Corriere della Sera, 4 gennaio 2020
Andie MacDowell e la bellezza a 60 anni
Per la rivista People «è tra le cinquanta persone più belle del mondo». Andie MacDowell, la ragazza riccia della Carolina del Sud è una splendida donna che non tiene conto del calendario. I sessantuno anni (62 il 21 aprile) convivono benissimo con un corpo perfetto, sottolineato da un tailleur pantalone attillato, il tacco dodici (nonostante l’altezza) e un make up che non vuole nascondere i naturali segni del tempo. «Credo – racconta nel suo breve viaggio a Parigi, ospite di L’Oréal Paris di cui è ambasciatrice – che sia un momento speciale per me: da donna matura mi sento forte. Oggi le donne sono unite nel realizzare questa trasformazione, nel supportare sé stesse con l’avanzare dell’età. In questo modo abbiamo diritti e privilegi che gli uomini hanno sempre avuto. E c’è il fatto di poter invecchiare con integrità, al pari dei maschi, diventiamo più affascinanti con il passare del tempo». Tutto riporta a uno stile di vita che si è imposta da anni. «Sono una convinta sostenitrice della forza fisica – prosegue —. Mi alleno con costanza: yoga, tutti i giorni al mattino in un centro vicino a casa. E poi camminate. In media cinque chilometri e anche di più. Mi piace stare all’aria aperta e guardare il tramonto, gli alberi. Si può avere una pessima giornata, essere stressati, ma dopo un passeggiata ci si sente rinati».
Stessa disciplina nella beauty routine quotidiana. «Il mio rapporto con la pelle – confida – non mi porta a preoccuparmi per una ruga: se, è dovuta al sorriso, quella è una ruga bella. Mi concentro sulla forza della pelle, proprio come facciamo con i muscoli. Applico sempre la protezione solare perché i raggi Uv sono dannosi, inoltre assottigliano la pelle. Non esco mai, poi, senza indossare il cappello». Tante attenzioni senza esasperare le preoccupazioni che assillano tutte noi. «Anch’io non accetto i capelli bianchi, ma non ne faccio un problema».
Ottimista. Un modo di affrontare la vita con leggerezza che l’accompagna dall’inizio carriera, dopo un’infanzia difficile. Prima modella, quando ancora si chiamava Rosalie Anderson MacDowell a cui sono seguiti una serie di film di successo. Per il futuro ha progetti e programmi già definiti. «Sono molto ispirata. Avevo alcuni sogni nella mia lista dei desideri. Uno di questi era andare in India, a Calcutta, e ho avuto la grande occasione di partecipare al Festival del cinema, così su questo metto la spunta. Da molto tempo voglio fare una full immersion nel francese, mi impegnerò in questo senso. E, mi piacerebbe ritornare a Parigi per fare la modella. È lì che ho iniziato. Lo vivo come un aspetto importante della mia vita: mi ha resa quella che sono, poi conto di aprire nuove porte per il futuro». Non mancano gli impegni umanitari. «Sono nel consiglio della National forest foundation – spiega – mi interesso della conservazione del territorio e tengo molto all’ambiente».
Viaggi, set fotografici e cinematografici... «Ma quando sono libera cerco di fare una vita normale come tutte. Mi metto la maschera sui capelli, li raccolgo e la lascio in posa tutto il giorno; nel frattempo incontro un’amica, vado a fare una passeggiata. Il momento che preferisco per camminare è quando il sole tramonta: è importante per i sensi e per la mente. Abbassa e riequilibra i livelli di cortisolo, elimina lo stress e aiuta a dormire». A ciò si aggiungono semplici rituali. «Appena sveglia bevo acqua e limone – spiega —. Certo, anch’io adoro il caffè, ma cerco di alternarlo al tè verde e all’erba mate: aiuta la concentrazione e a pensare. È strepitosa, l’ideale per risvegliarsi. Se sono a casa rinuncio al make up, ma non a valorizzare le sopracciglia, la parte più importante di un volto: determinano l’espressione, con l’età spesso si assottigliano alle estremità e quindi le riempio con la matita. Sono una fan di rossetto e illuminante, non ne faccio a meno quando devo uscire. Seguo una dieta anti-infiammatoria. Mangio soprattutto frutta e verdura. Rinuncio alla carne, anche se non penso che faccia male, preferisco il pesce. E sono golosa, amo il cioccolato fondente. Ma i dolci cerco di mangiarli con moderazione».
Da tre decenni è ambasciatrice per L’Oréal Paris. «Quando ho iniziato avevo 27 anni ed ero incinta di Justin, il mio primo figlio – ricorda —. E, avevo paura che rinunciassero al contratto. Ora lui ha 33 anni, da qui capite da quanto tempo sono con questo marchio. Sono fiera di averlo visto crescere così. Ha abbracciato tutti i Paesi, tutte le etnie, ed è stato il primo brand a lavorare con donne mature. Dobbiamo essere “incluse”, il mondo deve essere più consapevole della diversità e di chi è marginalizzato. E le donne mature lo sono state».
Dà consigli di bellezza alle sue figlie? «Se chiedete a loro, vi diranno che sono ossessionata con la protezione solare».