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 2019  dicembre 30 Lunedì calendario

Una discoteca per vecchi

Dimenticate le vecchie bocciofile, i circoli per anziani o le mura di casa, dove gli ultraottantenni passano la sera di Capodanno guardando in tv tristissimi conti alla rovescia e brindisi tra vip invecchiati male. Oggi la nuova tendenza per gli anziani è passare la serata – e non solo quella di fine anno – in discoteca: accade in Corea, dove i locali per vecchietti sono aperti di giorno e frequentati da migliaia di persone. Accade in Scozia, dove la Weekday Wow Factor, una comunità che organizza attività per anziani, ha messo su a Glasgow una discoteca dove per pochi dollari entri, consumi bibite calde e sandwich e balli; accade, infine, anche, a Londra, dove di recente hanno aperto cinque Posh Club, nati un po’ per caso dall’idea di due fratelli di celebrare il compleanno dell’anziana madre in maniera inedita, e diventati discoteche di successo. Frequentati, appunto, da ultra-anziani, tanto che la signora più attempata in sala è stata una 108enne. Ma cosa fa in una discoteca chi giovane non è? Quello che fa un ventenne: vestirsi come gli pare, parlare seduti ai tavoli, sorseggiando thè invece che superalcolici (ma volendo c’è un po’ di champagne), ballare; in generale divertirsi, ma senza sballarsi. E non c’è neanche il rischio di stragi del sabato sera, la patente ce l’hanno in pochi e abitano tutti vicini. Insomma una ricetta semplice, persino banale, eppure, nei quartieri dove si trova, il Posh B occiati CERTEZZE DI GOVERNO Il giorno della conferenza stampa di fine anno, a ricordare al premier Conte che arrivare fino al 2023 sarà un incubo, ci pensa con rinnovato zelo Ettore Rosato, a nome di tutta Italia Viva: “Se non ci saranno novità che uniscano la maggioranza su una proposta che annulli gli effetti delle scelte fatte da Lega e M5s voteremo il ddl Costa. Lo abbiamo detto da subito”. Con i renziani vai sempre sul s i c u ro. Voto: 4 P romossi POLLAIO OVERBOOKING Tra le domande che hanno fatto da sottofondo ai festeggiamenti natalizi degli italiani, ce n’è una più insidiosa delle altre: a cosa dovrebbe servire un gruppo di ‘co n t i a n i ’ che si stacchi dal M5S per sostenere separatamente il premier Conte, visto che Conte è già sostenuto dalla maggioranza nel suo assetto attuale, e di tutto ha bisogno fuorchè di un altro gallo nel già sovraffollato pollaio giallorosso? Alla domanda, fattasi più pressante dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti, accreditato come potenziale leader di questo nuovo soggetto ipotetico, ha risposto Giorgio Trizzino, deputato palermitano dei 5 Stelle, individuato dai media come uno dei probabili fautori dell’operazione: “Non capisco perché. Se ci frantumiamo, indeboliamo il governo. Non credo che Conte abbia dato alcuna autorizzazione. E sicuramente non gliel’hanno data gli elettori”. La risposta è di buonsenso: ci manca solo una quinta gamba per far zoppicare peggio il gove r n o. Voto: 7 IL DONO DELLA SINTESI Trovare un modo sintetico di commentare la vicenda Fioramonti, dati i diversi pro e contro, a partire dalla coerenza di un gesto che segue a una promessa versus l’incer tezza che quel gesto sia il modo giusto per raggiungere l’obiettivo, era piuttosto complicato. Nei 240 caratteri di un tweet c’è riuscita Chiara Geloni: “Nella vicenda #Fioramonti non ha ragione nessuno. Né lui (ce l’ha nel merito ma non è con ultimatum e dimissioni che un ministro ottiene risultati), né chi lo critica (la vigliaccheria non c’entra niente), né chi ne fa un eroe per stare nella scia di consenso di questa giachettata”. Agg i u n ge n d o quel tocco di assurdo che viene dall’idea gruppo contiano pensato da un ministro dimessosi dal governo Conte il quadro diventa più o meno completo. Voto: 7 ANCORA GRAZIE Se questo 2019 se ne va lasciandoci un’Italia lievemente un po’ più umana, ovvero più vicina alle vicende di chi la popola, è grazie a Marco Cappato. L’irriducibile radicale che ha accompagnato Dj Fabo a morire ha assistito alla sentenza di assoluzione della Corte d’Assi – se di Milano mentre apprendeva della morte della madre: e anche questa volta non ha abbandonato l’Aula, proprio come tutte le altre volte non ha abbandonato la sua battaglia. “È stata lunga e dura e non è finita. Mi hanno dato dell’assassino. Dicevano che godevo a convincerli a morire per mettermi in mostra. Ma a poco a poco tutti hanno capito”. Se fare politica significa mettere se stessi, la propria vita, finanche il proprio corpo a servizio del bene comune, Marco Cappato oggi è un politico con la P maiuscola. Voto: 10 Italia Viva Ettore Rosato Ansa FACC E DIC A STA Chi esce F iora mont i Ansa Club ha creato una piccola rivoluzione perché andare in discoteca è meglio che inzepparsi di psicofarmaci. Lo ha detto pure uno dei frequentatori del locale, il parroco della cattedrale Saint Paul’s, Niall Weir: “Qui c’è tutto ciò che serve, connessione, risate, attività fisica. La salute ci guadagna”. E infatti a Glasgow la discoteca è frequentata anche da malati di Alzheimer, perché cantare musiche conosciute sembra aiutare anche la memoria. CHI GUARDA tutto ciò giudicandolo grottesco sbaglia due volte: primo, perché credere che il divertimento sia solo per chi è giovane è un “pensiero” degno degli stupidi; secondo perché quello degli anziani depressi e isolati è un problema sociale enorme. E la questione non è solo economica – il costo dell’assistenza medica e del welfare – ma anche culturale: queste persone in costante crescita andrebbero finalmente considerate non solo come una nuova fetta di mercato, ma ancor prima come esseri umani che, come tutti, e anzi di più, avrebbero bisogno anzitutto di divertirsi. D’a ltronde, come canta Battiato, “i desideri non invecchiano, quasi mai, con l’e tà”. Quello che muta, semmai, sono le possibilità di scelta, che scemano via via e su questo si può agire poco. Moltissimo, invece, si può fare sul linguaggio con cui ci si riferisce agli anziani – da noi, spesso, anche a livello istituzionale, l’anziano è chiamato “nonno” pure se non ha nipoti – e sul modo con cui li si immagina: persone parcheggiate di fronte alla tv, senza sentimenti né aspirazioni. Quando magari sarebbero felicissime di ballare un Twist&Shout con la passione che nessun apatico ventenne saprebbe metterci.