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 2020  gennaio 04 Sabato calendario

Latte Dolce e quei club dai nomi unici

Inutile cercare su Google maps: la città di Atalanta proprio non c’è. E d’altro canto un po’ tutti sanno che il nome della squadra più in voga del momento corrisponde a Bergamo. Ma non tutti sanno che l’origine del nome si ricollega all’omonima figura della mitologia greca, abile cacciatrice. E chissà, magari i liceali che la fondarono nel 1907 pensavano già che quella società sportiva sarebbe andata a caccia di successi, come poi in effetti è avvenuto. In serie A sono altri i nomi di squadre che non corrispondono a quelli di città, come Sampdoria e Spal. Il primo nasce dalla fusione, nel 1946, di Sampierdarenese e Andrea Doria, mentre Spal sta per Società polisportiva ars et labor, nata a Ferrara nel 1907. In serie B chi mastica di geografia ricollega subito il nome Entella a quello del fiume di Chiavari, mentre Juve Stabia è il club di Castellamare, in Campania, e deve la prima parte del nome a “Juventus”, dal latino ’gioventù’. Molte squadre hanno proprio questo richiamo, dalla più famosa Juventus di Torino (della quale ovviamente non ci siamo dimenticati) alla Juventina di Gela, in Sicilia, fino alla Alma Juventus della marchigiana Fano. Ma è proprio scendendo di categoria che i nomi curiosi delle squadre di calcio aprono mondi spesso sconosciuti ai più, soprattutto a quanti sui libri di storia magari hanno faticato un po’. E così, se non si ha memoria di Francesco Baracca, asso dell’aviazione nella prima guerra mondiale, difficilmente si ricollegherà a lui la squadra di Lugo di Romagna. Origine storica anche per il Fanfulla di Lodi, club ora in serie D ma che fino agli anni ’50 disputò una dozzina di campionati in B: il nome lo deve proprio a Fanfulla da Lodi, cavaliere di quel gruppo che nel 1503 sconfisse i francesi nella disfida di Barletta. Un paio di serie più in giù fino alla Promozione, ecco il “Luciano Manara” di Barzanò, paese dove è sepolto questo eroe delle 5 giornate di Milano. Prima il cognome e poi il nome invece per la Giana Erminio, il club di Gorgonzola che onora così (disputando ottimi campionati in C) il concittadino morto a 19 anni durante la prima guerra mondiale. Al grido «Avanti Savoia» si rifarebbe invece il nome del Savoia di Torre Annunziata: anche qui varie partecipazioni alla B ma un condizionale d’obbligo sull’origine, che alcuni fanno risalire invece al nome del cinema in cui il club venne fondato nel 1908. E che dire poi della gloriosa Pro Patria di Busto Arsizio? L’esatta denominazione iniziale del 1919 di “Pro Patria et Libertate” in realtà dice tutto. A spasso per la storia, si arriva addirittura ai gladiatori romani che avevano la loro scuola a Capua, in Campania, con la squadra della vicina Santa Maria Capua Vetere che in loro onore ha preso il nome di Gladiator. Molti club si rifanno invece alle origini oratoriali: ecco dunque la Luisiana di Pandino (Cremona) dall’oratorio di San Luigi fino all’Eccellenza. E finiamo con Turris-Tharros-Torres, che non è uno scioglilingua ma il nome rispettivamente delle squadre di Torre del Greco (anticamente Turris Octava), Oristano (nome della città fenicia) e Sassari (origine incerta). Ma la palma del nome più curiosa spetta senza dubbio al Latte Dolce, club di serie D in corsa per la C: è il nome di un quartiere di Sassari, a sua volta ispirato ad una chiesa con un dipinto di una Madonna che allatta il Bambino.