Sequestro di persona aggravato dall’abuso di potere e dall’essere stato commesso in danno di minori.
Quale comportamento viene contestato all’ex ministro dell’Interno e perché solo a lui e non a tutto il governo?
I giudici contestano a Salvini la privazione della libertà personale i 131 migranti salvati dalla nave Gregoretti della Guardia costiera italiana. La decisione di non autorizzare lo sbarco, come è stato accertato risalendo la catena di comando, è stata adottata dal Viminale su input del ministro.
L’eventuale sostegno del governo richiamato da Salvini nella sua memoria difensiva è un elemento in grado di discolparlo?
La condivisione della linea politica non cambia il rilievo delle contestazioni penali che sono state mosse a Salvini. Il fatto che il premier Conte si fosse mosso per ottenere la disponibilità di altri Paesi europei ad accogliere i migranti non ha nulla a che vedere con la decisione (di stretta competenza del Viminale) di non autorizzare lo sbarco della Gregoretti.
Salvini insiste sull’analogia con il caso della nave Diciotti del 2018 per il quale il Senato non ha dato l’autorizzazione a procedere. È corretto?
No, Tra i due casi c’è una fondamentale differenza dovuta dall’entrata in vigore delle norme del decreto sicurezza-bis voluto proprio da Matteo Salvini. Norme che il ministro dell’Interno è ora accusato di aver violato.
Quale norma in particolare?
La nave Gregoretti non è stata fatta approdare per diversi giorni applicando le norme che, da giugno 2019, prevedono la possibilità di vietare l’ingresso in acque territoriali e dunque l’approdo di navi che trasportano migranti se ritenute offensive per la sicurezza nazionale. Ma queste stesse norme - è specificato chiaramente nel decreto sicurezza bis - non possono essere applicate a navi militari italiane che, in quanto tali, non possono essere giudicate offensive per la sicurezza nazionale.
La competenza dell’autorizzazione allo sbarco era esclusiva del Viminale?
Prima la competenza era del ministero dei Trasporti attraverso il comando delle Capitanerie di porto, ma proprio con il decreto sicurezza Salvini ha voluto accentrare al Viminale l’esclusiva competenza. Come provano anche le testimonianze delle diverse autorità coinvolte a vario titolo nella vicenda e i carteggi con il comando della Guardia costiera che reiterò più volte al Viminale la richiesta di poter procedere allo sbarco.