La Stampa, 3 gennaio 2020
Il bilancio degli incendi in Australia
In totale, circa 5 milioni di ettari di terreno sono bruciati e almeno 17 persone sono morte, mentre oltre 1.400 case sono state distrutte dagli incendi. E il premier australiano, Scott Morrison, ha sottolineato che la crisi in corso durerà probabilmente per mesi, mentre il Nuovo Galles del Sud ha dichiarato lo stato di emergenza.
Ma gli incendi in Australia fanno anche strage di animali: sono oltre 480 milioni i mammiferi, uccelli e rettili morti bruciati dalle fiamme o soffocati dal fumo. È il terribile dato stimato daall’Università di Sydney. Un numero destinato a crescere e che per alcune specie risulta essere ancora più drammatico: nel Nuovo Galles del Sud, una delle zone più colpite, risultano morti ottomila koala, pari al 30% della popolazione totale. Questi marsupiali sono infatti famosi per la loro lentezza e si nutrono di foglie di eucalipto ricche di olio che rende ancora più infiammabili gli stessi alberi su cui vivono. Anche quando gli animali sono in grado di scappare dal fuoco, come nel caso degli uccelli, spesso muoiono per effetto dalle elevate temperature sprigionate alle fiamme. Fra questi molti cacatua galerita – una sorta di pappagalli bianchi dalla tipica cresta gialla – caduti a terra privi di vita in giornate dove il termometro ha toccato i 50°. Lo stesso accade per animali che si possono muovere velocemente, come i canguri, ma che spesso si trovano circondati da muri di fiamme.
I tentativi dei soccorritori
«Gli incendi si sono sviluppati così in fretta che negli alberi sono morti moltissimi animali, e ora l’area ancora in fiamme è così grande che è difficile pensare di trovare qualche animale vivo», ha detto Mark Graham un ecologo del Nature Conservation Council nel corso di un’audizione al Parlamento del Nuovo Galles del Sud. Anche il Mogo Wildlife Park, un parco naturale privato nella parte orientale del Paese, è stato aggredito dagli incendi: 15 guardiani sono riusciti a farsi largo fra le fiamme e a portare in salvo tutti i 200 animali. E, non sapendo dove tenerli al sicuro, il direttore del parco ha aperto le diverse stanze di casa sua a scimmie e panda rossi. Gli incendi però non fanno strage solo fra gli animali selvatici: a morire sono anche migliaia di capi di bestiame, per lo più bovini e agnelli, che i proprietari non riescono a portare in salvo. E anche molti dei sopravvissuti sono destinati a morire: nella zona di Upper Murray si calcola che 12mila bovini e seimila pecore sono stati abbattuti perché ritenuti inguaribili dalle ferite provocate dalle ustioni.