, 22 dicembre 2019
“VOLEVANO SCAVALCARE IL GUARDRAIL” – COME SONO MORTE GAIA E CAMILLA? IL RACCONTO DI UN TESTIMONE: “IL SEMAFORO ERA VERDE PER LE MACCHINE, VOLEVANO ATTRAVERSARE A TUTTI I COSTI. SONO STATE CATAPULTATE IN ARIA E INVESTITE UNA SECONDA E TERZA VOLTA” – ALLA GUIDA DELLE AUTO CHE LE HA TRAVOLTE C'ERA PIETRO GENOVESE, FIGLIO DEL REGISTA PAOLO, RISULTATO POSITIVO AL TEST DI ALCOL E DROGA – IL PADRE : "DOLORE INSOPPORTABILE" – LO STRAZIO DELLA MADRE: “DOVEVA INVESTIRE ME NON È GIUSTO” – VIDEO
Roma, investitore delle due 16enni positivo a test alcol-droga (LaPresse) - Sono positivi gli esami alcolemico-tossicologici eseguiti in ospedale sul ventenne Pietro Genovese che era alla guida del veicolo investitore delle due ragazze morte a Roma. E' quanto comunicano fonti della polizia locale che indaga sul fatto.
IL RACCONTO DI UN TESTIMONE Ero lì e ho visto tutto. Una scena che una persona non deve mai vedere, figuriamoci vivere. Le ragazze volevano attraversare la strada a tutti i costi nonostante il semaforo fosse VERDE per le macchine, NON ERA ROSSO come tutti credono. Volevano attraversare in un punto senza strisce. dove all'altro Iato c'era il guardrail.
La macchina della corsia centrale di corso Francia ha rallentato per far passare le ragazze, le quali hanno attraversato correndo, mano nella mano, senza vedere se passavano macchine nella corsia di sinistra, quella vicina al guard rail. La macchina che le ha travolte andava sicuramente veloce, ma la macchina centrale copriva la visuale e quella macchina non poteva vedere che le ragazze stavano attraversando. Sono state catapultate per aria e investite una seconda ed una terza volta da macchine che arrivavano da dietro…
PAOLO GENOVESE: «DOLORE INSOPPORTABILE, SIAMO DISTRUTTI». IL FIGLIO ERA ALLA GUIDA Da www.leggo.it
«Il dolore per Gaia e Camilla e per i loro genitori è insopportabile. Siamo una famiglia distrutta è una tragedia immensa che ci porteremo dentro per sempre» è la dichiarazione all'ANSA del regista Paolo Genovese (sotto, nella foto) il cui figlio Pietro, 20 anni, ha investito uccidendole, ieri notte a Roma, due ragazze di 16 anni.
INCIDENTE CORSO FRANCIA, CHI SONO LE VITTIME: GAIA E CAMILLA HANNO 16 ANNI. STRAZIO DI UNA MADRE: «DOVEVA INVESTIRE ME» Veronica Cursi per www.ilmessaggero.it
Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann avevano passato una serata a Ponte Milvio come succedeva quasi tutti i fine settimana. In giro per baretti e locali in quello che è il luogo simbolo della movida di Roma nord. Dopo la mezzanotte le due ragazze di 16 anni decidono forse di tornare a casa al Fleming, quartiere poco distante dal luogo dell'incidente, e attraversano Corso Francia, una strada a scorrimento veloce. Le auto a quell'ora viaggiano spedite. La strada è bagnata dalla pioggia.
E' buio. Qualcuno racconta che correvano, mano nella mano. Avrebbero attraversato con il semaforo verde, volevano scavalcare il guardrail. La Renault Koleos guidata da un ragazzo di 20 anni, Pietro Genovese, figlio del regista Paolo Genovese, poco più grande di loro, non le vede e le travolge. Camilla e Gaia muoiono sul colpo.
E' una scena straziante. Su Corso Francia si crea subito un capannello di gente, arrivano gli amici delle giovani: urla, pianti. Camilla ha con sè i documenti. Gaia no. E' la figlia di un ufficiale dei carabinieri in congedo da 32 anni. L'uomo, non appena saputo il nome della ragazza amica della figlia, accorre subito sul posto: sapeva che le due erano uscite insieme quella sera. E' lui a riconoscere il corpo della giovane. I sanitari del 118, una volta arrivati sul luogo dell'impatto, non possono far altro che constatare la morte delle due ragazze. Le indagini sono affidate agli agenti della Polizia Locale del Gruppo Parioli.
«Doveva investire me. Non è giusto», ripete tra le lacrime la mamma di una delle giovani arrivando sul luogo dell'incidente. I testimoni che si trovano sul posto raccontano di scene di disperazione: «I genitori erano sconvolti».. Un amico delle ragazze, accorso anche lui sul luogo dell'incidente, racconta che la mamma di una delle due aveva da poco mandato un messaggio alla figlia: «Hai visto che ore sono?».
I pm di Roma hanno aperto una indagine sulla morte delle due minorenni. Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, si procede per omicidio stradale. Il giovane alla guida del Suv è stato sottoposto ai test per l'assunzione di droga e alcol. Gaia e Camilla erano compagni di classe al liceo De Sanctis al Fleming. Sul luogo dell'incidente oggi compaiono mazzi di fiori, rose di colore rosa, adagiate sotto il cavalcavia di via Flaminia Vecchia. Lì dove Giaia e Camilla sono morte, mano nella mano.