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 2020  gennaio 07 Martedì calendario

Biografia di Manuela Arcuri


Manuela Arcuri, nata ad Anagni l’8 gennaio 1977 (43 anni). Attrice. Modella. Presentatrice televisiva • Ha recitato in parecchie fiction, come Disokkupati (1997), Carabinieri (2002-2003), L’onore e il rispetto (2006), Sangue caldo (2011), Pupetta – La ragazza con la pistola (2013), Il peccato e la vergogna (2014) • Tra i suoi film: Bagnomaria (Giorgio Panariello, 1998); Teste di cocco (Fabrizio Giordani, 2000); A ruota libera (Vincenzo Salemme, 2000) • Non si ruba a casa dei ladri (Carlo Vanzina, 2016) • A teatro in Liolà (2006), Il primo che mi capita (2008) e A pretty story of a woman (2010) • «È partita giovanissima per dare l’assalto allo show business. Show business che non l’ha mai granché ricompensata di tutte le energie dedicate: a partire dall’Accademia Silvio d’Amico, mai terminata, fino all’invisibilità che la tocca in tutte le prove professionali […] Bellezza statuaria per definizione [..] Manuela è forse conscia che il suo potenziale risiede più nelle misure (92-63-96) che non nella verve recitativa. E agisce di conseguenza. Secondo il sito MyMovies “è l’ideale erede italiana di Jayne Mansfield. Bellissimo corpo giunonico, mostrato nudo a destra e a manca, e poca vena recitativa”. Secondo Enrico Lucherini, “nel cinema ci sono attrici che vanno avanti per la faccia e altre per il culo. Manuela non per la faccia”. Nel frattempo comincia ad affastellare una serie di accompagnatori, veri o presunti, impressionante per qualità e quantità: dal principe Wazee Panah, cugino dell’ex re d’Afghanistan Zahir Shah, agli sportivi tra cui il Capitano Francesco Totti, lo spadaccino Aldo Montano e il calciatore poi sospettato di gaie avventure in alto mare Francesco Coco. E poi ancora Eros Ramazzotti, l’imprenditore romano Giovanni Malagò, il figlio del senatore Dell’Utri, il playboy Tommaso Buti» (Michele Masneri, Il Riformista, 31/10/2010) • «Da quando è riuscita a “bucare” – come si dice in gergo – anche il piccolo schermo con un ruolo di primo piano nell’ormai popolarissima serie televisiva Carabinieri, prodotta da Mediaset, peraltro Manuela è diventata anche la “Carabiniera più popolare d’Italia”» (Vincenzo Pitaro, Gazzetta del Sud, 16/6/2011) • Ha posato per Boss Magazine, Maxim, Max, Playboy Italia, Penthouse, GQ e per diversi calendari • Ha presentato Mai dire gol assieme a Fabio De Luigi (Italia 1, 2001), il festival di Sanremo assieme a Pippo Baudo e Vittoria Belvedere nel 2002 e l’ottava edizione di Scherzi a parte con Teo Teocoli e Anna Maria Barbera (Canale 5, 2003) • È stata valletta nel programma Il gatto e la volpe (Canale 5, 1997), opinionista fissa del Grande Fratello 13 (Canale 5, 2014), giurata a Miss Italia 2017, concorrente di Ballando con le Stelle (Rai 1, 2019) • Nel 2002, sul lungomare di Porto Cesareo, località turistica del Salento, fu posta una statua che la raffigurava con l’epigrafe «Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità» • Dalle telefonate fra Giampaolo Tarantini, la Arcuri e Francesca Lana si evince che avrebbe valutato la possibilità di frequentare Berlusconi, ma che poi questi l’abbia trovata troppo volgare • «Se fossi un cioccolatino sarei un Raffaello, perché è diverso dagli altri, di cioccolato bianco, e dentro un cuore morbido. Come me. All’apparenza posso sembrare forte, mentre interiormente sono davvero molto dolce».
Titoli di testa «Gentile Manuela Arcuri, non ho pensieri che per lei. E questo da 15 anni, cioè dalla prima volta che l’ho vista in tv. Da allora sono stato licenziato diverse volte per mancanza di concentrazione sul lavoro. Per forza: la pensavo sempre, anzi ti penso sempre. Ti sogno anche di notte» (Maurizio Milani, Il Foglio, 30/8/2019).
Vita Figlia di Cataldo e Nella Arcuri, lui impiegato tecnico di origini calabresi, lei di Avellino. Vivono a Cisterna di Latina • Manuela è la terza di tre figli, l’unica femmina •  • «Lavoro fin da giovanissima…» (a Pitaro) • Debutta come modella per fotoromanzi a 15 anni • «Ho iniziato nella moda da piccolissima. Da quando a 14 anni ho frequentato un corso di portamento a Latina. Fino a 18 anni ho fatto di tutto, tranne l’alta moda. Un Valentino, una dal fisico prorompente come il mio non la prenderebbe mai. Per me solo pret-à-porter. Però ho fatto cose importanti come sfilare per Coveri a Parigi a 16 anni. Feci i provini per Piazza di Spagna, ho girato tutti gli stilisti ma gli abiti mi andavano strettini. Me li infilavo e non si chiudevano. Stavo malissimo! È da lì che sono iniziate le mie diete. Il primo film l’ho fatto a 17 anni, I buchi neri di Pappi Corsicato. Non ci volevo andare fino a Napoli per il provino poi, invece, sono entrata nella stanza e il regista ha detto: “Adelaide. È lei”. Ero contentissima. E così ho allontanato lo stress allucinante della moda» • Stando a Wikipedia, la sua prima apparizione al cinema la fa a sedici anni, nel ’93: è una vagabonda in Diario di un vizio, con Jerry Calà e Sabrina Ferilli • Frequenta il liceo artistico, vorrebbe fare l’attrice. «Quando ho incominciato non avevo ovviamente un curriculum e mi sceglievano solo per la bellezza. Poi, crescendo, è arrivato il momento in cui bisognava dimostrare anche la professionalità» • Tra i 18 e i 20 ottiene una comparsata ne I laureati di Pieraccioni, una parte minore in Viaggi di nozze di Carlo Verdone e in A spasso nel tempo di Carlo Vanzina • Panariello dice: «Manuela Arcuri mi incanta, è un bendidio nostrano», la prende per Bagnomaria e lei acquisisce una certa popolarità: è «la bombolonaia», perché nel film vende bomboloni • Un emiro, tale Mohammed al Habtoor, vede le sue foto su un giornale e la vuole conoscere. «Per settimane mi ha mandato dei regali, dei fiori, mi ha sommersa di telefonate, mi ha invitata in Sardegna. Lì ha cominciato a piacermi» • Lui le fa fare la protagonista del primo calendario sexy arabo, per fare pubblicità alla propria ditta di acqua minerale. La riempie di regali, le dona un anello con diamante da 200 milioni di lire («mi regala le stesse cose che regalerebbe un normale ragazzo benestante»). Lei, bella, giovane, bruna, balza sulle cronache rosa e diventa famosa: Se Mohammed è l’uomo della mia vita, alla fine lo sposerò. Ma, al momento, mi aspetta Cecchi Gori. Con due film da protagonista» (a Mariella Boerci, Panorama, 3/2/2000) • «Da allora la stangona laziale è una habitué dei pettegolezzi per i suoi amori, veri, presunti, attribuiti o inventati. Ci sono anche quelli reali (ma lampo) raccontati da lei stessa, come quello con il ricco afghano Wazee Panah. Francesco Coco, Enrique Rojo, Valerio Morabito, Eddie Irvine. Smentite invece le liaisons con Stefano Ricucci (ex Anna Falchi), Mario Cipollini, Francesco Totti. Ma, come si dice, il primo amore non si scorda mai (nemmeno per il gossip). […] “La nostra è una vera storia d’amore, non sto con lui per per interesse economico come qualcuno ha insinuato”. In tv, a Michele Cucuzza […] raccontava: “Sono innamorata di lui. Nell’intimità lo chiamo cucciolo. Lui da buon arabo è molto geloso”. Diceva di non temere il confronto con donne del calibro di Naomi Campbell o Valeria Marini, fiamme del riccone arabo: “Sono storie finite e poi io per Mohamed sono un’altra cosa”» • «Tenta l’avventura internazionale con la pellicola finto-storica Giovanna la Pazza (2001) di Vicente Aranda, con Daniele Liotti e Giuliano Gemma, dove riveste il ruolo di una cortigiana. Trasvola l’oceano per girare il video Somewhere here on Earth di Prince, che cercava “una bella ciociara”. E l’ha trovata, ma l’avventura americana non avrà seguito. Dopo Prince viene notata però da Gigi D’Alessio, che la vuole nel video L’amore che non c’è.  Più fortunato di quello musicale è il côté benemerita: nel 2002 indossa i panni (per la prima volta, direbbero i maligni) di una frizzante marescialla in Carabinieri, poi trasposto cinematograficamente nell’inquietante pellicola Sotto copertura (2005). Nel frattempo non trascura gli studi: si iscrive alla triennale in Sociologia ma subito perde esami e inizia a fare i calendari nuda, nudissima: uno per Gente Viaggi (2000), uno per Panorama (2001), che le danno grande notorietà, tanto che nel 2003 partecipa pure a un Sanremo baudiano» (Masneri) • Baudo vuole con sé all’Ariston una bionda e una bruna. Lei commenta: «Se Baudo ti sceglie, significa che non sei l’ultima» • «Tra il 2001 e il 2003 è il biennio d’oro di “manovella” (copyright Dagospia), celebrità suggellata dalla pregevole iniziativa del sindaco di Porto San Cesareo, nel Salento, che fa costruire una gigantesca statua sul lungomare dedicata al genius loci della “moglie del pescatore”, con fattezze arcuriane. Segue polemica: l’Associazione Mogli di pescatori scrive una piccata missiva all’Amministrazione comunale. “Come farà la moglie di un pescatore a spiegare ai propri figli che quelle forme perfette stanno lì per simboleggiare le notti vissute all’insegna della preoccupazione quando il papà era in mare col cattivo tempo, la gioia nel vederlo tornare a casa dal lavoro, la dedizione nel preparare il pranzo che lo avrebbe ripagato dalla fatica, dalla salsedine che ha logorato le sue mani?”» (Masneri) • La statua però piace ai turisti e i pescatori stessi prendono l’abitudine di toccarle le natiche prima di salpare. Viene rimossa nel 2010 dall’amministrazione comunale, ma nel 2011 ci sono le elezioni, c’è un nuovo sindaco che fa restaurare le natiche e la rimette al suo posto. Alla cerimonia di reinsediamento invitano pure l’originale • «Ai fedelissimi ripete essere "la donna più bella d’Italia”» (Tommaso Cerno, Emiliano Fittipaldi, L’Espresso, 24/9/2009) • «Se piaccio è perché trasmetto qualcosa che va oltre la bellezza. Per colpire bisogna lasciare un’impressione e questa parte per me è la più importante» (a Luciano Regolo, Chi, 24/9/2003) • «La prima volta che vado a letto con un uomo succede quasi sempre che non si faccia niente. Si preoccupano, si agitano, credono di dover fare i fenomeni. Pensano: “Oddio, lo sto facendo con la Arcuri”. E non si conclude. Ormai lo so, sono rassegnata» • Agli amici che cercavano di consolarla perché lei s’era lamentata d’esser trascurata dal fidanzato (forse «in ansia da prestazione di fronte a un tale sex symbol») dice: «Ahò, ma quale ansia da prestazione? Hai voluto la Arcuri? Mo’ devi pedala’!» (Matteo Bandiera, Sette, 16/10/2003) • «L’attrice cistercense non è nuova agli scandali: primo fra tutti quello delle turbocene a Palazzo Grazioli, dove ella partecipava. Almeno a quella del 2 dicembre 2008, quando Manuela – che, si dice, sia l’attrice italica favorita del premier – si presentò insieme a Tarantini ma soprattutto alla di lei amica Francesca Lana, soubrette in cerca di collocazione, ex “ragazza Billionaire” e già protagonista degli scatti bollenti dell’estate 2008, quando le due amiche inseparabili impressionarono pellicola e italiani con foto lesbo molto disinvolte» (Masneri) • «Tarantini: “Presidente le passo una persona che la vuole salutare a volo” (passa il telefono a Manuela Arcuri). Arcuri: “Vabbè, sono avvilita... Avevo un numero vecchio che non funziona più, avevo mandato un messaggino di auguri al compleanno senza risposta ovviamente, quindi ho detto a Gianpi: ‘Senti come facciamo che qui mi ha abbandonato completamente il presidente?’. Sono Manuela”. Berlusconi: “Ciao, tutto bene?”. A: “Tutto bene, ma hai cambiato numero e non mi dici niente?”. B: “E lo so, ma qua mi controllano tutto e quindi francamente mi fanno fare delle cose che non sono normali, quindi può darsi che abbia avuto qualche defaillance, ti prego di scusarmi. Come stai? Spero di vederti presto”. A: “Presto organizziamo... I primi di dicembre, quando facciamo”. B: “Adesso non c’ho qui l’agenda”. A: “Vabbè dai, poi vedi, poi lo fai sapere a Gianpaolo, ma ti voglio vedere cantare eh?”» (da un’intercettazione telefonica, 20/11/2008, pubblicata sul Corriere della Sera, 17/9/2011) • «Dall’informativa della Guardia di Finanza e dal voluminoso intreccio di telefonate emerge chiaramente la volontà, o meglio il “sogno” di Tarantini di regalare a Berlusconi una notte con Francesca Lana e la Arcuri insieme, quest’ultima al tempo stesso interessata ad avvicinare il premier per agevolare il fratello nel casting del film che di lì a poco tempo si sarebbe chiuso. A costo di ogni “ricompensa”. Eloquente è la telefonata del 28 gennaio 2009, tra la Arcuri e Tarantini, in cui la prima riferisce l’esito di una conversazione con Berlusconi. Arcuri: “Gliel’ho accennato...m’ha detto ‘guarda ne parliamo quando ci vediamo a cena’. Gli ho detto ‘no guarda, scusami, ma io la prossima settimana sono a Milano per lavoro... e io ne ho abbastanza urgenza perché parte la produzione e io gli devo fare questo favore a mio fratello...glielo dovrei fare adesso, se è possibile’. Mi ha detto ‘allora guarda, Manue’, ti chiamo oggi pomeriggio e ne riparliamo’. Speriamo amore... mi chiama, ve’?”. T: “Va bene, sicuro, perché... sicuro!”, A: “Ha detto che mi chiama, mi chiama! Speriamo, guarda, perché sarebbe troppo... troppo....troppo importante veramente!", "E poi una volta... ", "Poi se me lo fa il favore, se me lo fa il favore, poi, sarà ben ricompensato... però io dico la prossima settimana perché non fa la cena con Franci (la Lana, ndr), così pure lei gli chiede della Fattoria di quello che gli deve dire lei?”. Alla fine, la tanto attesa cena si svolge l’11 febbraio con un Tarantini che fino a poche ore prima “raccomanda” all’amica Lana di “convincere” Manuela Arcuri a trattenersi la notte nella residenza del premier. La spiegazione c’é: avrebbe rappresentato per lui l’ingresso nelle grazie di Berlusconi, spianandogli così la strada ai suoi affari imprenditoriali. Tarantini: “Amo’ falla rimanere a quella, stasera! Se quella rimane, ha detto a me che il manicomio! Gli... gli cambia la vita”» (Gazzetta del Mezzogiorno, 17/9/2011) • Annotano gli investigatori riferendosi a una telefonata intercettata il 18 febbraio 2009: “Berlusconi parla dei suoi impegni politici, poi parlando di un’intervista rilasciata alle Iene da Manuela Arcuri, Berlusconi dice di essere rimasto deluso dalla stessa che testualmente “ha fatto la figura della tr..., una figura da prostituta di strada”.  Tarantini: “Pensa che quella si era... Voleva star lì quella sera”. Berlusconi: “Meno male che non è stata qui, perché sennò mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una tr... così. Vabbè cancellata”. T: “E vabbè ce ne sono tante”» • «Per uscire da tutto questo polverone e salvare se stessa […] Manovella dichiarerà al Giornale: “Tutte queste storie mettono in pericolo la stabilità del governo” (3 luglio 2009); e “Adesso al cinema vorrei interpretare una santa” (5 maggio 2009)» (Masneri).
Amori «Alfonso Signorini […] fa accomodare Manuela Arcuri proprio al centro del salottino, in un banchetto, e fa portare in studio uno schermo stile lavagna, dove annuncia che passeranno in rassegna tutti i suoi ex fidanzati raggruppati per ordine alfabetico; Manuela Arcuri sentendo ciò si mette a ridere perché non pensa di aver avuto tanti fidanzati, ma Alfonso Signorini risponde che erano in realtà 150, lui li ha ridotti a 35 per non fare un elenco troppo lungo» (Simona Iannelli, FanPage, 30/12/2010) • Lo sceicco di Dubai Mohamed Al Habtoor, nel 1999 • L’uomo d’affari afghano Wazee Panah, che aveva il doppio della sua età • Il produttore Valerio Morabito, tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002. «Un principe» • Il calciatore Francesco Coco, un anno e mezzo fino al 2003. «Non ho amato nessuno come lui» • Gabriel Garko. Solo un flirt nel 2004, la scintilla non scocca, ma sono rimasti amici • L’imprenditore playboy Tommaso Buti. Un flirt nel 2004. Ma poi Coco la richiama e Manuela lo lascia, sperando di ricominciare con il calciatore • Il campione di scherma Aldo Montano, dal 2004 al 2006 • L’avvocato barese Ezio Costantino, nell’estate del 2008 • Il tronista di Uomini e donne Matteo Guerra, 7 anni più giovane di lei, per tre mesi nel 2009 • L’attore Gianluca De Marchi, nel 2010. «Siamo grandi amici che se sono single si ritrovano» • Francesco Fico, fratello di Raffaella Fico, nel 2010 • Il pierre Gianluca Mobilia, per un mesetto nel 2011 • Pasquale Petti, erede di un’azienda di conserve, nel 2011 • L’imprenditore del gioco d’azzardo Salvatore De Lorenzis, ex marito di una ex gieffina • Il cuoco Simone Rugiati • «Sono una vera “carciofa”. Non riesco a trovare un uomo che mi ami. Che cosa devo dire?» (a Gabriele Parpiglia, Chi, n. 31, 04/08/2010) • «Tutti vorrebbero portarmi a letto e stop. Ma Manuela non è una ragazza da letto e stop».
Fidanzate? «Piacere alle donne è un valore aggiunto» • A Chi ha detto di aver ricevuto avances anche da donne, ma di aver sempre detto di no: «Ho provato un certo imbarazzo. Ho sempre temuto di ferirle, anche se non è mai stato difficile depistare certi approcci. Le donne nel corteggiamento non sono mai invasive».
Compagno Dal 2010 sta con tale Giovanni Di Francesco, classe 1977, imprenditore edile, laziale di Monterotondo • «Un uomo per bene, allegro, un puro di cuore che mi ha conquistato con la sua semplicità» • «Vorrei un matrimonio tradizionale, in chiesa e con l’abito bianco come sognano tutte le donne».
Figli Mattia Di Francesco (n. 2014) • «Ho fatto la mamma, il mestiere più bello e faticoso del mondo» • «Essere madre mi ha dato una forza che non conoscevo, e mi sono trasformata interiormente: sono più sicura e agisco con più convinzione» • Dopo la sua nascita ha detto di non voler più recitare scene osé: «Non vorrei che un giorno, da grande mi vedesse. Lui è comunque più importante» (a Chi).
Curiosità È alta 1 metro e 74, pesa 65 chili • Numero di scarpe: 39 • I suoi genitori hanno divorziato nel 1998 e hanno pure ottenuto l’annullamento delle nozze dalla Sacra Rota • Ha due fratelli: Marco, cinque anni più di lei, ufficiale in Marina, e Sergio, tre anni più di lei, laureato in ingegneria e attore. Ha anche un fratellastro di trent’anni più giovane, figlio di secondo letto del padre • «Credo agli oroscopi e la mattina do subito un’occhiata per vedere che cosa dicono del Capricorno, il mio segno» (a Francesco Giorgianni, Chi, n. 37, 31/08/2011) • Ha avuto un chihuahua a pelo lungo di nome Zeus e uno di nome Romeo • Quando vuole rimettersi in forma va alle terme. Le piacciono zuppe e passati di verdure, dice di non mangiare mai la carne rossa perché non le piace e di condire il cibo solo con olio crudo: «i veri nemici della linea sono gli intingoli» • Nel 2011 una pasticceria di Porto Cesareo ha dedicato a Manuela Arcuri dei dolcetti: «i sederini dell’Arcuri». «A Porto Cesareo si dice che toccare il sedere della mia statua porti fortuna, così hanno voluto realizzare questi dolcetti a forma di “sederino”. Sono buoni, sono fatti di pasta di mandorle» (sempre a Giorgianni) • «C’è quella ragazza di Latina, Manuela Arcuri, con la quale mi sento spesso al telefono (abbiamo lo stesso agente) e ogni volta domanda: “Rocco, ma quando ci vediamo?”» (Rocco Siffredi a Chi, nel 2011) • Se non avesse fatto l’attrice, Manuela Arcuri avrebbe voluto lavorare in un centro estetico: «Magari cercando di averne uno mio: sono brava a truccare, a fare i massaggi o la manicure» • «Ha detto che in passato un uomo che le piaceva l’ha rifiutata: possibile?  “Come si è permesso? (ride, ndr). Ma non solo uno, è successo un po’ di volte, non tantissime. Capita, non è bello, ma fa parte della vita”. Ma è famoso l’uomo che la rifiutò? “Ce n’è uno, ma non dico chi, siete matti?”» (Valerio Palmieri, Chi, 5/3/2014).
Titoli di coda «Ciao Manuela, tutto quello che ti ho detto è vero, tranne l’inizio. Ma neanche. Tuo, Maurizio» (Maurizio Milani, Il Foglio, 3/5/2019).