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 2020  gennaio 09 Giovedì calendario

FRATTA SFRATTATO – IL PRESIDENTE DI BANCO BPM, CARLO FRATTA PASINI, NON SI RICANDIDA: AL SUO POSTO POTREBBE ARRIVARE MASSIMO TONONI. SE COSÌ FOSSE, SI RAFFORZEREBBE MOLTO L’IPOTESI DI UN MATRIMONIO CON “UBI BANCA” – A INFLUENZARE LA DECISIONE DI FRATTA PASINI CI SAREBBE NON A CASO IL PRESSING DELLA BCE…    -

Carlo Fratta Pasini fa un passo indietro e si prepara a lasciare la presidenza di Banco Bpm con la scadenza del suo mandato, in aprile. Al suo posto, secondo le indiscrezioni, potrebbe arrivare Massimo Tononi, ex presidente di Mps e di Cassa Depositi e Prestiti. La notizia dell' addio di Fratta pasini è arrivata a sorpresa ieri pomeriggio, con un comunicato dell' istituto, dopo che fin dalla mattinata una serie di indiscrezioni avevano iniziato a circolare negli ambienti finanziari.

Fratta Pasini, è scritto nel comunicato dell' istituto, ieri «ha dato notizia al comitato nomine, al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale della propria decisione di non ricandidarsi in occasione del prossimo rinnovo del consiglio di amministrazione della Banca», previsto con l' assemblea di bilancio già convocata per il prossimo 18 aprile.

«Il Presidente - prosegue la nota - ha riferito di aver maturato detta decisione dopo aver considerato attentamente la durata della propria permanenza nella carica e i risultati positivi e, per certi versi, straordinari raggiunti da Banco Bpm a tre anni dalla fusione. Ha inoltre sottolineato l' ineludibile interesse di Banco Bpm a far leva sul prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione per evidenziare al meglio i profili di novità e le future prospettive dell' Istituto, nell' ottica di ottenere un più ampio e rapido riconoscimento dei risultati raggiunti da parte di tutti gli stakeholders della Banca e, in primis, dal Mercato».

Dietro la decisione di Fratta Pasini di non ricandidarsi, secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche il pressing della Bce per un ricambio alla presidenza dell' istituto guidato dall' ad Giuseppe Castagna. Ma anche, si ricostruisce, la volontà di avere ala presidenza figure che sappiano tutelare verso l' esterno l' interesse dell' istituto in vista di una possibile nuova tornata di aggregazioni.

Non a caso, in questa chiave, il nome di Tononi per la presidenza veniva letto ieri in ambiente finanziari come un rafforzamento dell' ipotesi, già circolata nei mesi scorsi, di un matrimonio con Ubi Banca. Anche se, spiega una delle fonti interpellate, «questa è solo una delle ipotesi possibili», l' addio di un personaggio come Fratta Pasini - già vicepresidente della Popolare di Verona dal 1996, quindi presidente dal 2004 lungo tutte le tappe che portato prima alla fusione con Novara, poi con Lodi la nascita del Banco Popolare e infine alla fusione con Bpm.

Nei prossimi giorni intanto Egon Zehnder, la società di head hunting incaricata dall' istituto di ricercare i migliori profili per il prossimo cda, dovrebbe consegnare le liste dei possibili candidati per il nuovo consiglio. Consiglio che sarà ridotto rispetto all' attuale, da 15 a 12 membri, sempre eper effetto del pressing della Bce. Titolo tonico in Borsa, con un rialzo dello 0,67% mentre l' indice principale ha segnato un incremento dello 0,46%.