Corriere della Sera, 9 gennaio 2020
Biografia di Paolo Dal Pino
Un outsider del calcio. Il nuovo presidente della Lega di serie A, Paolo Dal Pino, è uomo di media e di tecnologia, con un curriculum ricco e piuttosto trasversale, che non contempla incarichi di sport o calcio. Milanese, 57anni, ha iniziato alla Fininvest di Silvio Berlusconi a metà degli anni 80 nell’area finanza per poi passare in Mondadori e da lì al Gruppo Espresso di Carlo De Benedetti, dove Dal Pino è rimasto oltre dieci anni di cui sei come direttore generale. È stato amministratore delegato di Seat e della compagnia telefonica Wind.
La nomina alla guida della Lega è il primo incarico del manager in Italia dopo oltre dieci anni, che Dal Pino ha passato in gran parte in Brasile, dove prima per Tim e poi per la Pirelli ha gestito le attività in Sudamerica. Marco Tronchetti Provera gli ha affidato anche la responsabilità dell’integrazione delle attività industriali della Bicocca in Cina con quelle del nuovo azionista ChemChina. Ora è amministratore delegato di Telit, una hi tech company quotata a Londra e con base a Tel Aviv tra i leader al mondo nelI’«Internet of things», la tecnologia che permette alle macchine di dialogare tra loro.
Il suo mandato non sarà lungo e visto lo spazio di manovra previsto dallo statuto, che al presidente attribuisce un ruolo di rappresentanza legale e istituzionale, ma anche il profilo stesso di Dal Pino, inducono a pensare che cercherà subito di ricomporre le spaccature emerse in Lega, per assicurare un percorso condiviso su scelte che i presidenti dovranno fare.
A cominciare dalla questione dell’assegnazione dei diritti tv su cui è al lavoro l’amministratore delegato della Lega, Luigi De Siervo, che con Dal Pino potrebbe trovare diversi punti di scambio. Il mondo delle nuove tecnologie, che stanno cambiando anche l’offerta tv, vedi Amazon che ha preso i diritti per 20 match della Premier League per oltre 100 milioni di euro, il nuovo presidente della Lega lo conosce bene e tra Tel Aviv e la California, rotta su cui si sposta abitualmente, succede quasi tutto quello che l’innovazione tecnologica produce. Vista la durata del mandato Dal Pino non cambierà mestiere, ma certamente l’agenda della Lega da qui all’estate richiederà un’attenta presenza.