Carmelo Lopapa per la Repubblica, 27 dicembre 2019
“TUTTO È FINITO, BERLUSCONI NON CI SOPPORTA E FORZA ITALIA È STORIA GIÀ ARCHIVIATA”, UNO DEI FONDATORI DI FI ED EX FEDELISSIMO MINISTRO PARLA DELLA GRANDE FUGA DI TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE - L'USCITA DI MICHAELA BIANCOFIORE È SOLO L'ULTIMA: DAL LAZIO ALLA SICILIA IL PARTITO PERDE DIRIGENTI E CONSENSI - E SI AVVICINA IL VOTO DEL 26 GENNAIO: SECONDO UN SONDAGGIO INTERNO FI È AL 2% IN EMILIA-ROMAGNA - LA SPINA CARFAGNA -
La grande fuga di tutti gli uomini del Presidente adesso è davvero iniziata. Il carbone trovato sotto l' albero di Natale è stato il segnale finale del rompete le file. Silvio Berlusconi che per la prima volta in 25 anni non convoca deputati e senatori per gli auguri di buone feste diventa solo la conferma che «tutto è finito, lui non ci sopporta e il partito è storia già archiviata », per dirla con le parole di uno dei fondatori ed ex fedelissimo ministro. Il video del leader che preferisce la cena di Natale col Monza Calcio la sera di mercoledì 18 ha avuto l' effetto del commiato, per la truppa dei 97 deputati e 61 senatori.
Sotto Natale si sono moltiplicati gli esodi, da Bolzano a Ragusa. Direzione, neanche a dirlo, Fratelli d' Italia e Lega, soprattutto dopo la nascita del partito "Salvini premier" sabato 20 a Milano. E l' addio il 24 dicembre di Michaela Biancofiore, è solo la punta di un iceberg.
E si fa concreta l' ipotesi che in un eventuale voto anticipato nel 2020 il simbolo di Fi sia destinato a estinguersi. Anche perché gli ultimi sondaggi interni, in vista del voto in Emilia, danno il partito dell' ex premier al 2% nella regione di Bonaccini. La calamita Lega nel Lazio Nel Lazio si è aperta una voragine. Antonello Aurigemma, capogruppo in regione, è passato a Fdi, la consigliera Cartaginese alla Lega.
Come pure ha fatto pochi giorni fa Davide Bordoni, unico consigliere nell' Assemblea capitolina, anche lui con Salvini. Il partito di Antonio Tajani in Campidoglio dopo 22 anni non esiste più, in Regione quasi.
Tanto che Berlusconi sembra intenzionato a nominare anche qui (come in Umbria e in Liguria) un nuovo coordinatore: la fedelissima Annagrazia Calabria. Basterà a frenare l' Opa di Salvini su Roma e Lazio?
L' esodo in Sicilia Nella terra un tempo granaio elettorale del partito, il 16% delle Europee di pochi mesi fa è già meteora. Il 24 dicembre Berlusconi nomina il potente messinese Nino Germanà nuovo responsabile Enti locali per il Sud di Fi per impedire il passaggio, già nell' aria, alla Lega. Lui non accetta nemmeno l' incarico (non c' è traccia della nota di ringraziamento di prassi).
Ma nell' isola è un fuggi fuggi. Dei 14 deputati regionali in quattro sono già andati, altri (si parla di Orazio Ragusa, verso la Lega) stanno per farlo. Già approdato all' ombra di Salvini il deputato nazionale Nino Minardo, rampollo della famiglia di imprenditori ragusani. Ha lasciato anche il sindaco di Catania Salvo Pogliese col suo codazzo di consiglieri e amministratori locali.
Ha detto addio anche il deputato regionale Luigi Genovese, figlio di Francantonio, "re dello Stretto" finito nei guai giudiziari. È diventato un caso la nomina a coordinatore giovani di Andrea Mineo benché 32enne (lo statuto fissa in 28 anni l' età massima per l' incarico), figlio di Franco, politico condannato e prescritto. Stefania Prestigiacomo scalpita per strappare lo scettro a Gianfranco Micciché. Impresa assai ardua da quelle parti.
L' azzeramento in Veneto Nella regione del vero reggente di Fi, Niccolò Ghedini (e della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a lui vicina), i tre eletti di cinque anni fa in regione sono andati con Fdi (in due) e col governatore Zaia. Davide Bendinelli, nominato coordinatore regionale su indicazione dell' Avvocato del leader, ha fatto armi e bagagli e sotto Natale è passato con Italia Viva di Renzi.
Le mani poco pulite in Calabria Le inchieste hanno terremotato Fi nella Calabria che va al voto il 26 gennaio. Il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, fratello del senatore Marco, era l' uomo forte del partito in provincia di Reggio Calabria: agli arresti dal 18 dicembre. Potrebbe rientrare (dopo la lettera aperta di Berlusconi di ieri sera) la fronda anti-Santelli dei fratelli Occhiuto. Oggi la presentazione delle liste, ma la trasparenza, in quelle della destra nella punta dello Stivale, stanno diventando già un caso.
Le spine in Campania e Puglia Nella Campania è rivolta tra i forzisti e nella Lega per la designazione di Stefano Caldoro alla Regione. Peserà anche il ruolo di Mara Carfagna e dei dieci deputati a lei vicini. Si voterà in primavera anche in Puglia, dove dopo l' addio di Raffaele Fitto (oggi Fdi e possibile candidato governatore) di azzurro pure lì non resta che un pallido, lontano ricordo.