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 2019  dicembre 31 Martedì calendario

Modelle nude per tutti in tv

La Bbc manderà in onda sulla sua quarta rete una trasmissione di due ore alla quale tutti pronosticano un sicuro successo. L’autorevole emittente britannica mostrerà in ogni dettaglio i corpi nudi di alcuni modelli e modelle, consentendo così ai telespettatori di ritrarli «dal vivo», come se si trovassero in un atelier di pittura. Prima che la trasmissione finisca, ognuno potrà inviare alla BBC il ritratto che ha realizzato. I migliori saranno mostrati in video, probabilmente confrontandoli con l’originale.
L’idea, che non ha precedenti nella storia della televisione è venuta al direttore di BBC Four, Cassian Harrison, un dirigente molto stimato che è riuscito a risollevare gli ascolti con programmi culturali. Harrison ha di fatto inventato la «slow television», applicando alla televisione quello che Carlin Petrini ha applicato tempo fa al cibo. «La tv – ha detto al Times – è diventata sempre più rumorosa e veloce e ci mostra un vita molto più frenetica di quanto dovrebbe essere. Bisogna ritrovare il tempo di contemplare con calma, e di bere magari qualcosa mentre lo facciamo».
Applicare la slow tv alle riprese di modelle e modelli nudi sembra davvero il modo migliore di spingere la gente alla contemplazione. Non è detto che tutti avranno un pennello o una matita in mano, ma Harrison se lo augura: «Sarà la celebrazione di una lunga e orgogliosa tradizione artistica. La pittura dal vivo è uno degli elementi chiave di tutta l’arte e il corpo umano è meraviglioso e straordinario». Il programma, chiamato Life Drawing Live, sarà condotto da due artisti pluripremiati, Daphne Todd e Lachlan Goudie e si annuncia pomposamente come «una lezione d’arte per tutto il paese».
Fino a pochi anni fa realizzare una simile trasmissione sarebbe stato impossibile e chi lo avesse proposto sarebbe stato licenziato. Ma ora Internet, il cinema e le serie tv sono così piene di nudi che un po’ di modelle e modelli in onda per un paio d’ore non faranno poi una grande differenza. Harrison è un uomo di lettere, e ha ragione quando parla di una lunga tradizione artistica. Il nudo è stato un tema centrale della cultura occidentale prima nella scultura, poi nella pittura, infine nel cinema e nella fotografia. La tolleranza con la quale è stata accolta, incoraggiata e celebrata la nudità nell’arte non è mai stata però applicata nella vita reale. Anche nel mondo classico greco-romano il nudo era considerato la rappresentazione della bellezza ideale, ma guai alle donne che mostrassero le gambe in pubblico. Persino le modelle, così ammirate quando erano scolpite nel marmo o dipinte su una tela, erano considerate alla stregua di prostitute quando uscivano dallo studio dell’artista. La prima a ribellarsi, nell’Atene del 350 a.C., fu Frine, la modella di Prassitele per l’Afrodite cuidia, che si denudò davanti ai giudici che la processavano, primo esempio forense dell’appello alla clemenza fondato sulla vista e non sulle parole.
Le modelle dei pittori, dal Rinascimento a oggi, hanno pagata cara sul piano sociale la loro disponibilità a farsi ritrarre nude. Simonetta Vespucci posò per la Nascita di Venere e per la Primavera del Botticelli, guadagnando la fama di bellissima ragazza facile, corteggiata dallo stesso Lorenzo il Magnifico. Margherita Luti, la Fornarina di Raffaello, si ritirò in convento alla morte del maestro, forse perché l’aveva spostato in segreto, forse per sparire dalla circolazione. Caravaggio sceglieva le sue modelle direttamente tra le prostitute di Roma, anche quando doveva dipingere Madonne e sante. Amedeo Modigliani aveva forse gli stessi pregiudizi: dipinse spesso Jeanne Hébuterne, la donna che amava, ma mai senza qualcosa addosso.
I modelli e le modelle che la BBC mostrerà ai nuovi aspiranti pittori non corrono questi rischi. Essere pagati per fare qualcosa restando nudi è ormai una professione come un’altra, anzi: rende famosi più in fretta che non facendo un lavoro restando vestiti. E poi anche l’arte è cambiata. Non insegue più solo la bellezza dai tempi di Egon Schiele e Lucian Freud, che hanno rispettivamente celebrato le magrezze scheletriche e le carnagioni ridondanti. Per questo, ha annunciato la BBC, i modelli del programma saranno «di ogni forma e di ogni età». Nudi ma politicamente corretti, in modo che nessuno si senta escluso anche da questa novità.