Senza confini. Storie straordinarie degli animali migratori Codice, Torino 2019, 9 gennaio 2020
Gli animali migranti
Frammenti tratti da
Francesca Buoninconti Senza confini. Storie straordinarie degli animali migratori Codice, Torino 2019
Rondini Aristotele, vedendo sparire le rondini alla fine dell’estate, si persuase ch’esse si posassero sui canneti, e qui perdessero il piumaggio e si trasformassero in rane, emergendo poi dall’acqua e tornando rondini alla fine dell’inverno (IX).
Convinzioni Altre convinzioni antiche: che gli uccelli volassero fino alla Luna e tornassero sulla Terra in primavera; che posandosi tra le fronde in autunno, al cader delle foglie si tramutassero in rami; che i pettirossi, finito l’inverno, trasferissero il rosso nella coda mutandosi in codirossi, ecc. [IX]
Migranti Gli animali migrano perché il posto migliore per nutrirsi non coincide con quello più adatto a riprodursi [X].
Homing La capacità degli animali migranti di tornare a casa memorizzando alcuni fattori «come l’odore,la posizione nel campo magnetico terrestre – specie per il calcolo della longitudine, vedi 31 -, ma anche memorizzando alcuni elementi visivi che contraddistinguono – nelle immediate vicinanze – la loro casa. E lo fanno quando sono appena nati. Hanno cioè una sorta di imprinting del luogo natio» [XIX] Lungo il viaggio «i migratori utilizzano diversi riferimenti. Principalmente il sole, le stelle e il campo magnetico terrestre» [XV]. «La rotta viene continuamente controllata con una serie di riferimenti visivi: non solo catene montuose e altri elementi naturali, ma anche costruzioni antropiche. Gli uccelli migratori che nidificano in Europa, per citare un caso, utilizzano l’Autostrada Milano-Napoli A1» [XV]. «Per effetto della rotazione della Terra il Sole si sposta apparentemente di 15° ogni ora. Perciò se l’animale continuasse a mantenere un angolo di 90° con il sole, arriverebbe da tutt’altra parte. Ma i migratori cxhe si affidano alla bussola solare, come la farfalla monarca, sono totalmente in grado di correggere la rotta tenendo conto di questa variazione e calibrano la bussola in base al ciclo giorno-notte» [XV-XVI].
Vespe Le vespe scavatrici che migranti non sono ma hanno una strabiliante capacità di homing.
Percorsi La cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) si riproduce in Europa, in zone paludose e canneti, ma trascorre l’inverno nel sud dell’Africa tra le provincie del Capo e lo Zambia. Passeriforme che persa 13 grammi. Sta in viaggio per nove mesi su dodici. Tragitto, tra andata e ritorno, di 20-25 mila chilometri [6].
Maschi e femmine «In primavera in genere si affrettano i maschi: hanno necessità di arrivare il prima possibile per conquistare e difendere il territorio. Le femmine arrivano un po’dopo. Al termine della stagione riproduttiva, invece, sono le femmine a partire per prime, mentre i maschi restano ancora per diversi giorni nell’areale riproduttivo, proteggendo il più a lungo possibile il loro territorio». Fringilla coelebs, il fringuello che resta senza la sua femmina.
Protoginia = migrazione anticipata delle femmine.
Protandria = migrazione anticipata dei maschi.
Culbianco Culbianco (Oenanthe, oenanthe) detto così perché ha la coda macchiata di bianco, peso 25 grammi. Migrazione di 30 mila chilometri tra andata e ritorno dall’Africa subsahariana va a nidificare in Siberia e in Alaska, altri vanno nel Nord Europa, altri ancora in Groenlandia superando il braccio di 3.500 chilometri dell’oceano Atlantico che separa l’isola dall’Europa continentale» [8].
Calendario Gli uccelli-calendario, che partono e arrivano in tempi certi con precisione cronometrica. Il beccafico (Sylvia borin) «un piccolo passeriforme che sverna nell’Africa tropicale e nidifica in Europa – si è visto arrivare in Europa centrale per 38 anni di seguito il primo maggio. Il totano moro (Tringa erythropus) – uccello acquatico dal becco e zampe lunghissime, che trascorre l’inverno tra Africa e Medio Oriente e nidifica in Nord Europa, fino in Siberia: per 24 anni consecutivi è arrivato a Helsinki tra il primo e l’8 maggio [10].
Dieta Dieta ipercalorica prima di partire, in modo da fare il pieno di energia. Sambuco nero, le cannaiole beccano gli afidi, cioè i pidocchi delle piante che si nutrono direttamente della linfa zuccherina e che quindi hanno lo stesso effetto del sambuco. aumento del peso corporeo del 30/50 per cento [11].
Muscoli Allenamenti prima di partire per aumentare la massa muscolare. I passeriformi allenano i muscoli sbattendo le ali da fermo o con brevi voli. E alla fine di tutti questi preparativi saranno dei veri e propri atleti obesi, come i lottatori di sumo [12].
Barriere Pericoli durante la migrazione: predatori, venti contrari, tempeste, enormi barriere ecologiche come deserti, catene montuose, mari e oceani. La regola di norma è una sola: superare la barriera in volo non stop, facendo prima il pieno di energie..
Altezze I migranti notturni volano a 700 metri di quota se sorvola terraferma. Altrimenti 1.400-2000 metri. Per superare turbolenze si può salire fino a 4.000 metri, sulle catene montuose fino a 10.000 metri. Ipossia non è un problema perché questi migranti hanno varie forme di emoglobina, che entrano in funzione a seconda dell’ambiente. L’avvoltoio grifone (Gyps fulvus) che andò a sbattere contro un aereo in volo sulla Costa d’Avorio a 11.300 metri d’altezza, ha quattro tipi di emoglobina. Record nel volo in altezza le oche indiane (Anser indicus) [13].
Mare Il pericolo del mare in 14-15. Corridoio naturale l’Italia, con due passaggi obbligati: lo Stretto di Messina e il Canale di Sicilia. Miriadi di specie diverse in poco spazio. Le isole come stepping stones, pietre di passaggio.
Grelina Ci si ferma per riposare – i maschi più robusti non si fermano o ripartono prima, in modo da aver più chances riproduttive. È l’ormone grelina a dare il segnale che l’energia accumulata è sufficiente e si può ripartire.
Volo a V Come mai i migranti volano in formazioni a V? Per risparmiare energia. «Un recente studio sulle cicogne, uscito su Science nel maggio 2018, ha dimostrato che il leader non viene individuato per la stazza, né per la sua età o per il genere. Ma viene “eletto” esclusivamente per la sua abilità di cavalcare le correnti ascensionali di aria calda. Grazie a queste, infatti, le cicogne possono raggiungere i 4.000 metri di altitudine e proseguire in volo planato per 300 chilometri al giorno, volando ininterrotamente per 10 ore. Il leader ha quindi il compito di trovare le termiche» [18].
Pelagici Uccelli pelagici, uccelli delle tempeste come berte, albatros, urie, i bellissimi pulcinella di mare, dal becco colorato e lo sguardo malinconico. Come fanno a ritrovare ogni anno il nido? Riconoscono l’odore di casa: una puzza, diciamoci la verità. Sono uccelli che mangiano pesce e i loro nidi sono pieni di escrementi particoalrmente puzzolenti. Le urie, dei veri equilibristi: nidificano su pareti rocciose a strapiombo sul mare. Come la meravigliosa scogliera di Látrabjarg il punto più a ovest d’Europa che in poco più di 5 chilometri si alza dai 60 metri sul mare agli oltre 400 metri. Le sue pareti all’inizio dell’estate brulicano di urie (Uriae algae), fulmari (Fulmarus glacialis), gazze marine (Alca torda), e pulcinella di mare (Fratercula arctica). Ogni specie nidifica sulla parete a una precisa altezza, tranne i pulcinella che hanno tane scavate nell’erba alla sommità alla sommità della scogliera. E tutte utlizzano uno stratagemma per non far rotolare le uova dai loro nidi precari sulla parete a strapiombo: le fanno a punta. Campionesse in quest’arte sono le urie: sono loro a custodire il segreto della conicità perfetta [19].
Record Record della migrazione più lunga: quello della sterna artica (Sterna paradisaea) 80 mila chilometri tra Polo Nord e Polo Sud, seguendo percorsi diversi tra l’andata e il ritorno. Vive 20-30 anni, quindi in tutto 2 milioni e mezzo di chilometri, tre viaggi di andata e ritorno dalla Luna [24-25].
Anelli Storia dell’inanellamento in 26-27. Uccelli inanellati in Europa: 15 milioni. Rondini inverno in Nigeria.
Storni Gli storni inanellati che partivano dall’Olanda per arrivare in Inghilterra seguendo la rotta ovest-sud-ovest. Nel 1958 Albert Christian Perdeck li trasportò dall’Olanda in Svizzera (Basilea, Zurigo, Ginevra). I soggetti più anziani furono capaci di recuperare la vecchia rotta, i più giovani no [28-29].
Gabbia Gli uccelli tenuti in gabbia cambiano la loro direzione di volo nello stesso momento in cui lo fanno i conspecifici in libertà. [30].
Cuculi Il cuculo, parassita di cova. «Mamma cuculo depone le sueb uova nel nido altrui, di altre 40 specie, in particolare in quello delle cannaiole. Aspetta che la povera malcapitata sia andata in cerca di cibo, arriva sul nido, preleva un uovo e lo sostituisce col suo, di colori e dimensioni del tutto identiche. E poi, via. Ma il giovane cuculo, appena nato e ancoir aimplume, è un terribile fratricida: si carica sulle spalle un fratellino alla volta buttandolo giù dal nido. finito il suo sporco lavoro si conquista le attenzioni esclusive di mamma e papà cannaiola, costretti a nutrire un pullo che alla fine peserà dieci volte loro. il cuculo quindi non impara la rotta migratoria né dai geni del sangue, da quelli adottivi: i primi non li conosce e i secondi svernano in aree spesso diverse. Nonostante ciò arriva in Africa meridionale da solo, grazie alle indicazioni innate» [32].
Record Una delle più spettacolari migrazioni dell’oceano: una maratona di 11.680 chilometri in volo non stop, durata 8 giorni. Un viaggio straordinario opera della pittima minore (Limosa lapponica), sottospecie baueri. Un uccello migratore del peso di circa 300 grammi, legato agli ambienti paludosi, che nidifica in Alaska e sverna in Australia e Nuova Zelanda, attraversando l’Oceano Pacifico con un volo che ha dell’incredibile [37].
Libellule La libellula frecciaerrante (Pantala flavescens) 4 o 5 centimetri 14-18 mila chilometri dall’Est asiatico al Sudafrica. Insegue i monsoni. Segreto nelle ali, lunghe il doppio del corpo, fino a 8 centimetri pefetto mix di robustezza, flessibilità e resistenza alle sollecitazioni. Consentono di planare e farsi trasportare a lungo dai venti dominanti. Odonati, 300 specie, migrano in 40 [43 e seguenti]
Farfalla monarca Moltissime specie compiono una migrazione multigenerazionale. La farfalla monarca seimila chilometri dal Nord America al Messico viene compiuta da figli, nipoti e pronipoti [48]. 14 milioni di individui in un ettaro e mezzo. ricoprono letteralmente i tronchi degli alberi dipingendoli d’arancione. Quattro mesi immobili (diapausa) per resistere al freddo accumulando proteine, lipidi e carboidrati. quando torna il sole a febbraio si riscuotono, s’accoppiano e ripartono per i siti dell’estate. Siti per l’inverno: Florida, Messico, California. Per l’estate: confione tra Udsa e Canada. Partono in 300 milioni [48]. «A scendere verso su è dunque una sola generazione di adulti molto longevi. A risalera in primavera verso nord invece sono almeno due generazioni se non tre e c’è un motivo. A ogni riproduzione la popolazione si moltiplica: ogni femmina depone fino a 500 uova, di cui circa 25 diventano farfalle che si riprodurranno di nuovo. In questo modo la generazione Matusalemme – che affronta il viaggio più lungo e pericoloso – sarà più numerosa possibile. La livrea arancione e nera della monarca è aposematica: avverte i predatori della sua tossicità. Tossicità ottenuto ingerendo i cardenolidi delle Asclepiadaceae [50].
Locuste 40-80 milioni per chilometro quadrato che viaggiano a 20 chilometri l’ora. Ogni giorno devono ingerire vegetali pari al doppio del loro peso [46-47].
Ali La sfinge colibrì batte le ali con una frequenza di 70-80 volte al secondo [52].
Bogong La falena Bogong, endemica dell’Australia, che due volte l’anno compien una migrazione notturna di 1.000 1.500 volte, ritrovando ogni volta le medesime grotte a 2000 metri d’altezza sulle Alpi australiane da cui era partita e in cui è nata. Passano l’estate aggrappate alle pareti, con una densità di 17.000 individui pèer metro quadro. Nel 2000 in occasione delle Olimpiadi invasione di Sidney dove si aggrapparono ai grattacieli. Si orientano grazie al campo magnetico terrestre [53-54].
Pipistrelli Numero di insetti ingurgitati ogni notte da un pipistrello: 2000 [55].
Patagio La membrana che unisce le dita dei pipistrelli [50].
Lingua Il rossetto egiziano (un pipistrello) localizza l’insetto schioccando la lingua e orientandosi poi con l’eco prodotto [57].
Velocità Il pipistrello dalla coda libera messicano (Tadarida brasiliensis) vola a 165 all’ora a 3.000 metri d’altezza. Si possono vedere a Houston sotto il ponte Waugh Street Bridge 250 mila esemplari attaccati ai pilastri. Idem ad Austin che conta 960 mila abitanti ma un milione e mezzo di pipistrelli Tadarida che se ne stanno attaccati sotto il Congress Avenue Bridge un ponte lungo 300 metri che passa sul fiume Colorado proprio all’altezza del bacino artificiale Lady Bird Lake poco lontano dal Campidoglio della città [60-61].
Tartarughe marine Le tartarughe marine si orientano grazie al campo magnetico terrestre. Le tartarughe marine grazie all’imprinting avranno sempre scolpite nella memoria le coordinate della spiaggia sulla quale hanno visto per la prima volta il mare. Le caretta caretta tornao quindi a nidificare sulla stessa spiaggia in cui sono nate, entro gli stessi metri e in solitaria [70]. Dettagli sulla migrazione in 72-73. È necessario che la temperatura della camera profonda 40-50 centimetri che le tartarughe scavano con le pinne sia di 29° gradi centigradi a mezza altezza. In questo modo dalle uova più superficiali – che ricevono più calore – nasceranno le femmine e da quelle più in profondità, più fredde di 1-2 gradi, verranno fuori i maschi. Basta un solo grado di differenza per spostare questo equilibrio e far nascere più femmine o più maschi. Se la temperatura supera i 30,5° C nasceranno solo femmine. rsicaldamento globale sta facendo nascere solo femmine. La tartaruga verde (Chelonia mydas) migratrice come la caretta che midifca sulla barriera corallina australiana. Oggi 99,1% dei nati sono femmine [74 e seg.].
Tartarughe Per i primi 3-5 anni di vita carnivore, poi erbivore [76].
Enorme La tartaruga liuto (Demorchelys coriacea) lunga due metri, pesante 400 chili, che si nutre di meduse [78].
Notti «Nelle notti d’inizio novembre, in questo angolo di paradiso sulla costa di Gahirmatha (distretto di Kendrapara, stato di Odisha, India), diventata santuario marino nel 1997 si può assistere a uno spettacolo unico. Nell’arco di una settimana tra le 100.000 e le 500.000 femmine emergono dall’acqua, si trascinano sulla spiaggia per deporre fino a 120 uova nel nido scavato con le pinne, e rituffarsi poi nel blu» [82].
Cetacei I cetacei misticeti inghiottono fino a 1.800 chili di krill, copepodi e gamberettìi al giorno. I cuccioli mille litri di latte al giorno [83].
Canto delle balene in 87-88 con i dialetti. Il bubble feeding in 89
Calorie Chilocalorie contenute in un litro di latte di balena azzurra (Balaenoptera musculus): 4.000 (cioè quattro milioni di calorie). I cuccioli ne bevono 3-400 litri al giorno ingrassando di 90 chili al dì. [91]
Sardine I banchi di sardine sono lunghi anche sette chilometri e larghi 2 per un totale di 30 mila tonnellate di sardine, 430 milioni di individui che si muovono tutti insieme [95]. Per difendersi dal predatore (squali, delfini) si radunano a palla, che può avere un diametro di 20 metri. In questo modo espongono al predatore il minor numero di individui [96]. L’attacco delle sule del capo (Morus capensis) che si tuffano in acqua per mangiarsele a 80 chilometri all’ora, sprofondando fino a 30 metri.
La riproduzione del tonno rosso in 101
Il leaping, le mobule sia maschi che femmine che saltano fuori dall’acqua [108]
Il 70 per cento degli squali balena sono maschi [110].
Storia di Rio Lady in 110
La cownose naso di mucca (Rhinoptera bonasus) che al posto dei denti ha delle placche in forma di rullo con cui macina vongole e ostriche come fossero caramelle [111].
Anadromi Animali che migrano tra acque salate e dolci o viceversa (Catadromi) [115]. Nei pesci anadromi la motilità degli spermatozoi è nulla in acqua salata e massima in acqua dolce. Anzi, gli spermatozoi si attivano proprio a contatto con l’acqua dolce. il mallotto è un unicum: il suo sperma viene rilasciato già mobile come quello dell’uomo per intenderci. Pesci anadromi cannibali (44 per cento delle femmine e 55 per cento dei maschi) [117]
Sulla salinità del mare vedi pagina 117
Salmoni I salmoni finché stanno in mare hanno il dorso blu e la pancia d’argento, quando risalgono il fiume si tingono di rosso sul dorso e sui fianchi e gli si fa verde la testa.
Salmoni I salmoni durante la risalita smettono di nutrirsi e digeriscono le loro stesse interiora [120].
Salmoni Specie sempelpara, che si riproduce una sola volta nella vita.
I salmoni si orientano col polo magnetico. Odore del tratto di fiume memorizzato. Olfatto che grazie a sei geni gli si sviluppa proprio durante la risalita, simile a un superpotere e poi si spegne [121]
Pesce catadromo: l’anguilla. Vanno tutte a riprodursi nel Mar dei Sargassi. Per le anguille europee viaggio di 10 mila chilometri. Giovani anguille = ceche. Si orientano col campo magnetico [122-125].
Olfatto sviluppatissimo anche per i pinguini di Adelia [132].
Pinguini «A metà ottobre i pinguini di Adelia rientrano dal mare aperto dove hanno trascorso gran parte dell’inverno australe e ritornano alla loro colonia sulle coste del continente antartico. La ritrovano grazie a un olfatto sviluppatissimo e a un orientamento eccezionale e qui restano fino alla fine di febbraio, per mettere su famiglia. Sono animali con una grossa filopatria, cioè si riproducono sempre nello stesso sito, e di solito sono monogami. I maschi arrivano quasi tutti insieme, qualche giorno prima delle femmine, quando il ghiaccio che ricopre le coste ancora non è sparito completamente. In quella che può sembrare una landa desolata devono ingegnarsi per conquistare la femmina, mettendosi subito alla ricerca del dono perfetto: un sassolino, un oggetto che può essere molto raro e difficile da trovare, anche sulle spiagge antartiche da poco deglaciate. Ma se la femmina accetta il dono, la coppia resterà insieme per la vita e sarà il maschio, anno dopo anno, a occuparsi della costruzione del nido: un ammasso di circa 200 ciottoli e pietre, sceltoìi con cura, tutti di dimensioni simili e disposti a formare un monticello. Non di rado i maschi intenti a rassettare il nido costruito l’anno prima, finiscono col rubare i mattoni del vicino. Quando è tutto pronto e le femmine sono arrivate, avviene l’accoppiamento e la femmina depone due uova bianche e rotondette. Da quel momento entrambi i genitori si alternano nella cova con turni di circa 12 giorni. Chi resta al nido non si alimenta deve digiunare e attendere il cambio. Chi invece si allontana deve percorrere anche 50 chilometri sul ghiaccio marino e poi finalmente tuffarsi e pescare e fare scorte di cibo.
Migrazione dei pinguini, a piedi, 2 chilometri l’ora. Dove c’è una pendenza il tobogganing si sdraiano sull’addome e scivolano spingendosi con le zampe e con le ali. 4-8 chilometri l’ora
Pigoscelidi
I pinguini imperatore, anno dopo anno, ritrovano il luogo in cui si sono riprodotti orientandosi con i corpi celesti, ma anche con l’olfatti e l’udito. Una parte importante la giocano pure la vista e la memoria: riconoscono gli iceberg e i promontori, utilizzano anche loro dei landmarks. E una volta raggiunta la colonia a maggio si accoppiano. Ma sarà proprio da questo momento in poi che la cvita sarà più difficile per entrambi i genitori. Soprattutto per i maschi. Le femmine, infatti, dopo aver deposto l’unico uovo fanno dietrofront, ripercorrono quel centinaio e passa di chilometri e tornano in mare ad alimentarsi. E così è ai maschi, rimasti soli, che toccherà custodire e incubare l’unico uovo per due lunghi mesi, ininterrotamente, sfidando la fame e il freddo. I pinguini imperatore non costruiscono nidi come gli Adelia e perciò devono tenere l’uovo tra le zampe senza che tocchi mai terra. Altrimenti congelerebbe. Passarsi l’uovo è una delle operazioni più difficili: i movimenti dei due partner devono essere perfettamente coordinati. Quando l’uovo sarà tra le zampe del padre i maschi lo copriranno con un’enorme piega della pancia avvolgendolo con illoro addome grasso e panciuto per tenerlo al caldo a mo’ di coperta. Questa speciale tasca incubatrice mantiene l’uovo a una temperatura di circa 30° centigradi un’escursione termica di oltre 70° con l’esterno. In questa posizione, con i piedi uniti e le dita sollevate per non far rotolare l’uovo i maschi sono molto limitati nei movimenti né possono procurarsi del cibo. si riuniscono perciò in grossi gruppi tenendosi vicini oper scaldarsi e mantenere la temperatura corporea intorno ai 36-37° C. E così, in piedi e tutti vicini, sib addormentano: sono capaci di dormire fino a 20 ore al giorno pewr ridurre così il consumo energetico e sopravvivere all’inverno in attesa delle femmine. Sopra il cielo stellato. I maschi trascorrono così i mesi di giugno e luglio fino a quando ad agosto le femmine tornano dalla caccia e danno loro finalmente il cambio giusto in tempo per assistere alla nascita. Le uova infatti si schiudono ad agosto e a quel punto il pulcino dovrà essere nuovamente trasferito, questa volta tra le zampe della madre sotto il suo ventre. I maschi dimagriti di 20 chili, metà del loro peso.
Caccia del pinguino imperatore: fino a 500 metri di profondità, in genere entro i 100 metri, apnee di una ventina di minuti, distanze percorse 1.400 chilometri con tre soste alla velocità di 10-12 kmh.
Migrazione degli gnu. Inizio luglio tra Kenya e Tanzania, al termine della stagione delle piogge. Centinaia di migliaia di gnu (Connochaetes taurinus) a 60 all’ora arrivano alla riva sud del fiume Mara. 1.300.000 gnu. Durante il guado sono attaccati da coccodrilli e ippopotami. Ne muoiono ogni anno 6.200. «La loro morte però non è vana anzi, le loro carcasse cstituiscono un patrimonio di biomassa ineguagliabile: inpoche settimane si riversano nel fiume oltre 1100 tonnellate di cibo. di questo banchetto beneficia tutto il sistema fluviale del Mara, compreso il lago Vittoria in cui sfocia. Ne mangiano coccodrilli, iene maculate e striate, sciacalli striati, sciacalli della gualdrappa, avvoltoi Rueppell, avvoloio orecchiuto, capovaccaio pileato, grifone dorsobianco africano, marabù. «le carcasse che sfuggono agli spazzini continuano a decomporsi: i tessuti molli impiegano tra le 2 e le 10 settimane mentre le ossa possono metterci sette anni per disfarsi, trasformandosi per questo ecosistema acquatico in un fertilizzante a lento rilascio. diventano così cibo per i pesci più piccoli, ma anche per insetti e crostacei, alimentando in particolare il ciclo di fosforo e azoto. Dettagli sugli spostamenti in 147
Le femmine degli gnu partoriscono tutte insieme con una sincronia strabiliante nella prima settimana di febbraio. Predatori: leoni, ghepardi, leopardi.
Il 75% degli gnu muore per fame [149]
L’olio profumato sulle zampe anteriori degli zoccoli, traccia olfattiva utile per seguirsi.
Mibgrazione di gru e zebre insieme. Le zebre mangiano l’erba alta tagliandola con i loro grossi incisivi. Gli gnu si nutrono allora di quella corta [153].
Dibattito su a che servono le strisce delle zebre. Diciotto ipotesi. [154-155].
Elefanti africani di foresta e di savana. Migrazione in cerca di acqua. 150 litri al giorno. «A occuparsi di scegliere le rotte e condurre il branco alle fonti d’acqua disponibili sono le matriarche, le femmine più anziane. si affidsano a un olfatto eccezionale, a una fervida memoria e agli infrasuoni per comunicare con altri branchi. [157].
Migrazione terrestre più lunga quella delle renne o caribù. 5000 chilometri. 210 mila esemplari. Partono prima le femmine gravide. Itinerario in 161, Yukon
Antilocapre in 169 e seguenti. «Nella migrazione delle antilocapre la minaccia maggiore è rappresentata da una strada ad alta percorrenmza che taglia in due il corridoio migratorio: è la Highway 191 che attraversa da nord a sud gli Stati Uniti occidentali. su questa autostrada corrono circa 2.500 veicoli al giorno e gli impatti con le antilocapre in primavera e in autunno sono stati più di un’ottantina l’anno. Oggi però grazie alla Wyoming Migration Initiative e al lavoro dei ricercatori dell’università del Wyoming, nel 2012, in meno di un anno, è stata completata una massiccia opera di road ecology: sono stati costruiti e aperti sei sottopassaggi e due cavalcavia, con tanto di recinzioni per incanalare i branchi in migrazione. In poco tempo le antilocapre e i cervi mulo hanno trovato i varchi. Le antilocapre sceglieno nel 93% dei casi i cavalcavia, i cervi mulo nel 79§% i sottopassaggi [170-171]
Non sono le rane a migrare, ma i rospi. Invasione di rane, anche nella Bibbia, è in realtà un’invasione di rospi.
Anfibi anuri, cioè privi di coda.
Rospi, fedeli al luogo natio, tornano allo stagno o alla pozza d’acqua che li ha generati. I più schiacciati dalle automobili in Europa. Migrazione di poche centinaia di metri o al massino qualche chilometro.
«La migrazione primaverile è ovviamente la più frettolosa e concitata, la rivalità fra maschi si fa sentire, e c’è chi approfitta persino di un passaggio direttamente sul dorso della femmina – di solito grande il doppio del maschio – pur di tenersela stretta. Una volta arrivati in acqua, finalmente avverrà l’accoppiamento: i maschi si aggrappano al dorso delle femmine e si mantengono saldi grazie a dei calli, detti nuziali, sulle prime tre dita delle zampe anteriori. Se tutto va bene, la femmina depositerà in acqua tra le 4.000 e le 10.000 uova, unite tra loro da una specie di cordone gelatinoso, che bil maschio provvederà a fecondare. Spesso le femmine possono ritrovarsi così tanti maschi sulla schiena da morire affogate, senza che nemmeno i maschi si accorgano di aver perso la loro bella [177].
Abitanti dell’Isola di Natale (Australia, appena sotto l’Indonesia). Esseri umani: 1.400. Granchi: 40 milioni. [179]
Riproduzione dei granchi rossi, road ecology, pericolo rappresentato dalle formiche gialle pazze [183-184].
Le formiche gialle pazze proteggono le cocciniglie, la diffusione delle cocciniglie ha modificato la canopia cioè la volta della foresta. «Le cocciniglie infatti si nutrono della linfa delle piante e producono estrementi liquidi molto zuccherini, la melata: il cibo preferito dalle formiche pazze gialle. La melata però è a sua volta responsabile anche della crescita di molti funghi che si sviluppano sulla superficie delle foglie impedendo alla pianta di crescere.
E come se non bastasse le formiche pazze gialle attaccano in modo diretto i granchi quando questi attraversano il loro territorio durante la migrazione. Prendono d’assalto i granchi spruzzando il loro acido senza sosta, e i crodstacei finiscono per morirne. Nel tentativo di scappare spesso si espongono al sole e periscono disidratati ed esausti, divenendo cibo per le stesse formiche. A causa delle formiche sono morti tra i 10 e i 15 milioni di granchi [184]
Come il cambiamento climatico abbia cambiato i tempi delle migrazioni [187 e seguenti].