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 2020  gennaio 04 Sabato calendario

Redditi 2018: Conte a 1.155.229 euro,Berlusconi al top

Il premier Giuseppe Conte è il più ricco tra i componenti del suo governo. Nel 2019 ha dichiarato 1.155.229 euro di reddito imponibile (riferiti al periodo d’imposta 2018), più del triplo dell’anno scorso quando aveva dichiarato 370.314 euro per la sua attività di avvocato. Tra i ministri il più ricco invece è il titolare dei Beni culturali, Dario Franceschini (200.767 di reddito imponibile). Mentre confrontando i capi di partito, Silvio Berlusconi si conferma di gran lunga al top, con 48 milioni di euro. Sono questi i numeri principali che emergono dalle dichiarazioni dei redditi di parlamentari e membri del Governo, pubblicate ieri sul sito Parlamento.it (si tratta delle dichiarazioni dei redditi 2019 relativi quindi al periodo d’imposta 2018). 
Nel 2017, l’allora avvocato Conte, aveva avuto un imponibile di 370.314 euro, in linea con quello di professionisti di alto livello. Una somma molto inferiore rispetto a quella dichiarata quando non era premier. Il milione e 155 mila euro del 2018 è stato registrato, ha precisato Palazzo Chigi con una nota, proprio per l’ingresso al governo: una volta diventato premier Conte ha dovuto chiudere tutti gli incarichi pendenti emettendo le relative fatture, e quindi ha fatturato in un solo anno importi che altrimenti sarebbero stati diluiti nel corso del tempo. Il premier ha dichiarato anche la proprietà di un immobile a Roma e di un’auto, una Jaguar XJS del 1996. 
Tra i politici Silvio Berlusconi è sempre irraggiungibile con i suoi 48.022.126 euro, sempre nel 2018. Al secondo posto si colloca l’avvocato, Giulia Bongiorno (ex ministro leghista della Pubblica amministrazione), con 2.403.772 euro, in flessione rispetto ai 2.833.488 del 2017. Nel centrodestra Matteo Salvini è nella bassa classifica, con 70.173 euro, superato da Giorgia Meloni, con i suoi 97.145 euro. Nella classifica pubblicata sul Parlamento.it non compare ancora il reddito di Luigi Di Maio, recuperabile comunque dal sito del ministero degli Esteri (98.471 euro, uguale a quello dell’anno precedente). Non è parlamentare né ha cariche di governo Nicola Zingaretti: il segretario del Pd non compare quindi in queste pubblicazioni. Tuttavia, il quanto governatore del Lazio, il reddito di Zingaretti è recuperabile dal sito della Regione (124.094 euro).
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, anch’essa avvocato, ha denunciato un imponibile di 306.461 euro. Nel Movimento 5 Stelle, non tutti i dirigenti hanno ancora aggiornato i propri dati, inserendo quelli del 2018 (mancano per esempio quelli del presidente della Camera Roberto Fico) rispetto a quelli del 2017 già presenti. Tra quelli i cui dati sono aggiornati il più “ricco” risulta il Guardasigilli Alfonso Bonafede, con un imponibile di 162.820 euro. 
Nel centrosinistra è Matteo Renzi ad avere il reddito 2018 più alto: per lui 796.281 euro, rispetto alle 29. 315 euro percepite l’anno d’imposta precedente. Oltre 700mila euro in più nel portafoglio in un anno. Nel sua dichiarazione il fondatore di Iv attesta che «in rapporto all’ultima dichiarazione presentata» sono intervenute alcune “variazioni”: la cessione, il 27 maggio scorso, di «due unità immobiliari» a Pontassieve, in provincia di Firenze, di cui aveva il «possesso al 50%», ovvero, riferiscono nel suo entourage, la casa e la tavernetta annessa; la liquidazione della Digistart srl con sede a Firenze, che vedeva l’ex premier socio con una quota da 10mila euro. Tra le “variazioni”, inoltre, è menzionato l’incarico di liquidatore della stessa “Digistart”, l’azienda fondata con Marco Carrai e che non ha mai operato, come precisato dallo stesso Renzi. Al netto della vendita dei due fabbricati a Pontassieve, nel “portafoglio” di Renzi restano le quote di fabbricati e terreni tra Firenze e la sua città natale, Rignano sull’Arno.
Nel Pd emerge il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, con 663.859 euro. Tra i ministri Dario Franceschini ha avuto un imponibile di 200.767; dietro di lui il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, con 131.914 euro, il titolare del Tesoro, Roberto Gualtieri, con 104.134 euro. Tra i ministri del Conte 2 quello con l’imponibile più basso è Enzo Amendola, fermo a 45.753 euro, con il Ministro della Salute, Roberto Speranza davanti a lui con 77.762. Per il neo Commissario Europeo Paolo Gentiloni l’imponibile del 2018 è stato di 152.428, ma nella dichiarazione spiega che nella seconda metà dell’anno, dopo aver lasciato Palazzo Chigi, ha acquistato azioni di varie aziende (Microsoft, Array, Wirecard, Amplifon, Cucinelli, Techno Gym, Bio on Nexi e Adobe) il cui valore nel 2019 è di circa 400mila euro.