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 2019  dicembre 31 Martedì calendario

La ricchezza dei procuratori del calcio

Non giocano a calcio, non rischiano mai nulla e vincono sempre. Nell’Eldorado del pallone brinderanno in tanti alla fine di questo ricco 2019, ma c’è una categoria che può fare festa più di ogni altra: quella dei procuratori sportivi. Un’annata così non la dimenticheranno facilmente, visto il record di commissioni incassate per trasferire i calciatori in giro per il mondo, ma quei 583 milioni di euro certificati dall’International Transfer Matching System della Fifa (erano 194 milioni solo sei anni fa) sono anche un trampolino per un 2020 che si annuncia incandescente. Non solo perché ballano grandi trasferimenti, in primis quello di Neymar dal Psg al Barcellona, ma per l’operazione Haaland che segna già uno spartiacque storico: per la prima volta, infatti, il costo degli oneri accessori ha superato quello del cartellino di un giocatore non svincolato. In questi giorni il Borussia Dortmund ha versato 22 milioni di euro al Salisburgo per comprare il 19enne norvegese, rivelazione di Champions con 8 gol in 6 partite, ma altri 23 li deve tirare fuori per accontentare il suo agente e la famiglia del centravanti. L’onnipresente e onnipotente Mino Raiola piazza un colpo da 15 milioni, mentre il papà di Haaland (Alf-Inge, ex difensore in Premier) ne incassa 8 alla firma. Non c’era bisogno di capire dove tirasse il vento, visto che da anni procuratori e intermediari fanno il bello e il cattivo tempo sul mercato, però un muro è stato abbattuto e il futuro è tutto da esplorare.
Codice etico
In attesa che la Fifa provi a regolare questa giungla, il presidente Infantino vorrebbe fissare un tetto massimo alle commissioni. Che non sono regolamentate e crescono sempre più velocemente, anche all’ombra di un codice etico che non interviene nel campo dei trasferimenti di mercato. Per questo fanno fortuna i più potenti e anche i più creativi. Raiola ha fondato un impero sulle percentuali da chiedere ai club per chiudere gli affari, basta chiedere alla Juve per i colpi Pogba (25% del cartellino) e De Ligt (10,5 milioni cash in oneri accessori), mentre Jorge Mendes (il super procuratore di Ronaldo) muove i suoi assistiti senza sosta e controlla anche il mercato di più società europee.
Primato in Serie A
Per presidenti e direttori sportivi è ormai impossibile dribblare gli agenti e lo certificano gli ultimi dati. La Serie A nel 2019 ha speso oltre 116 milioni in commissioni per comprare o vendere giocatori fuori dall’Italia e oltre il 40% di queste operazioni vede in azione un intermediario, mentre l’Inghilterra si ferma a quota 92 e la Spagna a 67. Questo per restare solo agli affari in ingresso o in uscita, perché nei contratti abbondano i bonus che i club devono riconoscere agli agenti per rinnovi contrattuali o la stessa permanenza del giocatore. Nella speciale classifica stilata dalla Figc, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 le società di Serie A hanno versato complessivamente 171 milioni di euro: una cifra cresciuta del 24% in un solo anno (137 milioni nel 2017) con Inter (24,9 milioni), Juve (24,3) e Roma (23) sul podio della “generosità”.Perché Natale, a volte, è tutto l’anno. G. ODD.