Libero, 29 dicembre 2019
Ogni anno vengono rubati 35mila pneumatici
Il caso più eclatante è quello di San Giorgio a Cremano, nella città metropolitana di Napoli. Gli pneumatici, da quelle parti, valgono oro. Ché uno non fa in tempo a lasciare la macchina in un qualche parcheggio e se la ritrova senza gomme. L’ultimo furto del genere è avvenuto la notte di Natale: sissignori, i mariuoli dei cerchi in lega non si fermano nemmeno sotto le feste. Sono stati diversi i residenti che, usciti di chiesa dalla messa di mezzanotte, hanno trovato l’auto a terra. Con le ruote finite chissà dove e la carrozzeria appoggiata sull’asfalto. Un “regalino” di cui avrebbero fatto volentieri a mano, non c’è che dire. E però lì, sotto il Vesuvio, non è la prima volta che succede. Macché. Furti di pneumatici e ladruncoli di copertoni sono (quasi) all’ordine del giorno. Portici, Ercolano, Massa di Somma: l’antifona è la stessa. A Casoria la “banda delle gomme” ha colpito il 24 dicembre, a Caserta intorno all’Immacolata. E dire che i partenopei il fenomeno non lo prendono sottogamba. Anzi. Sono molto preoccupati: negli ultimi due mesi episodi del genere stanno aumentando a dismisura e in campo è scesa pure la politica. Sì, perché l’allarme oggi lo lancia Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi: «È un’emergenza senza fine», sbotta, «si tratta di un fenomeno che seguiamo da tempo e che sta dilagando ovunque. È arrivato il momento di istituire una task force per pattugliare le strade e avere più controlli da parte delle forze dell’ordine». Videocamere di sorveglianza al seguito, Napoli non può mica restare a piedi. E però il punto è che non è solo la città campana a dover fare i conti con i furbetti degli pneumatici. È tutto lo Stivale. Ché parliamoci chiaro: ritrovarsi la quattroruote senza (appunto) le quattro ruote, non fa piacere a nessuno. Semmai vale il contrario. al centro Nel Lazio hanno lo stesso problema: due settimane fa a Gaeta i Carabinieri hanno arrestato un 42enne italiano che aveva sulla coscienza almeno cinque furti di copertoni. E poi Pomezia, Latina. Addirittura Roma, dove la settimana scorsa non sono stati risparmiati nemmeno i depositi dell’Ama di Saxa Rubra. In Lombardia, idem: lì le province più colpite sono quelle di Varese e Brescia. L’ultima auto rinvenuta senza gomme era immatricolata a Castronno. A Venafro, in Molise, meglio non parlarne; a Ischia gli abitanti ormai parlano di «ladri seriali» e a Trento i proprietari di una ditta del posto hanno colto con le mani ancora sporche di grasso due camerunesi che stavano trafugando tredici copertoni fuori dalla loro azienda. Il grosso del problema rimane nel Napoletano: a fine novembre le forze dell’ordine hanno trovato un capannone che conteneva qualcosa come 780 quintali di pneumatici destinati al mercato nero del ricambio. il mercato Le foto della polizia di Stato fanno impressione: migliaia di gomme catalogate con una precisione chirurgica e organizzate per essere subito fruibili. Peccato che di legale, lì dentro, non c’era nemmeno uno spillo. Ogni anno, dicono gli esperti, circa 35mila tonnellate di pneumatici diventano «fantasmi» in tutta Italia: su internet si rivendono a prezzi stracciati. Senza contare le discariche illegali (per Legambiente ne abbiamo sul groppone almeno un migliaio) e i traffici illeciti che coinvolgono Paesi come la Nigeria, il Senegal, la Malaysia e l’India. I ladri, di solito, agiscono in piccoli gruppi: uno fa il palo, uno usa un mattone a mo’ di cric, e altri due svitano i cerchioni e si portano via tutto. Per evitare di cadere nelle loro grinfie sarebbe meglio parcheggiare sempre sotto una telecamera ed evitare le zone più a rischio. Ma poi, esistono zone sicure? La domanda è lecita perché meno di dieci giorni fa la polizia di Udine ha messo le manette a un clan di kossovari che agiva su commissione nelle aree di servizio dell’autostrada A4. Non si salvano manco gli autogrill.