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 2020  gennaio 08 Mercoledì calendario

La prima auto progettata da Sony

L’automobile è sempre più protagonista al Consumer electronic show (Ces) di Las Vegas, kermesse dedicata al mondo della tecnologia ma diventata da tempo un salone dell’auto fino a strappare a quello di Detroit il ruolo di primo show dell’auto. Infatti quest’anno il North american international auto show (Naias) è stato spostato a giugno Mentre il Ces – che da tempo subisce la stanchezza di idee e prodotti del mondo dell’elettronica di consumo dominato per lo più dagli smartphone, che però diventano sempre meno emozionanti e più commodizzati – celebra l’auto: l’oggetto più denso di tecnologia e sottoposto a un cambiamento radicale (elettrificazione, connettività e guida assistita/autonoma), sempre più protagonista della rassegna di Las Vegas anche in questa edizione 2020, che resterà aperta fino all’11 gennaio.
Ed ecco che oltre ai tanti gadget, molti monopattini e meno enfasi sui display flassibili e alle immancabili novità tecnologiche come televisori che girano verticalmente per essere sempre più vicini a uno smartphone (il Sero di Samsung), la novità clamorosa dell’edizione 2020 è di un interessamento al mondo delle quattro ruote anche da parte di aziende come Sony, che ha portato al Ces la sua prima automobile. Si chiama Vision-S Concept e non arriverà in concessionaria ma è stata realizzata per ribadire il ruolo di fornitore di tecnologie di base (come chip, sensori, fotocamere etc.) e con questo sfida nuovamente Samsung, che avendo comprato 3 anni fa Harman è entrata pesantemente nei sistemi digitali automotive con soluzioni di infotainment, connettività e guida assistita.
La scelta di Sony conferma come le aziende di tecnologia debbano produrre soluzioni legate all’automotive ma evitando di mettersi in “proprio”. Il motivo? Costruire automobili è complesso, costoso, richiede un know-how di alto livello, tecnologie solide e non lascia spazio a progetti fantasiosi e troppo spesso più adatti allo storytelling che alla reale produzione. La storia conferma questa teoria, come dimostrano le mai nate Apple o Google Car o la gamma di auto prodotte da Dyson, geniale ideatore di aspirapolveri cicloniche ma senza la capacità di costruire automobili.
Leitmotiv dell’edizione 2020 è la connettività 5G, fondamentale per rendere la vettura ancora più connessa e sicura come nel caso della tecnologia presentata da Harman in grado di ridurre la possibilità di impatto tra automobili e pedoni.
Passando ai costruttori automobilistici presenti al Ces, Audi ha presentato la sua visione su quella che sarà nei prossimi anni l’esperienza digitale a bordo di un’auto svelando la tecnologia del prossimo futuro oltre a maxi schermi e inediti sistemi digitali. Passando al gruppo Bmw, alleato con Samsung, la futura elettrica iNext attesa per il 2021 sarà connessa in 5G tramite sistemi del colosso coreano. Bmw ha svelato «i Interaction Ease», un concept di abitacolo per l’auto del futuro a guida automoma e con un’interfaccia utente rivoluzionaria, priva di volante e con comandi immersi e attivabili solo quando servono. E, finalmente, sulla casa bavarese arriva Android Auto a bordo; e anche la i3 Urban Suite, versione modello che offre interni quasi totalmente rinnovati rispetto al modello “base” in grado di proiettare i passeggeri in ambiente sofisticato e invitante, al pari di un boutique hotel. 
Aston Martin, in collaborazione con Gentex, ha presentato un nuovo specchietto retrovisore digitale che mostra le immagini catturate da tre telecamere, mentre FCA ha svelato la concept elettrica Airflow Vision. Tra i marchi asiatici Hyundai ha svelato un nuovo mezzo volante realizzato in collaborazione con Uber, sulla carta pronto nel 2023 ma dai dubbi di natura pratica, e Honda ha presentato novità come dispositivi esoscheletro o assistente personale ad attivazione vocale. Non manca anche il nuovo Defender, in versione 110 allo stand Qualcomm (produttore del processore) o 90 presso lo stand Blackberry Qnx produttore del sistema operativo. Nell’area Mercedes debutto invece per il concept Avtr, ispirato al film Avatar e che non monta il tradizionale volante perché dotato di guida autonoma di livello 5 e con connessione tra auto e driver attraverso un controller sul tunnel centrale. Nissan punta invece sulla concept Ariya o sul concetto di omotenashi: ovvero l’autentica ospitalità giapponese. Anche Renault è una delle protagoniste dell’evento americano insieme a due partner, uno è Otodo, con cui ha collaborato per la realizzazione di una nuova e più efficiente soluzione di connettività che consentirà d’instaurare una comunicazione tra il veicolo e gli oggetti connessi della casa. Non mancano novità legate alla micromobilità, con Segway che presenta gli inediti S-Pod e Ninebot KickScoot Air T15. Se il primo è un classico monopattino elettrico, sul secondo le persone potranno sedersi e pilotare il veicolo con un joystick.