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 2020  gennaio 02 Giovedì calendario

Elogio di Antonio Percassi

Antonio Percassi ha 66 anni, un discreto passato da difensore con Atalanta e Cesena (6 presenze in serie A e 111 in B) e l’incredibile capacità di leggere il futuro, soprattutto quando si tratta di football. Se c’è di mezzo un progetto lui riesce a guardare più in là degli altri, se c’è da fare una trattativa sa già cosa sta per succedere, se c’è da valutare un calciatore ha un fiuto infallibile. E così programma, osa, investe, agisce. E arriva prima, spesso vincendo. Quasi sempre guadagnando molti quattrini. L’ha fatto con l’Atalanta – club che si è ripreso nel 2010 – nelle ultime stagioni e i numeri sono da capogiro, così come i risultati sportivi. Con Gasperini allenatore (altro “visionario” di successo che trasforma in realtà i progetti del presidente), Percassi ha portato i nerazzurri ai vertici del calcio italiano, per poi affacciarsi in Europa e ora arrivare ad essere protagonisti della Champions League, competizione in cui i bergamaschi sono qualificati agli ottavi di finale. Un’impresa storica. Nel frattempo, il dirigente nerazzurro che sta rifacendo lo stadio di Bergamo ha portato a casa qualcosa come 180 milioni di euro in plusvalenze grazie alle cessioni dei vari Kessié (venduto a 30 milioni al Milan), Gagliardini (28 milioni all’Inter), Cristante (25 milioni alla Roma), Conti (24 milioni al Milan), Mancini (15 milioni alla Roma), Caldara (20 milioni alla Juventus), Petagna (13 milioni alla Spal) e Bastoni (31 milioni all’Inter). Ora l’ultimo colpo, che incorona Percassi quale vero re del calciomercato (le trattative si aprono ufficialmente oggi e termineranno il 31 gennaio) e della gestione di una societàdi serie A: la cessione del gioiellino svedese Dejan Kulusevski, 19 anni, alla Juventus (attualmente è in prestito al Parma; oggi sosterrà le visite mediche a Torino) per 44 milioni, che significa la più grande plusvalenza della storia dei bergamaschi (l’hanno preso nel 2016 dagli svedesi del Brommapojkarna per 200mila euro). Un guadagno super, questo, che arricchisce ulteriormente le casse nerazzurre, già in attivo per i ricavi della Champions League. Già, perché l’esperienza europea tra i grandi del football porterà all’Atalanta quasi 40 milioni di euro tra marketing, incassi, bonus, ranking e la qualificazione agli ottavi di finale. Ecco il motivo per cui, mentre quasi tutta la serie A aspetta questo mercato di gennaio per vendere e così aver soldi con cui rinforzarsi, l’Atalanta ancora prima di iniziare si ritrova con più di 80 milioni da gestire. Per reinvestire, programmare, provare a far crescere ancora di più un progetto che sta stupendo proprio tutti. Anzi, quasi tutti: Antonio Percassi no, lui sicuramente l’aveva già previsto.