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 2019  dicembre 24 Martedì calendario

LA LUCE BLU NON CI PIACE PIÙ – TENETE A BADA IL CELLULARE E IL PC QUANDO ARRIVA LA SERA: LA LUCE BLU, FRA QUELLE CHE POSSIAMO ASSORBIRE TRAMITE LA VISTA, È LA PIÙ INFLUENTE SUL NOSTRO CICLO CIRCADIANO E PUÒ ALTERARE IL SONNO, SFALSANDO IL SUO RITMO NATURALE – TUTTI I TRUCCHI PER “SPEGNERE” LA LUCE BLU E RIDURRE LA STANCHEZZA DEGLI OCCHI DURANTE LA LETTURA… -

La luce blu, fra quelle che possiamo assorbire tramite la vista, è la più influente sul nostro ciclo circadiano (le 24 ore) e può alterare significativamente il sonno, sfalsando, così, il suo ritmo naturale.

Ecco perché sarebbe meglio evitare di usare smartphone e pc la sera prima di andare a dormire o, peggio, a letto. Un cattivo sonno può infatti portare a insonnia e, conseguentemente, ad aumentare il rischio di depressione, alterazione delle abitudini alimentari e, ancora, problemi cardiaci.

C’è però un sistema , che non molti conoscono, per mettere “al guinzaglio” gli schermi, in modo da poter continuare a godere delle letture (o delle serie) preferite minimizzando gli effetti negativi sulla nostra vita.

Esistono alcuni programmi per desktop e pc, ma anche funzionalità integrate nei principali sistemi operativi, che permettono di “spegnere” la luce blu. Ciò creerà un effetto giallognolo sullo schermo, distorcendo quindi i suoi colori, ma permetterà di ridurre la stanchezza degli occhi durante la lettura.

Su Windows 10 la modalità “Luce notturna” è parte integrante delle funzionalità di sistema. Può essere attivata tramite le impostazioni e anche personalizzata: spostando il cursore del mouse sul’apposita barra “temperatura colore notturna” possiamo decidere quanto “caldo” sarà il colore dello schermo al momento opportuno.

Inoltre se attiviamo i servizi di posizione, il sistema attiverà automaticamente la modalità “Luce notturna” quando il sole tramonta per spegnerla, poi, quando il sole sorge al mattino successivo. Altrimenti – per chi non volesse attivare tali servizi – è possibile impostare orari personalizzati manualmente.

Qualsiasi iPhone, iPad e iPod aggiornato almeno alla versione 9.3 del sistema iOS (secondo i dati di Apple soltanto sul 7% dei dispositivi non è stato installato almeno iOS 10) include la funzione “Night shift” che, essenzialmente, funziona allo stesso modo di “Luce notturna” su Windows 10.

La troviamo in Impostazioni > Schermo e luminosità > Night shift. È possibile impostarne l’abilitazione automatica (in questo caso il dispositivo usufruirà dei dati di posizione per individuare l’ora in cui attivare e disattivare la funzione) oppure scegliere manualmente un orario di inizio e di fine. In fondo alla schermata, infine, è invece possibile scegliere quanto vogliamo che sia calda la temperatura colore quando è abilitata la funzione “Night shift”: più sarà fredda e luminosa nelle ore serali tanto più gli occhi saranno affaticati.

La stessa funzione è disponibile anche su macOS a partire dalla versione Sierra 10.12.4. La potete attivare cliccando sulla mela in alto a sinistra e poi su Preferenze di sistema > Monitor > Night shift. Rispetto alla versione mobile non ci sono funzionalità in più.

Nonostante qualche tentativo da parte di Google, Android non include ancora una funzionalità integrata per bloccare la luce blu. Ovviamente, però, ci pensano le terze parti a sopperire a questa mancanza e uno dei sistemi più diffusi è Twilight.

E’ più approfondita rispetto a “Luce notturna” di Windows 10 e a “Night shift” di iOS e offre diverse possibilità di personalizzazione. Ciononostante è molto intuitiva. Nella schermata principale sono presenti alcune opzioni, fra cui temperatura colore, intensità e oscuramento per gestire che tipo di effetto la correzione della luce blu avrà sullo schermo.

Anche in questo caso è possibile decidere se il filtro viene automaticamente attivato e disattivato coerentemente con il tramonto e l’alba del sole oppure se impostare manualmente degli orari di riferimento. Il pratico widget (2 x 1) da aggiungere alla home permette di attivare e disattivare la funzione, di passare dalla modalità “automatico” a “sempre” oppure di entrare nell’app per tutte le impostazioni.

Per chi non usa Windows 10 oppure fa affidamento su un sistema Linux o non ha un computer Mac aggiornato ad almeno macOS Sierra 10.12.4, l’applicazione più diffusa è F.lux. Si tratta di un software gratuito, scaricabile dal sito ufficiale, ed è senz’altro molto più approfondita della modalità “Luce notturna” integrata di Windows 10. Potrete scegliere, infatti, fra impostazioni predefinite che correggono la luce blu nel caso in cui, per esempio, steste lavorando fino a tardi oppure voleste ridurre il “carico” sugli occhi anche in pieno giorno.

È ideale anche per chi viaggia per lavoro all’estero, poiché permette di impostare il luogo in cui ci troviamo, dettaglio grazie al quale F.lux corregge la luce a seconda dell’ora del giorno. Fra le opzioni è possibile impostare F.lux affinché si spegna automaticamente quando stiamo usando una determinata applicazione; utile quando stiamo scrivendo un documento oppure stiamo vedendo un film, per esempio, cioè situazioni in cui la luce alterata potrebbe rovinare l’esperienza.

Basta aprire F.lux quando è in primo piano la finestra dell’applicazione di cui vogliamo disabilitare la temperatura colore calda, cliccare sui tre trattini in alto a sinistra per andare nelle impostazioni, poi su Disable e, infine, spostarsi in fondo dove “when using…” disattiverà F.lux per la specifica applicazione.