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 2020  marzo 09 Lunedì calendario

Biografia di Joseph Blatter detto Sepp


Joseph Blatter detto Sepp, nato a Visp, Svizzera, valle del Rodano, il 10 marzo 1936 (84 anni). È stato presidente della Fifa per diciassette anni, dall’8 giugno 1998 al 21 dicembre 2015. Eletto per cinque volte alla massima carica del calcio mondiale, si è dimesso dopo che uno scandalo per corruzione aveva travolto la federazione, sette suoi dirigenti erano stati arrestati e l’Fbi aveva aperto un’indagine su di lui. Il 21 dicembre 2015 il comitato etico della Fifa lo ha giudicato colpevole e condannato a una squalifica di otto anni, poi ridotta a sei • «Svizzero di madrelingua tedesca, capace di passare indifferentemente dal francese all’inglese, dallo spagnolo all’italiano» (Giancarlo Padovan, Treccani) • «Il Colonnello di Visp» • «Il re sole del calcio» • «Furbo, bugiardo, insensibile, cinico, gaffeur e scandaloso» (Fulvo Paglialunga, Il Posticipo, 12/6/2014) • «Lo accusano di aver coperto la corruzione, di aver gestito il governo del calcio come se fosse cosa sua» (Claudio Colombo, ”Corriere della Sera” 5/5/2002) • «Quando Diego Armando Maradona lo insulta pubblicamente, chiamandolo “dittatore”, non è che vada poi così lontano dalla realtà» (Francesco Saverio Intorcia, la Repubblica, 11/5/2015) • «I nemici gli hanno detto di tutto, il numero uno della federcalcio inglese lo ha messo nella stessa frase con don Vito Corleone» (Luca Bianchin, La Gazzetta dello Sport, 28/5/2015) • «La terza moglie, Graziella Bianca, l’ha definito “uomo dalla doppia personalità, viscido come un delfino”. Poi, ha ritrattato: l’hanno fraintesa» (Francesco Saverio Intorcia, la Repubblica 28/5/2015) • «È un uomo vissuto sì, ma non piegato dai naturali acciacchi dell’età. “Ho fatto una revisione alla carrozzeria, ma il motore funziona ancora benone”, racconta al ristorante Sonnenberg di Zurigo. I recenti interventi a schiena e ginocchio li ha superati meglio della squalifica di 6 anni (“Per l’esattezza sono sospeso”) per aver violato il codice etico. Sospeso per i 2 milioni di franchi pagati a Michel Platini nel 2011 che hanno rovinato la carriera di entrambi. “È stato tutto un grande complotto, gli americani volevano una testa: la mia, alla fine, l’hanno avuta con il concorso della commissione etica”» (Guido De Carolis, Corriere della Sera, 4/10/2017).
Titoli di testa «Si toglie la giacca, con ancora lo stemma Fifa, e dalla camicia senza cravatta spunta la maglia della salute e il crocifisso d’oro: “Non sono il diavolo. Credo in Dio e, se Dio esiste, non può esserci l’inferno. Quindi neanche il diavolo”» (a Fabio Licari, La Gazzetta dello Sport, 12/2015).
Vita «L’ascesa era partita dal paesino di Visp, 7 mila abitanti» (Intorcia) • «Figlio di un operaio di una fabbrica chimica» (Damascelli) • «Da ragazzo faceva l’attaccante. Pare segnasse un sacco di gol ma il dettaglio l’ha aggiunto lui e in questa storia - si è capito - non è sempre chiaro quando l’invenzione dia una spinta alla realtà» (Bianchin) • «Spazzolava e lucidava, con lo sputo e la cera, montagne di scarpe, sandali, mocassini per racimolare i denari necessari per il primo paio di scarpe da pallone» (Damascelli) • «Ha avuto una giovinezza movimentata. Ha raccontato di aver fatto il militare, il cronometrista, il giornalista…» (Bianchin) • «Il Losanna gli offrì il primo contratto professionistico ma suo padre lo bloccò prima della firma: “Dove vai? Con il calcio non guadagnerai mai abbastanza per vivere”» (Damascelli) • «Laurea in Economia all’università di Losanna, tante ore passate in riva al lago con un libro in mano» (Roberto Renga, Il Messaggero, 31/5/2007) • «È stato sia un responsabile delle pubbliche relazioni alla Longines, gli orologi di Agassi, sia il segretario della federazione svizzera di hockey ghiaccio. Se non si fosse notato, stiamo salendo di livello. Anni Settanta: delegato della squadra svizzera alle Olimpiadi 1972 e 1976» (Bianchin) • «Intanto sposa in seconde nozze Barbara Käser: il padre, Helmut, è il segretario generale della Fifa. Blatter vi entra nel ‘75, responsabile dei programmi di sviluppo. Nell’81, è già sulla poltrona del suocero. Cresce all’ombra di João Havelange, che costruisce il consenso garantendo contributi e considerazione alle federazioni emergenti dell’Africa. Sepp gli copia il metodo e lo perfeziona, esplora nuovi continenti, li blandisce con ricche elargizioni (330 milioni di dollari solo ai 35 paesi del Centro America). Sa che nell’urna le loro schede pesano come quelle dei grandi paesi europei. Eccolo, il sistema Blatter. Quando punta alla presidenza, nel ‘98, è sostenuto da Asia e Oceania. Viaggia sul jet dello sceicco qatariota Mohamed bin Hammam, non ha limiti di spesa. Lo sfida Lennart Johansson, presidente Uefa, che ha l’appoggio di Europa e Africa, ma al primo voto, a Parigi, è battuto e si ritira, anche se a Sepp manca il quorum. Perché? È successo qualcosa, nella notte, al Meridien Montparnasse Hotel. Il delegato somalo, Farah Weheliye Addo, racconterà di gente in coda per incassare mazzette: 50mila dollari prima del voto, altri 50mila dopo. La scarpa destra dopo la sinistra. Anni dopo, Blatter ammetterà: “Voti comprati, ma non si sa da chi”» (Intorcia) • «“Il calcio rifiuta di confrontarsi con la politica”, disse appena eletto. In un anno mise in fila incontri con Arafat e Simon Peres, più recentemente ha visto anche il Papa. Non impressionatevi, non è detto che Sepp sia il meno potente dei quattro» (Bianchin) • «La Fifa ha il suo palazzo di vetro, la sede di Zurigo, in un’area di oltre 4 ettari in cima alla collina. Ogni gradino all’ingresso reca inciso il nome di un paese membro. Una metafora, forse: per arrivare lassù, bisogna mettere piede nei luoghi giusti. Blatter lo sa, i suoi viaggi in campagna elettorale sembrano visite papali […] Al Congresso, il peso dei grandi Paesi è identico a quello di chi non ha neppure l’indipendenza politica. E i delegati puntano a un posto nell’esecutivo: 25 membri, stipendio da 300 mila dollari, una diaria da 500 e privilegi degni di una casta» (Intorcia) • Grazie a questo sistema, Blatter riesce a farsi eleggere di continuo • «Nel 2001 giurò: “È l’ultima volta”» (Intorcia) • «Nel 2002, quando l’Africa stava per votare contro Blatter, fu l’intervento di Al-Saadi Gheddafi a evitare il ribaltone» (Intorcia) • «Un uomo solo al comando di una potenza che non ha uguali» (Damascelli) • «Se entra in una stanza, non c’è bisogno di annunciarlo: Joseph Blatter, il colonnello Sepp per amici e non, si riconosce dal profumo. Che è dolciastro e, soprattutto, eccessivo. Il fortissimo aroma lo precede e quando arriva trova tutti in piedi, pronti all’inchino: il bacio sulla guancia è troppo, si rischia lo svenimento. Sorride spesso, come chi vive davanti a telecamere e obbiettivi fotografici. Rotondetto, veste benissimo e in scuro, cravatte dai toni tenui» (Renga) • «Il suo regno ha 209 paesi, è più grande del pianeta reale. L’Onu ne ha 193 e nel 2012 ha riconosciuto come osservatore la Palestina, la cui nazionale, affiliata alla Fifa dal ‘98, gioca le qualificazioni mondiali e potrebbe legittimamente alzare la coppa, se solo avesse piedi migliori. È qui, nella capacità di acquistare consenso nelle province remote dell’impero, che il colonnello ha radicato il suo potere sterminato. Neppure Barack Obama può vietare al portiere la presa con le mani o introdurre la tecnologia sulla linea di porta. Blatter sì. E lo ha già fatto» (Intorcia) • «Ha promosso campagne per lo spray da arbitro, le espulsioni a tempo contro i simulatori, la normalizzazione dei gol in trasferta, la demonizzazione del fallo da dietro, la limitazione degli stranieri, il Mondiale ogni due anni. Non gli è riuscito proprio tutto ma insomma, è presidente da 17 anni e questo conta» (Bianchin) • «Se gli inglesi gli sono ostili, ci sono sempre le Isole Cayman, dove inaugurare uno stadio, distribuire contributi, raccogliere applausi, in cambio della vicepresidenza per Jeffrey Webb. Instancabile, Blatter viaggia per 320 giorni all’anno ed è facile capire le ragioni di tanto peregrinare» (Fabio Monti, Corriere della Sera, 28/5/2015) • «I delegati sudamericani sono andati a omaggiarlo in una suite da 2700 dollari ad Asunción. In Africa, gode di devozione perpetua per aver portato la coppa nel 2010. In Oceania ha foraggiato la crescita calcistica delle Isole Cook. E alle Cayman sono arrivati due milioni di dollari per il primo centro federale» (Intorcia) • «Blatter è l’uomo del gigantismo impossibile, uno che nel suo curriculum ha fatto incidere a caratteri d’oro le edizioni dei Mondiali del 2002 e quelle del 2010. “Siamo riusciti per la prima volta a portare il grande calcio in Asia, con Corea-Giappone e nel continente nero, in Sudafrica”, ripete con fierezza dittatoriale. Due miracoli dell’urna, in un Comitato Esecutivo Fifa in cui tra i 22 membri l’età media sfora di gran lunga le sessanta primavere. Questa oligarchia sempre in odore di corruzione, vota e decide in rappresentanza degli associati di 209 Paesi […] Il veto finale, naturalmente spetta sempre a lui, al Colonnello svizzero che per il disturbo si ritaglia uno stipendio da un milione di euro l’anno, ma nessuno crede che si “autoelemosini” così poco» (Massimiliano Castellani, Avvenire 2/7/2014).
Soldi «Sepp nel 2002 guadagnava più di Bush e Kofi Annan» (Brusolo) • «Quanto ai suoi guadagni, mistero assoluto, ma si vocifera di cifre imbarazzanti. La Fifa è un’associazione non profit, ma come svela una recente inchiesta di Businessweek nel solo ultimo quadriennio ha incassato 5,72 miliardi di dollari fra diritti televisivi e sponsor. Sul fatturato, le tv incidono per il 43%, gli sponsor per il 29. La Fifa ha riserve da 1,52 miliardi di dollari e ha distribuito premi alle nazionali per 358 milioni. Negli stadi del Mondiale era impossibile bere bollicine che non fossero Coca-Cola (bandita pure l’acqua gassata) o pagare con una carta diversa dalla Visa» (Intorcia).
Donne «I nemici hanno detto che Blatter rinuncerebbe a un milione per una carica e il senso è corretto: l’uomo è attratto dal potere più che dagli assegni. Le donne, probabilmente, stanno nel mezzo» (Bianchin) • «Sposato tre volte, Liliane Biner, Barbara Kaser, Graziella Bianca. Una figlia, Corinne. Una nipote, Serena. Attualmente single ma accompagnato da Ilona Boguska» (Damascelli) • Secondo El Mundo Deportivo anni fa ebbe una relazione segreta con la modella Irina Shayk, divenuta poi compagna di Cristiano Ronaldo e dell’attore Bradley Cooper • Nel 2017 la calciatrice americana Hope Solo lo ha accusato di averle messo una mano sul sedere durante la cerimonia del Pallone d’oro del 2013. Lui ha negato tutto.
Gaffes «Gaffeur di professione – alla prima elezione cadde dal palco - Sepp ha proposto pantaloncini attillati per il calcio femminile, negato il razzismo nel calcio, sbeffeggiato Cristiano Ronaldo, consolato Zidane dopo la testata a Materazzi anziché premiare gli azzurri a Berlino» (Intorcia) • Di Cr7 disse che «pensa a spendere i suoi soldi dal parrucchiere» e di preferirgli Messi • «Lei non volle premiare l’Italia campione del mondo, perché? “Preferisco non tornare ancora su quell’episodio, l’Italia meritava di vincere e questo è tutto”. Con l’Italia ha sempre avuto un rapporto tormentato. Qual è il motivo? “Ma non è così, nel 1997 ricevetti anche il Premio Artemio Franchi. Prima, negli anni 70, ero direttore marketing della Longines, sponsor della Ferrari. Mi portarono a Maranello da Enzo Ferrari: ero un ragazzo, mi mise soggezione. Poi, dopo i Mondiali del ‘90, ho avuto ottimi rapporti con la famiglia Agnelli e con Montezemolo che, una volta passato in Ferrari, usava mandarmi un biglietto d’auguri con scritto: ‘Con nostalgia del calcio””. Però a livello di Federazione non ci ha mai troppo amato, perché? “Beh, non è che voi amavate troppo me”» (De Carolis).
Caduta «Il declino del presidente è iniziato il 2 dicembre 2010, il giorno in cui l’Esecutivo aveva assegnato due edizioni del Mondiale: Russia 2018 e Qatar 2022. Reduce dal trionfo personale della Coppa del mondo in Sudafrica, Blatter aveva preteso che si decidesse la sede anche di una successiva edizione con 12 anni di anticipo. Le modalità di votazione e il valore dei Paesi battuti lo avevano messo nell’angolo. Per il 2018, l’Inghilterra aveva pagato l’inchiesta del Sunday Times sul pianeta Fifa e raccolto solo due voti, nonostante la mobilitazione del principe William; per il 2022, l’Australia aveva rimediato un voto e gli Stati Uniti tre. Obama aveva detto: “Il Mondiale in Qatar? Una pessima decisione”. I sospetti erano cresciuti, al punto che Blatter al congresso 2011 era stato costretto a giocare in difesa (nonostante i 186 voti su 203 votanti), dopo essere riuscito a mettere fuori gioco il qatariota Mohamed Bin Hammam, lo sfidante, poi radiato per corruzione» (Monti) • Blatter è sempre riuscito a dribblare scandali, polemiche e accuse di corruzione uscendone indenne • Nel 2015 però, due giorni prima del rinnovo della presidenza della Fifa, arrestano alcuni dei suoi: tra loro, pure Jeffrey Webb, quello delle isole Cayman • «Uno spettacolare blitz all’alba per conto dell’Fbi, in cui finirono in manette una quindicina di potentissimi dirigenti vicini a Sepp Blatter. Webb avrebbe preso mazzette multimilionarie da alcune società per la vendita dei diritti tv del calcio in America» (Francesco Giambertone, 7, 6/3/2020) • «Un conto è scivolare sui gay […] o sul calcio femminile […] o persino negarsi alla premiazione dell’Italia campione mondiale del 2006 […] e un altro è vedersi arrestati due vice presidenti, per tacere degli altri, a 48 ore dalla votazione che lo metterà a confronto con il principe giordano Ali Bin Hussein, l’unico rivale in vista del quinto mandato consecutivo» (Paolo Brusorio, La Stampa, 28/5/2015) • «L’inchiesta dell’Fbi è arrivata […] nella stanza accanto al suo ufficio, dietro la sua porta. Nei documenti giudiziari americani che mercoledì scorso hanno portato in carcere 7 alti dirigenti Fifa per 150 milioni di tangenti c’era una bomba già innescata: la mazzetta da 10 milioni con la quale il Sudafrica ha comprato l’assegnazione dei Mondiali 2010 è partita proprio dagli uffici della Fifa; una transazione autorizzata da uno “sconosciuto” dirigente verso tre membri del comitato esecutivo che avevano offerto il loro voto sul mercato nero. Dopo gli arresti, Blatter ha deciso di resistere, ha sfidato l’opinione pubblica internazionale, è riuscito a farsi eleggere al congresso di venerdì. Lunedì sera però il New York Times ha rivelato quel nome: si tratta del segretario generale della Fifa, il francese Jérôme Valcke. Lo testimonia anche un’email, in cui il presidente della Federcalcio sudafricana chiede a Valcke di girare i 10 milioni a Jack Warner, allora numero uno del calcio caraibico (agli arresti). Fonti statunitensi dicono che l’Fbi sarebbe già arrivata a indagare su Blatter» (Santucci) • Con i capelli arruffati, gli occhi bassi, grigio e curvo, tiene un discorso di cinque minuti e annuncia le sue dimissioni • «In quella sala scura come una catacomba, il monarca ha pronunciato la sua ultima frase, la più falsa: “Mi dimetto perché la Fifa ha bisogno di una ristrutturazione. Non posso portarla avanti io”» (Gianni Santucci) • «Non ho mai fatto una cosa di cui rimproverarmi dal punto di vista etico, giuridico o penale» • «Nella mia vita non ho mai accettato denaro non guadagnato. Ho sempre pagato i miei debiti. Sto subendo qualcosa che sembra l’Inquisizione» • «Dopo Blatter e Platini, alla Fifa è arrivato Infantino. Che rapporti ha? “Nei due mesi dopo la sua elezione veniva a casa mia. La sera mangiavamo pane e salame e un buon bicchiere di vino. Gli chiesi di poter riprendere i miei effetti dall’ufficio e risolvere i problemi personali amministrativi con la Fifa. Mi disse che non c’era problema, poi non l’ho più sentito. La mia roba è ancora lì”» (De Carolis).
Curiosità «Altezza: un metro e sessantotto centimetri. Peso: variabile» (Intorcia) • Secondo nome: Benjamin • Appassionato di romanzi di spionaggio e film noir americani • «Hobbies: film thriller, moda femminile con modelle annesse, sudoku e automobili veloci» (Damascelli) • Beve caffè ristretto • Fu presidente dell’Associazione mondiale amici dei reggicalze • «Torna a Visp due volte al mese, ha la casa sopra il negozio di ottica e tutti lo chiamano solo Sepp. Qui ha sede la Sepp Blatter Foundation, patrimonio da 1,1 milioni di franchi svizzeri: vive di donazioni, finanzia la casa di cura dove la madre di Blatter ha passato gli ultimi anni di vita» (Brusorio) • «A Trinidad possiede una cittadella per sport e congressi, costruita dalla sua impresa con i soldi della Fifa» (Intorcia) • Cattolico • Alla Fifa solo Jules Rimet, il fondatore, e Joao Havalange ebbero un mandato da presidente più lungo del suo. Rimet restò in carica dal 1921 al 1954. Havalange dal 1974 al 1998 • «Con Platini vi sentite ancora? “Non ci sentiamo più da tempo. Siamo stati uniti durante il processo, poi ognuno per sé”» (De Carolis) • «Blatter che fa oggi? “Vive. Accompagnato da una massima che rispetto: se non prendi dei rischi non avrai mai una chance, ma se prendi la chance puoi anche perdere”» (ibidem) • «“Scriverò una piccola biografia”. Piccola? “Mah, forse non tanto…”» (Licari)
Titoli di coda «C’è una battutaccia che circola nell’universo-football che dice: “Negli ultimi cento anni ci sono stati più Papi che presidenti della Fifa”» (Castellani).