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 2019  dicembre 31 Martedì calendario

Sanremo, ecco chi ci sarà


È fatta: sarà dunque un Festival di Sanremo “freestyle”, ovvero nel segno dell’improvvisazione, come fosse un rap. Non a caso, tra i 22 cantanti in gara ci saranno anche molti rapper. «Mi piace la definizione di freestyle», sottolinea Amadeus, «descrive bene cosa voglio da questa 70esima edizione: l’ho detto sin da subito che sarebbe stato un Sanremo caratterizzato dall’imprevedibilità, ogni serata dovrà essere diversa dall’altra. Ma andiamo avanti che qui sono sotto la neve». Al telefono da Potenza, dove stasera presenterà lo show di Capodanno di Rai 1 L’anno che verrà, il conduttore e direttore artistico di Sanremo annuncia in anteprima a Repubblica il cast dei Big che sul palco del teatro Ariston, dal 4 al 9 febbraio, si contenderanno il podio.
Amadeus, ci dica i nomi.
«Tre sono miei ospiti qui a Potenza: Marco Masini, il tenore pop vincitore di Amici Alberto Urso e un’esplosiva Elettra Lamborghini. Poi al Festival ci saranno Achille Lauro, Anastasio il vincitore di X Factor, la coppia Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Enrico Nigiotti, Francesco Gabbani, Giordana Angi da Amici, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Levante, il rapper Junior Cally, Michele Zarrillo, Paolo Jannacci, Piero Pelù alla sua prima volta, i Pinguini Tattici Nucleari, il rapper Rancore, Raphael Gualazzi e Riki, altro ex di Amici».
Ha scelto molti cantanti dai talent e molti rapper.
«Ho badato soltanto alle canzoni, che fossero dei pezzi radiofonici, delle potenziali hit. Ho pensato a un Sanremo attuale, a brani da scaricare domani su Spotify, non il classico pezzo soft sanremese: sono canzoni dolci e romantiche ma hanno ritmi scatenati. Tutti gli artisti saranno ospiti il 6 gennaio nello speciale di Rai 1 Soliti ignoti Lotteria Italia e annunceranno loro i titoli delle canzoni».
Il festival scatena mille voci, anche su possibili pressioni.
«Sanremo è di tutti ed è giusto che ognuno possa parlarne come vuole. È come un cavallo imbizzarrito ma io sono figlio di un istruttore di equitazione, accetto di stare in sella a queste condizioni, il festival è troppo affascinante. Ma non si dica che ho subìto pressioni: non so neanche di quali case discografiche fossero i 22 cantanti che ho scelto sugli oltre duecento che ho ascoltato. Non ho mai avuto secondi fini, faccio ciò che mi diverte pensando al mercato discografico. Non ho guardato in faccia a nessuno, alcuni non li conoscevo neanche».
Tra i nomi stupisce la coppia formata dal cantautore Bugo con Morgan, che torna in gara dopo l’esclusione del 2010.
«È uno dei primi brani che mi sono arrivati per l’ascolto, a fine settembre, e mi ha colpito subito.
Ripeto, nessun pregiudizio, nella scelta mi ha guidato la bellezza delle canzoni, nient’altro».
Sanremo è anche un grande show televisivo.
«Mi ripeto: vorrei un festival dell’imprevedibilità, che il pubblico trovi ogni sera diverso.
Uno spettacolo che non sai mai cosa potrà accadere: per questo ho voluto il mio amico Fiorello, a cui darò il doppione delle chiavi dell’Ariston, lui è il Re dell’imprevedibilità. Non voglio sapere nulla, potrà entrare e uscire quando vuole. È allo stesso modo imprevedibile anche Roberto Benigni, ospite in una delle serate».
Altri ospiti?
«La prima sera ho voluto il rapper Salmo, un personaggio incredibile, molto forte, non deluderà. Vorrei affiancare la modernità del rap a personaggi che hanno fatto la storia del Festival».
Tiziano Ferro ci sarà tutte le sere?
«Questa è la mia idea, lui ha accettato con entusiasmo. Ora si tratta di definire i contratti e io non ho il compito di firmarli, per questo c’è la Rai ma devo dire che con l’ad Salini e la direttrice di Rai 1 De Santis stiamo procedendo bene. Con la Rai è tutto un grande lavoro di squadra».
Si è parlato molto delle dieci donne che vorrebbe al suo fianco sul palco.
«Non so se saranno dieci, di meno o di più, se due o anche tre per sera, o magari solo una. Di sicuro non ci saranno le due co-conduttrici fisse come in passato. Saranno donne con storie diverse di ieri e di oggi».
Rula Jebreal ci sarà?
«L’ho incontrata e le ho chiesto di esserci. Non sarà un intervento politico, chi viene a Sanremo non farà politica. Non mi interessa, io ho le mie idee ma le tengo per me».
Per i superospiti si è fatto il nome di Madonna.
«Sì ma in quei giorni dovrebbe essere impegnata con il tour. Mi piacerebbe anche Lady Gaga: un nome internazionale sarebbe sufficiente, di questi tempi».