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 2020  gennaio 04 Sabato calendario

Commercio online, a Natale spediti 50 milioni di pacchi

Più che mai quest’anno Babbo Natale è arrivato per posta. A semplificare le feste, tranne che per spedizionieri, postini e portieri, sono stati i pacchi ordinati via internet, che continuano la loro crescita. Per l’Osservatorio eCommerce Business to consumer del Politecnico di Milano si contano in quasi 50 milioni gli acquisti online tra novembre e dicembre su 318 milioni di spedizioni nel 2019. In particolare, i flussi sono stati più intensi al nord e nelle grandi cittá. A Milano sono stati consegnati 10 milioni di pacchi e a Torino 4 milioni, ma anche Roma, Bologna, Genova, Venezia, Firenze, Padova, Varese e Vicenza sono risultate molto attive.
Su Amazon, tanto per non fare nomi, gli acquisti più popolari durante il periodo natalizio sono stati l’assistente vocale Echo Dot, il Fire stick per rendere smart la propria tv e il videogioco per la Playstation Fifa 20, mentre le categorie preferite giocattoli, oggetti per la casa, libri e cellulari. 
Ma non c’è solo Amazon a crescere a Natale: ci sono Ebay, il settore turismo con Booking, Expedia, Trenitalia e Alitalia, le assicurazioni, la moda con Yoox oltre a tanti marchi prestigiosi e il settore alimentare, dove spicca Esselunga. Nel complesso l’eCommerce italiano cresce del 15 per cento rispetto all’anno scorso e del 20 per cento a Natale. D’altra parte sono diversi i fattori che contribuiscono a questa tendenza. Intanto, la facilità di acquisto, di confronto tra prodotti, di scelta, il risparmio di tempo, il non portare pesi, la consegna facilitata, la possibilità di cambio e di risarcimento, i buoni acquisti. E ai parenti più invisi si puó pure spedire un regalo senza andare di persona. 
Anche le Poste registrano il fenomeno con soddisfazione. In fondo, Amazon e colleghi non hanno fatto che aumentare il loro lavoro. Nei primi 9 mesi del 2019, fanno sapere, i volumi di questo tipo di pacchi sono stati pari a 64 milioni e qualora si osservasse una crescita analoga a quella dell’anno scorso il totale dei pacchi si avvicinerebbe a 90 milioni. Non a caso il piano strategico di Poste italiane si intitola "Deliver 2022" e prevede 1 miliardo di investimenti nel settore. L’ultimo in ordine di tempo è stato il più grande hub per l’eCommerce mai realizzato in Italia, inaugurato a Bologna a luglio dal presidente della Repubblica Mattarella, con una superficie di 75mila metri quadrati e un sistema di robot capaci di lavorare ogni giorno fino a 250mila buste e pacchi, dalla semplice lettera al frigorifero comprato online. 
Non bisogna peró pensare che il futuro sia solo questo e che i regali o gli acquisti avverranno unicamente via web e che tutti i negozi scompariranno. Come spiega Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, "Il trend è sempre più la combinazione delle due dimensioni. Vincerà chi sarà presente sia online sia fisicamente, infatti sia Amazon sia Alibaba si muovono in questa direzione, come pure soggetti più piccoli come Cortilia che ha aperto un negozio a Torino". 
In ogni caso, bisogna tener conto che il 93 per cento delle vendite in Italia avviene ancora in negozio e che l’eCommerce pesa appena il 7 per cento del totale. Il punto è che cresce più del resto e per questo tutti ci investono con l’obiettivo di raggiungere quella quota del 20 per cento che si tocca nel Regno Unito e in Cina. A penalizzare l’Italia in questo percorso è l’alimentare, che vale un terzo degli acquisti su internet e nel nostro Paese è ancora un settore molto tradizionale, anche perché solo un italiano su due vive in un territorio dove esistono servizi di trasporto a domicilio del cibo e uno su tre non ha vicino supermercati che portino a casa la spesa ordinata online neanche per il cenone di Natale.