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 2019  dicembre 29 Domenica calendario

Pippo Calipo, il re del tonno che con il Pd proverà a frenera all’ascesa del centrocedestra


«Tutti al lavoro per quella rivoluzione dolce indicata da Callipo», ha scritto in una nota Nicola Zingaretti subito dopo la consegna delle quattro liste a sostegno del candidato del centrosinistra in Calabria, una delle quali («Dieci idee per la Calabria», la più piccola) è stata «rimandata» per vizi di forma e rischia di rimanere appiedata. E l’ultimo effetto collaterale in ordine di tempo di questa «rivoluzione dolce» è stato l’accantonamento in extremis di quello che sarebbe stato il matrimonio ittico-politico più imponente della storia d’Italia. Il re incontrastato del tonno, e cioè il candidato governatore Pippo Callipo, ha sbarrato la porta del centrosinistra al sovrano indiscusso dello stoccafisso, l’imprenditore Francesco D’Agostino, vicepresidente del Consiglio uscente e soprattutto fedelissimo dell’ex presidente Mario Oliverio. «Questo no, questo no, questo nemmeno», ha scandito Callipo imprimendo un tratto di penna su alcuni dei nomi che l’ex governatore avrebbe voluto tenere in pista dopo il suo ritiro dalla competizione. E uno dei «no» è toccato proprio a D’Agostino, proprietario dell’azienda Stocco&Stocco, coinvolto anni fa in un’inchiesta antimafia ma poi assolto con formula piena.
Il tutto mentre, sull’altro versante, la candidata del centrodestra Jole Santelli poneva fine a una guerra fratricida tra gli ex socialisti poi confluiti nel berlusconismo e poi, in alcuni casi, fuoriusciti anche da questo. E la strana storia delle elezioni regionali calabresi si gioca tutta qua. La popolarità del candidato del centrosinistra contro la geometrica potenza delle liste del centrodestra, col fronte a sostegno della Santelli (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc, la civica Santelli, la Casa della Libertà) che in certi casi ha pescato a piene mani tra gli alcuni ex big dello schieramento avverso. Quasi un caso di scuola, in assenza del voto disgiunto: per un sondaggio commissionato tempo fa dal Pd, Callipo ha più del doppio della popolarità della sua rivale; ma tra i bookmaker della politica non ce n’è uno che non dia la Santelli come favorita. Il candidato dei M5S Francesco Aiello pare defilato dalla corsa per il primo posto.
All’apparenza sembra l’incipit di una sfida antica: negli ultimi giorni, il leader del Pd ha trattato la resa dell’ex governatore Oliverio così come Silvio Berlusconi ha gestito l’uscita di scena di Mario Occhiuto. Come se si fosse nel vecchio bipolarismo. E come se i M5S e Salvini fossero scomparsi dalla scena. Anche se solo per un attimo.