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 2019  dicembre 27 Venerdì calendario

GIAPPONE SENZA FIGLI – CONTINUA INESORABILE IL CROLLO DELLE NASCITE NEL PAESE NIPPONICO: NEL 2019 SONO SCESE SOTTO LA SOGLIA DELE 900 MILA. DI CONTRO, I DECESSI SONO AI MASSIMI DAL DOPOGUERRA – LA SCARSA IMMIGRAZIONE, IL PIANO DI SHINZO ABE E LE RIPERCUSSIONI SUL WELFARE... -

Scendono ai minimi degli ultimi 120 anni le nascite in Giappone, e per la prima volta sotto la soglia di 900 mila, segnando il maggior declino di sempre della popolazione. In base ai dati del ministero della Salute e del Welfare nipponico, nel 2019 i nuovi nati sono stimati a quota 864 mila, in calo di 54 mila unità rispetto al 2018; mentre i decessi si assestano ai massimi dal dopoguerra con un milione e 376 mila persone: un saldo negativo della popolazione di 512 mila unità.

Il progressivo calo del tasso di natalità nel Paese, ormai da 13 anni consecutivi, avrà prevedibili ripercussioni sul sistema pensionistico, sulla copertura sanitaria e il livello di assistenza infermieristico. Il governo conservatore guidato dal premier Shinzo Abe ha come obiettivo l' innalzamento del tasso di fertilità dall' attuale 1,42 per ogni donna a 1,8 entro il 2025, attraverso l' introduzione di fondi di assistenza alle nuove madri, e facilitando l' accesso agli asili nido. In Giappone l' immigrazione è un fenomeno in crescita ma molto limitato se paragonato ai Paesi occidentali: gli stranieri residenti sono l' 1,76% della popolazione.