17 gennaio 2020
Tags : Iva Zanicchi
Biografia di Iva Zanicchi
Iva Zanicchi, nata a Vaglie di Ligonchio, paesino di montagna in provincia di Reggio Emilia, il 18 gennaio 1940 (81 anni). Cantante. Presentatrice televisiva. Politico • Detta «L’Aquila di Ligonchio», un po’ per la voce, meravigliosamente nera, un po’ per le importanti dimensioni del naso, di forma appunto aquilina, e poi accorciato dal professor Fontana nel 1984, intervento di cui si è pentita: «Per la mia età era giusto il naso che avevo prima. Mio padre mi mise il muso, disse che non ero più io, che avevo cancellato il marchio degli Zanicchi» (a Paola Pollo) • Protagonista della musica leggera negli anni Sessanta e Settanta. Ha pubblicato 28 album, 70 singoli, 12 EP e numerose raccolte di canzoni • «Una delle icone senza tempo della nostra canzone: sta a Mina, Ornella Vanoni, Milva e Patty Pravo. Ha conservato la genuinità ruspante delle origini […] mantenendo un linguaggio tosto. Durante la lunga, fortunata carriera le ha cantate a tutti, e continua, imperterrita» (Bruna Magi, Libero, 22/10/2019) • «Ha debuttato al Festival di Castrocaro e ha ottenuto una grande notorietà con il brano Come ti vorrei (1964), cover di Cry to me dei Rolling Stones» (Treccani) • Seconda solo a Domenico Modugno e Claudio Villa, è la cantante donna che ha vinto più festival di Sanremo: nel 1967, in coppia con Claudio Villa, con Non pensare a me; nel 1969, in coppia con Bobby Solo, con Zingara; nel 1974 con Ciao cara, come stai?. Come cantante, ha partecipato in totale a dieci edizioni del festival (1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1970, 1974, 1974, 1984, 2003, 2009). È stata due volte ospite d’onore (1977, 1979), membro della giuria di qualità (2001) e opinionista (2005) • Ha partecipato a dieci edizioni di Un disco per l’estate (tra il 1965 e il 1984), cinque edizioni di Festival bar (dal 1971 al 1984), otto edizioni di Canzonissima (dal 1965 al 1972), una del Cantagiro (1969) • Già deputata al Parlamento europeo (con Berlusconi, dal 2008 al 2014): «Emiliana sì, comunista mai». Prima dei non eletti di Forza Italia, nel 2008 è subentrata a Mario Mantovani, eletto al Senato col Pdl. Nel 2014, non eletta alle europee, annuncia il suo addio alla politica: «Basta, ho dato più di quel che ho ricevuto mi darò all’ippica» (Marco Bresolin, La Stampa, 27/5/2014) • Ha lavorato per il cinema, per il teatro, per la radio, per la televisione. Ha condotto per anni la trasmissione Ok, il prezzo è giusto! (su Mediaset, tra il 1987 e il 2000). Ha presentato un’edizione di Domenica In (2000) assieme a Carlo Conti. È stata ospite fissa di Buona Domenica (Canale 5, tra il 1992 e il 2008), opinionista a La fattoria (Italia 1, 2004), giurata allo Zecchino d’Oro (Rai 1, 2017) e a Uomini e donne (Canale 5, 2017), giudice a Tu sí que vales (Canale 5, 2018), opinionista a CR4 – La Repubblica delle Donne (Rete 4, dal 2018) e al Grande Fratello 16 (Canale 5, 2019).
Prologo «Perché tanta gente ha votato Zanicchi? “Mi hanno detto che in fondo sono una piccola Bossi. Non sono diplomatica. Per amore di battuta dico qualsiasi cosa. E poi mi pento. L’altra sera ne ho detta una orrenda sulla Gruber: ‘Lei è alta uno e cinque, io due metri. Se mi passa in mezzo alle gambe non me ne accorgo nemmeno’. Bestia che non sono altro. La Gruber è una donna che stimo”. Altre gaffes? “Con Agnoletto. L’ho chiamato Agnolotto. Ma non l’ho fatto apposta”. Peggio di Emilio Fede. “Giuro. È stato un errore. Per rimediare ho fatto di peggio. Ho detto: ‘Mi scusi. Sono emiliana’. Tremendo”» (Sabelli Fioretti, Corriere Magazine, 22/7/2004).
Titoli di testa «All’inizio della carriera credevo che la Mostra di Venezia fosse la Vanoni» (a Alfredo Accattino).
Vita Origini sui monti dell’Appennino emiliano. Figlia di Zèffiro, elettricista alla centrale Enel di Ligonchio, e di Elsa Raffaelli, casalinga. Tre sorelle e un fratello • «Sono nata per terza e il mio papà voleva un maschio per via dell’eredità – sai che eredità! E così non mi volle vedere per tre giorni. Sono nata in una stalla, nevicava e l’ostetrica si era rifiutata di aiutare mia mamma Elsa: lei era nella stalla per mungere la vacca Nerina e io sono nata proprio lì! La mamma mi avvolse nel foulard e mi mise nella mangiatoia: era disperata perché ero femmina!, ma il bisnonno Lorenzo mi guardò e disse: “E’ nata di giovedì e di luna buona!» (Edoardo Sylos Labini , Il Giornale, 13/01/2020) • «A casa mia eravamo considerati ricchi perché avevamo la catenella del water. I vicini venivano a vedere quell’attrazione sensazionale» (a Magi) • «A due mesi piangevo sempre, mamma disperata non capiva il motivo, fino a quando è arrivata una zia e ha preparato un pancotto con aglio e olio: mangiato tutto. Con me le diete non funzionano» (a Alessandro Ferrucci, Il Fatto Quotidiano, 27/10/2019) • «I suoi primi ricordi sono legati alla guerra. “Di quando mio padre è tornato dal campo di prigionia: ero piccola, ma ho nitida la sensazione di terrore e delusione quando l’ho rivisto […] Era alto 1.85 eppure pesava 40 chili, gli occhi infossati e vuoti, la pelle distrutta, non si reggeva in piedi e non parlava; io mi ero immaginata un genitore biondo, alto, forte e sorridente, e invece mi trovavo davanti a un essere distrutto. Per giorni rimase a letto, in posizione fetale, con mamma che lo accudiva, mentre io piangevo perché mi aveva tolto il posto nel lettone; giorni dopo venne da me e di nascosto mi allungò una cartina con dello zucchero, allora una rarità. Da quel momento è diventato il mio papà […] La lotta con i tedeschi è stata terribile: un giorno le SS hanno piazzato al muro l’intero paese, me compresa; ma a volte abbiamo temuto pure alcune bande di presunti partigiani composte da ex carcerati di Modena, persone senza scrupoli, e uno di loro, nome di battaglia “Lupo”, era il peggiore”» (Ferrucci) • «Il prete di Ligonchio mi diceva: “Vai dalle vecchiette e digli di votare Dc sennò vanno all’Inferno”. E io le obbligavo a votare Dc, poverette. Qualcuna la accompagnavo fin dentro la cabina e le davo una mano a fare la crocetta» (a Sabelli Fioretti) • Gli uomini se ne fregano, votano a sinistra. Il padre di Iva, una volta, si candida con i socialdemocratici, ma prende un solo voto, il proprio. Nemmeno la moglie aveva votato per lui. «Non voglio mica andare all’inferno per te» (Elsa Zanicchi al marito Zèffiro) • Iva, da piccola, vuole fare la ballerina. «A Ligonchio veniva a villeggiare una bambina, Luciana Savignano, che sarebbe diventata un’étoile della Scala. Io ero affascinata da come si muoveva, con dei minuscoli passetti sulle punte. Per imitarla, avrò rovinato tre paia di scarponcini. Allora i miei mi portarono dal calzolaio Bragazzi: mi mise ai piedi dei carrarmati e il mio sogno di copiare la Savignano svanì» (a Alessandro Penna, Oggi, 18/11/2019) • «Avevo una voce che mi sentivano a distanza nella valle. Cantavo con gli Alpini nell’osteria della nonna ed ero l’unica donna che potesse entrare. Anche la maestra diceva che cantavo bene e quando fui mandata in colonia (ero magrissima!) la direttrice mi disse: “canta per tutti i bambini!”. Ero timida e non sapevo cosa cantare: attaccai con La montanara, poi con La smortina, ma siccome a fine canzone morivano tutti, non mi fece più cantare!» (a Sylos Labini) • Inizia a girare per le balere romagnole • Nel 1960 a Collagna, paesino vicino al suo, organizzano una puntata di Campanile Sera, uno dei primi giochi della tv. Lo conduce Mike Bongiorno. Lei partecipa come concorrente. Nel 1961 la Gazzetta di Reggio organizza un festival per dilettanti, lei arriva prima. Nel ’62 debutta alla radio con Silvio Gigli. Gianni Ravera, il produttore discografico, la sente cantare alla radio, mentre si sta facendo la barba. La vuole conoscere, la spinge a partecipare al festival di voci nuove di Castrocaro, ma ha la raucedine e arriva solo quarta • Il giornalista Gigi Versigna: «Oh bambina, ci vediamo a Sanremo! Ravera ha detto che vinci tu!» • «Andai a Milano per fare un disco: presi il treno da sola, all’epoca era come andare sulla Luna! […] Feci tutto il viaggio con la testa fuori dal finestrino, così persi la voce un’altra volta: arrivai dal discografico senza voce!» (a Sylos Labini). È alla Ri-fi, la stessa casa discografica di Mina, già famosissima. «Sì, ero gelosa…» • Un impresario italoamericano la invita a cantare a New York. Suo papà le prepara una valigia di cartone. Sua mamma le cuce tre immagini della Madonna sulla maglia di lana. Lei ha paura di volare, ma parte lo stesso. Si innamora di jazz, blues e soul • Prende la canzone Cry to me di Bert Russel, la riadatta in Come ti vorrei e vende 400 mila dischi • «Nel 1965 venni chiamata dal trio Falqui-Sacerdote-Canfora. Falqui mi disse: “Finito Carosello e prima di Studio Uno, esci fuori tu e ti presentiamo come la ragazza delle 20.30. Canti e te ne vai”. Per me sarebbe stato un trampolino pazzesco» (a Penna) • Nello stesso anno debutta a Sanremo, canta I tuoi anni più belli, in coppia con Gene Pitney, ma viene eliminata. «Non riuscii a cantare dall’emozione» (a Penna) • «Al mio secondo Festival […] ci andai con un peso tremendo sulle spalle. Ravera […] mi disse: “Se fallisci ancora, vuol dire che non sei fatta per i grandi palcoscenici” […] Non volevo uscire a cantare, Mike Bongiorno venne a prendermi dietro le quinte. Mi strattonò e promise: “Se non cominci, ti sbatto fuori!” […] Ebbi il coraggio di fermare l’orchestra, che aveva già attaccato, e di fare un passo indietro. La platea ammutolì. La canzone, La notte dell’addio, era delicata: non mi avrebbero sentito» (a Penna) • Nel 1967, è la volta buona. Arriva prima. «Ma fu l’edizione in cui si suicidò Luigi Tenco. Eravamo nello stesso albergo, alle 6 del mattino mi svegliò un frastuono di voci: “Si è ammazzato Tenco!”. Io tornai in camera, feci la valigia, chiamai mia madre e le dissi: “Vienimi a prendere”. Ero sicura che avrebbero sospeso la gara. Invece mi affacciai sul corridoio e vidi che tutti, Claudio Villa in testa, s’infervoravano perché lo show continuasse. Io ero abituata al paese: se muore qualcuno, ci si ferma anche se c’è la Fiera, la processione. Dopo la vittoria, dietro le quinte piangevo come una fontana. Renata Mauro, la presentatrice, mi disse: “Capisco che ti cambierà la vita, che sei emozionata, ma un po’ di contegno, insomma!”» (a Penna) • Nel giro di pochi anni incide tutte le sue canzoni più celebri: Zingara (1969), La riva bianca la riva nera (1971), I colori di dicembre (1973), Testarda io (1974).
Sagre «Cantava alle feste de l’Unità? “Credo di aver battuto tutti i record di presenza, e una sera ho convinto l’allora segretario della Cgil, Luciano Lama, a intonare con me Fiume amaro, però andavo pure alle feste dell’Amicizia e in un caso mi sono confusa”. In che senso? “Pensavo di stare in mezzo ai democristiani, e mi sono lanciata in un sentito Bianco fiore; all’improvviso ho sentito delle urla: ero a una festa de l’Unità. Quindi ho sorriso: ‘Era uno scherzo, sciocchi!’» (Ferrucci).
Viaggi Prima italiana, assieme a Gianni Morandi, a cantare al Madison Square Garden, a New York, nel 1973 • «“Terminata l’esibizione si presentano i tre organizzatori: i signori Galate, Genovese e Gambino. Cognomi importanti… “Appunto. Comunque entusiasti, e alla fine dello show un loro parente si presenta e mi consegna un pacchetto, per lui prezioso: ‘È per voi, lo dovete aprire in Italia con tutta la famiglia: è una cosa nuova che da voi non ci sta’. Era carta igienica. ‘Sembra fragile, ma potete utilizzarla tranquillamente’» (Ferrucci) • Prima italiana a fare una tournée in Unione Sovietica, nel 1981: «Prima di partire il prete del paese mi convoca: “Attenta, lì mangiano i bambini” […] Appena arrivata a Mosca chiedo di visitare la Piazza Rossa, e scatto una foto ad alcuni ragazzini paffutelli; al ritorno la mostro allo stesso prete: “Lo vede padre, ci sono e pure cicciottelli”. E lui: “Li ingrassano per avere più carne”» (a Ferrucci) • In Iran assieme all’attore Lando Buzzanca. «“Alla fine di uno spettacolo vedo una delle nostre guide sputare sulla foto dello Scià […] il giorno dopo assisto con altri alla medesima scena; lì ho capito che era il caso di tornare in Italia, e due mesi dopo è scoppiata la rivoluzione e Moira Orfei, ancora lì, perse il circo» (Ferrucci)
Soldi «È un lavoro strano il nostro. Se lavori guadagni, se non lavori no» (a Sabelli Fioretti).
Playboy Si fece fotografare in pose sexy sul numero di gennaio 1979 • «Intorno ai 40 anni si viene presi dalla stupidità» • La mamma ci restò malissimo.
Amori Dice di aver sedotto gli uomini con la simpatia: «Non sono mai stata come Sofia Loren, non sono mai stata una di quelle bellone che puntava sui senoni e sui culoni. Ma piacevo. E poi la voce: quando canto gli uomini li stendo!» (a Gianluca Venziani, Libero, 3/2/2019) • Il 19 luglio 1967 ha sposato Tonino Ansoldi, figlio di Gianbattista Ansoldi, fabbricante di cera e di materiali discografici e fondatore della casa discografica Ri-fi, che esordì facendo incidere alla Zanicchi i suoi due primi 45 giri. Storia chiusa nel 76. Ha confessato a Claudio Sabelli Fioretti di aver tradito il marito negli ultimi tempi del matrimonio • «Spasimanti: Alberto Sordi. “Lì forse ho sbagliato”. A non cedere? “Temevo di rappresentare solo un trofeo: un amico comune ci aveva già provato, senza risultato […] poi l’ultima sera capisco che è ‘la’ sera e mi agito, bevo troppo, tanto da sentirmi male e correre nel giardino per rimettere; torno in stanza e arriva la sua telefonata: ‘Ci vediamo?’, mi dice. ‘Va bene, vengo da te’ […] Neanche entro che mi salta addosso, prova a togliermi il vestito ma era una guaina: ‘Aspetta, vado in camera, mi spoglio e torno da te’. E invece poi ci ho ripensato; mesi dopo squilla il telefono, era Alberto: ‘Che te sei persa’, e giù una delle sue risate”. Stessa sorte per Walter Chiari. “Genio assoluto: i sei mesi di tournée con lui sono stati magnifici, ogni sera improvvisava, non ho mai più incontrato nessuno di quel livello […] Mi diceva “dobbiamo andare a letto insieme” con la stessa enfasi di quando ordinava la cena: per lui era normale, scontato, ma non ci sono stata; un pomeriggio arriva sua madre, allarmata: ‘Resisti, fa sempre così, l’amicizia è più importante’”» (Ferrucci) • Dal 1985 il suo compagno è Fausto Pinna, sardo, che le fa anche da agente e talvolta da produttore musicale. Non si sono mai sposati, ma si chiamano lo stesso marito e moglie • «Quanto è importante per lei il sesso a quasi 80 anni? “A quest’età più che altro è importante andare a letto con la borsa dell’acqua calda”» (Veneziani).
Famiglia Da Ansoldi ha avuto una figlia, Michela, nata il 19 dicembre 1967 (gran voce anche lei, ma ha preferito fare la psicologa). Dei due figlioletti di Michela, Luca (n. 1998) e Virginia (n. 2003), dice che cantano e che Virginia, pur avendo solo sei anni, è in grado di rifare qualunque brano dopo averlo sentito due volte.
Tivù Nel 1984 partecipa a Premiatissima, una gara canora di Mediaset e viene giudicata molto telegenica. La invitano a condurre Ok, il prezzo è giusto, la versione italiana di The price is right, in onda sulla tv americana già da trent’anni (dal 56 al 64 sulla Nbc, poi ripreso nel 72 dalla Cbs). Iva s’impossessa del programma. Dà prova di disinvoltura, understatement e fisicità. Si presenta sempre in tacchi alti, sempre con l’aria di una che non ha tempo da perdere. Presenta il programma, intervista la gente, canta. Dura quattordici anni e diventa un cult. Nel 2000 chiude con questa battuta: «Uscirne rincoglionita, o quasi, era inevitabile» (Gianluca Nicoletti).
Silvio «“Anni Ottanta, mi convoca ad Arcore. Accetto. E mi presento in bicicletta, tanto abitavo e abito a 500 metri di distanza; entro nella villa, lui cordiale e affascinante, mi mostra le varie bellezze compreso il teatro con il pianoforte piazzato sul palco”. Ha cantato? “Non io, lui! E per mezz’ora il suo repertorio francese”» (Ferrucci) • Dopo averla vista difenderlo in tivù, da Santoro, il Cav decise di candidarla • «“Berlusconi mi affascina moltissimo. Capisco che una donna si possa innamorare di lui” Se vi foste incontrati quando lei era l’aquila di Ligonchio… “Non gli sarei piaciuta. Ma lui mi sarebbe piaciuto. A me piacciono gli uomini non tanto alti e con pochi capelli”. Diciamolo: bassi e quasi calvi. “Se scrive così lui si arrabbia”. Non si sente un po’ adulatrice? “Mia madre mi dice: ‘Sei peggio di Emilio Fede’. Ma io non adulo Berlusconi, io credo in lui”. Peggio di Emilio Fede» (Sabelli Fioretti) • «La politica è un ambiente difficile, molto peggio del mondo dello spettacolo» • Famoso il suo intervento a L’Infedele, da Gad Lerner, sola, assieme a un leghista, per difendere Berlusconi all’epoca dell’affaire Minetti. Lui chiamò in diretta per dire: «Onorevole Zanicchi, esca da quel postribolo». Lei restò: «“Non me ne sarei andata neppure se me lo avesse ordinato mia mamma Elsa. Io, alla mia età, pianto tutti ed esco dallo studio? Però le dico chi è Berlusconi”. Chi è? “Dieci giorni dopo diede una festa per i suoi parlamentari. Io ci andai e una delle sue ‘damigelle’ mi aggredì: ‘Ah, ci sei anche tu? Che coraggio!’. Silvio mi venne incontro con dietro questo sciame di deputate ansiose di godersi la scena. Mi abbracciò e scandì: ‘Come mi difende Iva, nessuno!’. Immagina quelle tre befane come sono rimaste» (Penna) • Al suo ultimo Sanremo, nel 2009, Benigni, fece una parodia della sua Ti voglio senza amore: «Una “tirata” offensiva, vergognosa, organizzata. Benigni mi telefonò una settimana dopo, chiedendo scusa a me e alla mia famiglia: l’ho perdonato» (Penna).
Libri Tre. Polenta di castagne (Mondadori 2000), in cui racconta la storia della sua famiglia. I prati di Sara (Mondadori 2005), romanzo sull’amicizia tra due donne ambientato sull’omonimo altipiano di Ligonchio. Nata di Luna buona (Rizzoli 2019), la sua autobiografia.
Curiosità È alta 1 metro e 73, pesa 65 chili • Le hanno rubato tutti i premi • Suo padre è morto nel 2004 a 95 anni. Sua mamma nel 2010 a 96 • «Io sono un’ottima cuoca, ce l’ho nel dna! Però il mio compagno è bravissimo e cucina lui, solo che mi fa sempre la cucina sarda e io non ne posso più!» (a Sabelli Fioretti) • Ha pubblicato un album di canzoni di Theodorakis, un altro con le canzoni di Aznavour, canti ebraici, canzoni ispirate a Federico García Lorca, canzoni classiche napoletane, canzoni sexy, musiche spagnole e sudamericane, soul e rhytm’n blues • È stata la prima cantante di musica leggera a cantare al Regio di Parma, tempio della lirica • Anche le sue sorelle e suo fratello sono portati per il canto: la domenica, nella villa di Iva a Lesmo (in Brianza), a un certo punto ci scappa sempre il coro • Allergica alla lana: «vesto solo cotone e cachemire, come Bertinotti» (a Giancarlo Dotto, Gioia 12/2/2011) • Quando incise Zingara visitò alcuni campi nomadi («Rimasi affascinata dalla loro ospitalità») ma oggi non le piacciono i buonisti: «Magari la sinistra cambierebbe titolo e attacco del pezzo in un “Prendi questa mano, rom…”. Che poi, metricamente, suona anche male» • Preferisce Mediaset alla Rai, non le dispiace Salvini e ai tempi dei processi a Berlusconi pregava per la Boccassini: «“Ho letto che Saviano ha dedicato la sua laurea al pool di Milano, io allora a messa prego perché lo Spirito Santo li ispiri a fare la cosa giusta, senza preconcetti”. Che sarebbe? “La lascio immaginare”» (Dotto) • «Striscia la accusa di essersi rifatta... “Mi sono rifatta solo il naso 40 anni fa, come ho detto più volte. Il resto no. In tv il miracolo lo fanno le luci: con le luci sbagliate sembri un cesso, con quelle giuste pari una 40enne”».
Titoli di coda «Ti senti una donna senza età? Mi sento anziana, però sono in salute e mi metto il rossetto!» (Sylos Labini).