Da repubblica.it, 3 gennaio 2020
LA PRIMA VITTIMA SUL LAVORO DELL'ANNO – UN OPERAIO MUORE SCHIACCIATO NELLO STABILIMENTO SEVEL DI ATESSA, VICINO CHIETI - L'INCIDENTE DURANTE LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI NELLA FABBRICA A PRODUZIONE FERMA. CRISTIAN TERILLI, 29 ANNI DA COMPIERE, LAVORAVA PER UNA DITTA ESTERNA DEL GRUPPO FCA - LA RABBIA DEI SINDACATI, IL CORDOGLIO DELL’EX GRUPPO FIAT… -
Ennesima tragedia nel mondo del lavoro. Inizia male il 2020, così come si era chiuso il 2019, con un altro incidente mortale stavolta nella fabbrica abruzzese della Sevel in Val di Sangro. Un operaio di quasi 29 anni, Cristian Terilli, di Pignataro Interamna (Frosinone) è morto nella fabbrica di Atessa. Era dipendente di una ditta esterna dell'ex gruppo Fiat, impiegata per la manutenzione degli stabilimenti. L'uomo è stato schiacciato da un supporto di ferro dell'impianto robotico cadutogli addosso mentre stava sostituendo un tirante a un discensore. Inutili i soccorsi del 118 che ha inviato anche l'elisoccorso. L'incidente è avvenuto dopo mezzogiorno nel reparto lastratura della fabbrica abruzzese, la cui area è stata transennata e posta sotto sequestro dal pm Serena Rossi. Sul posto per le indagini i carabinieri di Atessa. In questi giorni la Sevel è chiusa per le ferie natalizie, ma erano in corso lavori di manutenzione alle linee di produzione.
"Fca esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la tragica scomparsa. - si legge in una nota - L'azienda, per quanto di sua competenza, sta collaborando attivamente con le autorità competenti che stanno compiendo gli accertamenti sulle cause dell'incidente drammatico ed eccezionale".
Cordoglio e indignazione dai sindacati. "Ancora un morto sul lavoro, un giovane lavoratore, che mentre la produzione è ferma era in fabbrica per la manutenzione degli impianti", fa sapere la Fiom esprimendo solidarietà alla famiglia del lavoratore. "Non è possibile continuare a contare giorno dopo giorno vittime sui luoghi di lavoro, i lavoratori e le lavoratrici non possono vivere con l'incubo di non ritornare a casa. Le aziende che non investono sulla sicurezza andrebbero penalizzate seriamente. Abbiamo chiesto subito un incontro urgente alla Direzione di Fca per capire come sia potuto accadere un incidente cosi drammatico.
Resta però una piaga che dalle Alpi alla Sicilia sta investendo in modo trasversale tutti i settori, dal metalmeccanico a quello edile passando per i trasporti e la logistica", commenta il Coordinatore Fim Cisl del settore automotive, Raffaele Apetino.
"Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione ed è necessario un controllo capillare e preventivo sulla sicurezza nelle aziende. - conclude Apetino - Non servono slogan ad effetto ma interventi mirati alla vera prevenzione per non scrivere ogni giorno un nuovo necrologio". Stesso appello lanciato dalla Fiom: "Il nuovo anno comincia come si è chiuso: è inaccettabile che i lavoratori rischiano infortuni o addirittura perdano la vita. C'è una responsabilità di prevenzione e controllo delle imprese e delle istituzioni pubbliche. È necessario intervenire con urgenza".