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 2020  gennaio 08 Mercoledì calendario

L’86% degli alunni sceglie l’ora di religione

Ora di religione, tempo di scelte per i genitori degli alunni nella scuola italiana. Con l’avvio delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, le famiglie sono chiamate a scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica a scuola. Una scelta opzionale, che dopo oltre trent’anni vede raccogliere l’86% della popolazione scolastica.
Ad essere chiamati a esprimere la propria scelta sono i genitori dei ragazzi che il prossimo mese di settembre inizieranno un nuovo ciclo scolastico. Dunque la scelta di far frequentare l’insegnamento della religione deve essere fatta da chi si sta iscrivendo al primo anno della scuola dell’infanzia, della primaria, delle medie e delle superiori. Tranne che per la scuola dell’infanzia dove l’iscrizione avviene attraverso un modulo cartaceo che deve essere consegnato dalla segreteria della scuola, le iscrizioni per gli altri gradi di scuola avvengono in via telematica, nel momento in cui si procede all’iscrizione online.
Basta quindi seguire i vari passaggi che il formulario online propone per poter effettuare la scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Come si diceva, una scelta che complessivamente viene fatta da 86 studenti su 100. Una percentuale che nel corso dei decenni ha visto un leggero arretramento, dovuto anche all’ingresso nella scuola italiana di alunni e studenti non cattolici. Ma, avvertono dall’ufficio Servizio nazionale per l’Insegnamento della religione (Irc) della Conferenza episcopale italiana, «nelle classi vi sono anche tanti alunni di religione non cristiana, compresi studenti musulmani che hanno deciso di frequentare questo insegnamento non certo per convertirsi, ma per comprendere, come sottolineano spesso i vescovi italiani nel loro messaggio annuale, la cultura italiana nella quale si stanno formando e crescendo. Cultura italiana che ha forte radicamento nel cristianesimo». Impossibile avere dati, anche perché nella scuola italiana non si effettuano statistiche sull’appartenenza religiosa degli alunni. «Sono i diretti interessati a comunicare di essere un’altra religione ai nostri insegnanti – spiegano dal Servizio nazionale Irc –, ma non teniamo neppure noi una statistica».
Dopo la nuova Intesa Stato italiano-Cei, la materia è diventata opzionale e non obbligatoria, ma la scelta obbligatoria è posta all’inizio del ciclo scolastico. E durante il ciclo si può cambiare? Certamente: chi non si avvale può decidere di avvalersi dell’Irc. La scelta va fatta proprio in questo periodo e diventerà operativa con il nuovo anno scolastico che partirà il prossimo mese di settembre.