il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2019
tutti i candidati per l’emilia Romagna
Volti noti, perfetti sconosciuti e tanti ex riciclati. In tutto diciassette liste, sette candidati a governatore di cui tre donne: a meno di un mese dal voto in Emilia-Romagna si accende la competizione con la presentazione ufficiale dei candidati.
La sfida principale sarà tra Stefano Bonaccini, attuale governatore del Partito democratico in cerca del bis, e Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega: entrambi hanno schierato a proprio sostegno sei liste. Il Movimento Cinque Stelle, dopo lunghe tribolazioni, ha optato per una corsa in solitaria puntando su Simone Benini, informatico di Forlì scelto sulla piattaforma Rousseau con 335 voti. Diversa la scelta di molti ex grillini, che corrono invece per far vincere Bonaccini: Gianluca Sassi, consigliere regionale coi Verdi, Mara Mucci, ex deputata attualmente iscritta ad Azione di Carlo Calenda, e Pietro Vandini, braccio destro del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Sono riusciti a raccogliere le firme necessarie anche i no vax che si presentano con la lista Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità). Affollamento a sinistra con ben tre liste, profondamente lontane dal Pd: Stefano Lugli, attuale segretario regionale di Rifondazione comunista, è il leader de l’Altra Emilia-Romagna, “la lista che si oppone al centrismo rosé dell’attuale maggioranza”; Marta Collot, unica under 30 capolista, musicista precaria è la punta rossa di Potere al Popolo (“vogliamo introdurre il salario minimo di 9 euro l’ora per gli appalti della Regione, abolire l’ultima legge sull’edilizia residenziale pubblica e quella sull’urbanistica, perché noi vogliamo bloccare davvero la cementificazione”); il Partito comunista di Marco Rizzo propone invece Laura Bergamini, già candidata al Parlamento europeo alla scorsa tornata elettorale, educatrice e sindacalista.
Impossibile, nonostante i tentativi fatti, unire le tre sigle sotto un’unica lista, ma di certo durante il prossimo mese i compagni daranno filo da torcere al presidente Bonaccini, “colpevole” di aver imbarcato diversi centristi nelle liste di sostegno. Tra gli altri Giuliano Cazzola, ex parlamentare berlusconiano capolista per +Europa di Emma Bonino, e Roberto Pasquali, sindaco di un paese nel piacentino per anni iscritto alla Lega che ha abbandonato solo lo scorso novembre, inserito nella lista del Presidente. Molto lontani, seppur nella stessa coalizione, i candidati di “Coraggiosa”, nata sotto l’aura del senatore Vasco Errani che punta sull’ex eurodeputata Elly Schlein, i giovani europeisti di Volt e i Verdi.
Per il centrodestra la vera sorpresa di queste elezioni potrebbe essere Fratelli d’Italia che punta a essere il terzo partito in Regione grazie alla candidatura di un colonnello dei Carabinieri, vicecomandante regionale dell’Arma Raffaele Fedocci, in apposita licenza. Per la candidata leghista sono scesi in campo anche Stefano Bulgarelli, figlio del calciatore Giacomo, “gloria” del Bologna dello scudetto, Isabella Bertolini, tra i fondatori del partito di Berlusconi nel 1994 e oggi passata alla Lega, e Vittorio Sgarbi, che guiderà Forza Italia a Bologna, Parma e nella natìa Ferrara.