Corriere della Sera, 29 dicembre 2019
La tv generalista è in buona salute
Tolto Sanremo – come sempre evento tv dell’anno – è il Commissario Montalbano il programma più seguito del 2019 (con una media di 10.611.111 spettatori per i due episodi in onda a febbraio: L’altro capo del filo e Un diario del 43). Fine d’anno, tempo di classifiche e di bilanci: la tv generalista si conferma in buona salute, soprattutto per la sua capacità di «generare eventi», di «sincronizzare la Nazione» su consumi che vanno decisamente oltre l’occasione sanremese.
È in particolare Rai1 a tenere saldamente il «palmares» dei più visti. Al netto del calcio (Supercoppa d’Italia per la Rai, Champions per Mediaset), diversi programmi raccolgono ascolti super, che fanno da contraltare alla frammentazione del digitale. In terza posizione c’è ancora Rai1, con l’esperimento di Viva RaiPlay, nella sua messa in onda di novembre sul primo canale pubblico: il ritorno di Fiorello, nella strategica fascia dell’access prime time, ha raccolto 5.874.000 spettatori medi, con una share del 23% (e uno straordinario lancio della piattaforma RaiPlay).
Ma anche la fiction «fa evento»: le sei puntate della Compagnia del cigno, sempre su Rai1, raggiungono la quarta posizione. Canale 5 compare al quinto posto, con la macchina da guerra di C’è posta per te e Maria De Filippi (nove puntate che hanno raccolto una media di 5.465.000 spettatori, e l’incredibile share del 28,9%). Ancora fiction per la sesta posizione, sempre di Rai1, con Che Dio ci aiuti 5 (5.448.000 spettatori medi, 23,7% di share), mentre torna ancora De Filippi in settima posizione: Tu si que vales, con 5.287.000 spettatori medi, 29,4% di share. Seguono la fiction Mentre ero via (5.089.000 spettatori, 22,3%), le ventuno repliche di Montalbano (5.055.000 spettatori, 22,7%), e Soliti Ignoti, il successo dell’access di Rai1 (5.031.000 spettatori, 20,1% di share). (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni