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 2020  gennaio 04 Sabato calendario

Sembra tonno ma è anguria. Il sashimi vegano

Una fetta d’anguria sapientemente preparata può assumere le sembianze, ma non ancora il sapore, di un filetto di tonno. Il primo gennaio è iniziato in Gran Bretagna il Veganuary, il mese dedicato all’alimentazione vegana promosso dall’omonima organizzazione no profit per promuovere una transizione verso una dieta completamente vegetale e per l’occasione Wagamama ha lanciato il tonno vegano.
La catena specializzata in cucina giapponese, circa 200 ristoranti nel mondo, di cui tre in Italia, ha ideato il nuovo piatto: sashimi di tonno... vegetale. Il pesce vegano, ha raccontato il quotidiano britannico The Independent, è fatto con una fetta di cocomero messa in salamoia per bilanciare il rapporto con gli zuccheri naturalmente contenuti nel frutto; dopo questo processo di disidratazione viene cotto a bassa temperatura per lungo tempo e servito caldo: aspetto e consistenza sono del tutto simili al sashimi di tonno, ma il sapore resta più vicino a quello del frutto. Il prezzo, invece, somiglia decisamente più a quello del pesce: un piatto costa 12,95 sterline, poco più di 15 euro. Il filetto è accompagnato da una salsa di miso e sesamo e adagiato su un letto di riso bianco condito con soia, con un contorno di ravanello, cavolo nero e broccoli; nel piatto anche avocado, soia edamame e guacamole di tofu.
Il tonno vegano secondo la catena di ristoranti potrebbe seguire il successo che ha avuto l’uovo vegano nel 2019, prodotto con latte di cocco, farina di mais e miso, e se durante il Veganuary sarà gettonato dai clienti sarà aggiunto permanentemente al menu.

Steve Mangleshot, executive chef di Wagamama, ha dichiarato: «Il mio team ed io siamo sempre entusiasti di creare nuovi piatti, adoriamo innovare e far riflettere le persone sul cibo che stanno mangiando. Il piatto di tonno all’anguria è tutto centrato sull’innovazione e sulla creazione di un cibo vegano eccezionale per i nostri ospiti. È una gioia essere in grado di produrre alimenti davvero fantastici, che siano allo stesso tempo vegani e gustosi».

L’edizione 2019 del Veganuary secondo gli organizzatori ha avuto circa 250mila partecipanti nel Regno Unito e la sfida di un dieta vegetale per un mese intero sta appassionando anche chi vegano non è. «Veganuary sta creando una nuova ondata di consumatori con una forte etica e un grande appetito, ha commentato il portavoce della manifestazione, Zoe West, «questa è una vera opportunità per le aziende di migliorare e ampliare le proprie offerte vegane per un pubblico in crescita e sempre più in cerca di sostenibilità».