotipo. Lei era la “Posh”, quella fighetta; Emma la “Baby” per il faccino d’angelo; Mel C era “Sporty”, la sportiva; Mel B “Scary” per il look aggressivo, Geri era “Ginger”, la rossa» (Andrea Laffranchi, Corriere della Sera, 18/11/2007) • Simon Fuller, genio del marketing, ne fa un modello per le ragazzine e si inventa il girl power: «Un misto di amicizia e solidarietà al femminile, e un invito a sentirsi libere e sullo stesso piano dei ragazzi anche senza mortificare il proprio aspetto come predicava il femminismo» • «Era un messaggio positivo che ha cambiato il mondo. Ancora oggi alcune fan mi dicono che ha cambiato la loro prospettiva di vita. Abbiamo reso “figo” il fatto di essere una donna che lavora, ha figli, ha una carriera e si diverte e non deve essere per forza una top model alta 1 metro e 80 e magrissima. Eravamo e siamo normali: le donne possono identificarsi con noi» • Le Spice Girls sono subito un successo. Sono belle e spericolate. Quando esce Holler riescono ad collezionare nove singoli in cima alla classifica e entrano nella storia. Solo Madonna, Cliff Richard, Elvis Presley e i Beatles sono riusciti a fare di meglio • «Quando le guardava cantare, nei video che avevano ipnotizzato il mondo rendendo le Spice Girls un fenomeno senza precedenti, David Beckham - giovane ala del Manchester United - rimaneva ogni volta colpito dalle gambe “perfette” di quella che tempo dopo sarebbe diventata sua moglie. La prima volta invece che Victoria Adams ha visto il futuro marito, era mentre sfogliava un libro fotografico sui nuovi campioni dello sport: arrivata alla pagina di Beckham, avrebbe esclamato un comprensibile “è meraviglioso”. Secondo i più informati, sempre in quell’occasione, avrebbe vinto la sua proverbiale altezzosità aggiungendo in un insolito slancio: “Non mi spiacerebbe chiedergli un appuntamento”. Che sia andata così o meno, quel che è certo è che l’allora ventiquattrenne Victoria, pur avendo poco in comune con le persone che di solito frequentano gli stadi, si presentò a vedere una partita del Manchester e, subito dopo, con qualche amico andò nel bar ritrovo dei calciatori nel post-partita. Lì si guardarono per la prima volta negli occhi e, come il giocatore ha poi raccontato, “ero paralizzato dalla timidezza. Mi limitai a presentarmi e andai via”. Quelle gambe perfette, dal vivo dovevano esserlo anche di più, tanto da intimidire un uomo che già allora colpiva per la bellezza da divo del cinema. “Ero così arrabbiato per non aver sfruttato l’occasione di parlarle un po’ di più”, ricorderà lui. Ma fu la cantante a prendere in mano la situazione e decidere che no, quel saluto veloce non poteva bastare. Poco tempo dopo si ripresentò allo stadio. Per Beckham, la seconda occasione in cui non osava più sperare. “Non appena ha sorriso, ho capito che sarebbe andato tutto bene”. Era il ’97. Da allora, quasi come se il loro amore avesse qualcosa di magico, i tabloid inglesi per mesi non si accorsero della nascita di quella che sarebbe diventata la relazione più chiacchierata del Regno Unito. “Nessuno per tre mesi aveva scoperto che stavamo assieme - hanno raccontato - Era fantastico. Il nostro primo bacio è stato nel parcheggio di un ristorante”. Un anno dopo, il 25 gennaio ’98, il calciatore si inginocchiò di fronte alla tonicissima fidanzata, chiedendole di diventare sua moglie. Qualche mese più tardi, mentre era in tour, lei si accorse di essere incinta. Non solo erano belli, ricchi, di successo e innamorati. Erano anche una famiglia» (Chiara Maffioletti, Corriere della Sera, 13/8/2013) • David e Victoria si sposano il 4 luglio 1999 nel castello di Luttrellstown, vicino a Dublino. La cerimonia costa mezzo milione di sterline. Celebrante è il vescovo di Cork. Lei indossa una corona, lui un abito bianco cangiante. Entrambi siedono su troni dorati. La stampa li ribattezza «Posh & Becks» • Dopo il matrimonio comprano una magione con un parco di 24 acri a Sawbridgeworth, soprannominata Beckhingam Palace. Ha eliporto, campo da tennis, piscina olimpionica coperta, piscina all’aperto • «Dopo lo scioglimento delle Spice Girls, nel 2000, Victoria tenta la carriera da solista e pubblica nel 2001 la sua autobiografia, Learning to fly, che vende nel Regno Unito più di mezzo milione di copie risultando il terzo libro della categoria non fiction più venduto dell’anno nel paese. Nonostante ciò, di lei si parla sempre più spesso nelle riviste di cronache rosa piuttosto che a livello artistico» (Elisa Rossi, Esquire, 9/3/2018) • «Ma i toni del l’idillio dei primi anni iniziarono poco alla volta a mescolarsi con altri colori. Anche nel moderno Regno Unito, cominciarono a indicare Victoria e il suo presunto stile di vita assai mondano come i responsabili del calo atletico del marito giocatore. Il piglio accigliato, il broncio perenne, la magrezza ricercata sempre più disperatamente e la dichiarata passione per il lusso non hanno mai aiutato la cantante a rendersi simpatica, tanto che in molti si chiedono (ancora oggi) come mai il calciatore più bello del mondo, che ha anche fama di essere “un buono”, si sia legato a una donna che - forse avendo la pecca di essere una di polso - è spesso descritta come un’arpia. Eppure, mentre il marito proseguiva la sua carriera e le sue ex colleghe […] cercavano di riciclarsi, lei che nel 2002 era diventata mamma per la seconda volta, a colpi di fotografie, tagli di capelli super copiati e look ultra studiati, diventava un’icona della moda» (Maffioletti) • «Beckham è felice. Ha una moglie ricca e famosa che lo asseconda e lo consiglia, un po’ gli rompe le scatole, ma alla fine lo aiuta sempre. Lui e lei insieme fanno soldi a ogni passo che muovono: il matrimonio, pubblicità, comparsate televisive, contratti di sponsorizzazione. Fanno affari pure con le crisi: quando venne fuori la storia di Rebecca Loos, l’amante spagnola di David, pareva tutto finito, si parlava già di un divorzio incredibile, di assegni mastodontici, di battaglie per l’affidamento dei figli. Niente: sono rimasti insieme e hanno cominciato a fatturare più di prima. Un’intervista, un’esclusiva, una battuta: “Victoria mi ha picchiato. Mi picchia sempre”» (Beppe Di Corrado, Il Foglio, 17/5/2013) • Già in Learning To Fly, dopo aver letto su un tabloid di una presunta scappatella di lui, lei racconta di averlo picchiato: «Ero incinta e avevo gli ormoni sottosopra. David continuava a ripetermi che non era vero, che erano tutte balle, ma io a un certo punto non ho più retto e mi sono scaraventata contro di lui. Gli ho dato un pugno così forte che gli ho tagliato la parte interna della guancia. Anche quando l’ho visto con il sangue che gli colava sul mento ho continuato a sentirmi arrabbiata e ferita» • «Le voci di crisi si rincorrono praticamente da subito, soprattutto per i tradimenti di lui, ma a conti fatti i due non si sono mai lasciati e anzi sui social non perdono occasione per dichiararsi sempre più innamorati. […] Victoria capisce di avere molto potenziale ancora da sfruttare, sebbene non nella musica, e decide di lanciarsi in quello che le è sempre riuscito benissimo: dettare moda. Fonda nel 2005 l’etichetta VB Rocks con la quale crea principalmente jeans e nel settembre del 2006 insieme al marito la DVB Style dove al denim si aggiunge una linea di fragranze. Ma a spiccare il volo per davvero nell’universo della moda ci riesce nel 2008, quando nasce la prima collezione che porta per intero il suo nome, Victoria Beckham, a cui si affiancherà poi la linea sorella Victoria Victoria Beckham. Nonostante il crollo registrato nel 2016, anno in cui la società ha accusato una perdita netta di circa 4,6 milioni di sterline (circa 5,1 milioni di euro) e a cui si è affiancata una querelle con il fisco inglese in merito al deposito non tempestivo delle chiusure dei bilanci per tre anni di seguito, il brand non perde minimamente in appeal» (Rossi) • «Fattura milioni dollari con la sua linea di abiti, ha vinto l’Oscar della moda inglese, tutti innamorati del suo stile che con gli anni si è raffinato. È stata nominata tra le dieci businesswomen che più ispirano i giovani in Gran Bretagna. Il Daily Mail sottolinea l’evoluzione “dell’unico esemplare della specie Victoria Beckham”: se prima, da Posh delle Spice Girls, era imitata per la magrezza e il look, ora è un esempio per le migliaia di ragazze che studiano da fashion designer, le future donne imprenditrici. È lei il modello vincente» (Silvia Fumarola, la Repubblica, 18/4/2014) • «Quando è andata a Parigi la stampa ha scritto che “porta in giro Harper Seven come se fosse la sua nuova borsa di Hermès”. Lei non fa un plissé: “Mi occupo della bambina come farebbe qualsiasi mamma: non ho un esercito di balie”. Strano, dietro ogni donna di successo c’è una tata» (ibidem).
Curiosità «Il nuovo re: Carlo o suo figlio William? “C’è la regina”. E canterebbe per lei? “Non canterò mai più. Ora sono una stilista”» (Paola Pollo, Corriere della Sera, 14/2009) • Ha rivelato che durante i concerti la facevano cantare in playback • Per tenersi in forma mangia sano, va in palestra, beve acqua minerale frizzante e caffè ghiacciato, prende vitamine e fa gli esami del sangue con regolarità (per sapere di quali integratori ha bisogno) • Non si fa più la ceretta da quando l’attrice Eva Longoria, sua grande amica, le ha consigliato di rimuoverli con il laser: «Meraviglioso. È stato uno dei migliori consigli che Eva mi abbia dato» • David e Victoria si sono sposati con il rito anglicano, ma i loro figli sono stati battezzati già grandi con quello cattolico • Simon Fuller, il produttore delle Spice Girls, è rimasto suo socio in affari anche ora che fa la stilista • «Lo sa che sui giornali dà un’impressione diversa? È bello scoprire che parla e sorride come una donna normale. (Victoria e le ragazze del suo ufficio stampa ridono divertite) “Lo scriva per piacere che sono una persona normale! Le foto dei paparazzi danno spesso un’impressione sbagliata di me. Per fortuna ci sono i social che mi permettono di comunicare ed esprimermi liberamente. Così la gente può farsi meglio l’idea di chi io sia”» (Grazia).
Titoli di coda «Tranne Mel C, quella che ha fatto il pendolo fra anoressia e bulimia, tutte hanno dei figli. Più che Spice Girls sono le Spice Mummies, mamme» (Laffranchi) • Lei: «È vero, però il girl power funziona anche se hai dei figli».