Il Messaggero, 4 gennaio 2020
Il tramonto della Lotteria soppiantata dai gratta e vinci
Nei bussolotti della Lotteria Italia quest’anno, più che i numeri vincenti, sembra nascondersi un flop. A due giorni dall’estrazione della notte del 6 gennaio infatti, sono appena 6,7 milioni i biglietti staccati lungo lo Stivale per un incasso di 34 milioni di euro.
Si tratta del peggior risultato in termini di vendita (-3% rispetto al 2018) per quella che un tempo era considerata la lotteria più popolare del Paese e che ora è la sola superstite tra le 13 estrazioni tradizionali degli anni ’90, tutte soppiantate dai gratta e vinci. L’interesse degli italiani infatti è andato via via scemando, portando a un vero e proprio crollo delle vendite il cui picco è iniziato almeno a un decennio fa. Così dall’edizione del 2009, in cui i biglietti acquistati erano stati ben 18,5 milioni, sono stati individuati diversi colpevoli.
In principio l’indiziato numero uno è stata la crisi che aveva reso tutti più prudenti anche sui 5 euro necessari per sognare i 5 milioni di euro del primo premio. Poi a non funzionare sarebbe stato l’abbinamento con i diversi programmi televisivi della Rai. I vari La Prova del Cuoco, Affari Tuoi e, come quest’anno per la quarta volta consecutiva I Soliti Ignoti, non hanno mai retto il confronto con l’ultima regina delle estrazioni: Raffaella Carrà. In seguito a frenare gli italiani sarebbe stata anche solo il sospetto che, dopo il bacio della Dea Bendata, fossero costretti a condividere la buona sorte con le casse dello Stato. Al punto che ieri l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha precisato che la cosiddetta tassa sulla fortuna non si applica «alle vincite di qualunque importo della Lotteria Italia».
Infine il sogno italiano, nato nel 1956 come Lotteria di Capodanno, è stato soppiantato dal boom dei gratta e vinci e dalle molteplici forme assegnate alla Dea Bendata da Piazza Mastai. Nel Bel Paese infatti la caccia all’occasione della vita è tutt’altro che terminata. Si è solo diluita nel resto dell’anno, divenendo un’impellenza repentina piuttosto che un appuntamento da rimandare al 6 gennaio. Non è un caso se il calo più deciso delle vendite risalga all’edizione 2018.
Un meno 18,6% rispetto all’edizione precedente dovuto in parte all’assenza del grattino abbinato che, fino al 2017, garantiva dei premi immediati. Vale a dire proprio come le 30 amatissime lotterie istantanee ad oggi attive nella Penisola. Gli italiani in pratica non hanno più voglia di aspettare la fortuna e la cercano ogni giorno nei Gratta&Vinci, con lo 0,000043 per cento di possibilità di cambiarsi la vita con premi superiori a 100mila euro.